giovedì 27 giugno 2013
mercoledì 26 giugno 2013
RC AUTO, AUTORITÀ CONTRO IL CARO TARIFFE CONSUMATORI, NEL
2013 AUMENTI DI 35 EURO
"L'amplissimo divario" fra i livelli delle tariffe
Rc auto "prevalenti in Italia e quelli molto più bassi di altri
paesi" Ue è un fenomeno che "sta assumendo una connotazione di
ingiustizia grave". Lo afferma il presidente dell'Ivass Salvatore Rossi
nella Relazione, aggiungendo che "le tariffe possono e debbono
scendere". Il presidente dell'Ivass ha spiegato il fenomeno dell'elevato
livello delle tariffe Rc auto "sta assumendo una connotazione di
ingiustizia grave nella fase di difficoltà in cui molte famiglie italiane
versano per effetto della crisi che investe il Paese. Ne è un pericoloso
segnale - ha aggiunto - il numero crescente di veicoli che circolano sprovvisti
di assicurazione". "Nell'interesse dei consumatori onesti e
dell'intero sistema é necessario individuare soluzioni rapide e durature",
ha sottolineato Rossi indicando che le tariffe "possono e devono scendere,
senza pregiudicare la solvibilità delle compagnie, se vengono messi in campo
gli opportuni presidi. L'Ivass - ha aggiunto - si adopererà perché questo
obiettivo si realizzi". Rossi ha spiegato che le misure introdotte lo
scorso anno dai decreti 'liberalizzazioni' e 'sviluppo bis' "già
consentono progressi" e l'Ivass "sta redigendo i numerosi regolamenti
attuativi, sta collaborando con i Ministeri competenti a predisporne altri, sta
realizzando le previste infrastrutture tecnologiche. Dobbiamo procedere
speditamente, pur con la limitazione delle risorse imposta dalla legge".
L'Ivass intende avviare con l'Antitrust una "iniziativa comune" in
tema di tariffe Rc Auto, ha aggiunto Rossi, precisando che lui stesso tornerà
"più diffusamente" a parlarne in occasione dell'Assemblea annuale dell'Ania
del 2 luglio prossimo, dando conto anche di questa iniziativa. A pesare sugli
alti livelli dell'Rc auto in Italia "vi possono essere scarca concorrenza;
inefficienze delle imprese, anche nella liquidazione dei sinistri; costi
indebiti legati a comportamenti fraudolenti degli assicurati nel richiedere
indennizzi sui sinistri, talvolta con l'intervento della criminalità
organizzata". E "quest'ultima patologia produce forti distorisioni
del mercato, acute in alcune aree del Mezzogionro". CONSUMATORI -
"Finalmente anche l'Ivass si accorge di come le tariffe rc auto
rappresentino un 'flagello' per gli assicurati italiani". Così il Codacons
commenta le dichiarazioni del presidente dell'Ivass Salvatore Rossi, che ha
parlato oggi di "ingiustizia grave" riferendosi al divario tra le tariffe
praticate in Italia e all'estero. "In Italia non solo i costi delle
polizze rc auto sono i più alti d'Europa - aggiunge il Codacons - ma i rincari
che hanno colpito negli ultimi anni le tariffe sono i più elevati del mondo,
raggiungendo in meno di 20 anni quota +250%. Se da un lato cresce il divario
tra il nostro paese e il resto del mondo, dall'altro si verifica un altro
fenomeno altamente dannoso per gli automobilisti: aumentano le differenze tra
Nord e Sud Italia, con i cittadini residenti nelle città del mezzogiorno
costretti a subire tariffe stellari e aumenti annui a due cifre. Basti pensare
che un neopatentato residente nel sud può arrivare a pagare una polizza rc auto
fino ad 8.000 euro in più rispetto ad un neopatentato che vive al nord",
conclude il Codacons. Negli ultimi 18 anni (1994-2012), i costi medi delle
tariffe rc auto sono più che triplicati, passando da 391 euro del a 1.350 euro.
Anche per il 2013, nonostante il crollo del mercato automobilistico e
dell'utilizzo dell'auto, sono previsti ulteriori rincari di 35 euro che faranno
salire il costo di una polizza per una media cilindrata (max. 1.800 c.c.) a
quota 1.385 euro. E' quanto calcolano Adusbef e Federconsumatori, giudicando
"positiva" l'iniziativa comune Ivass-Antitrust. Quella dell'rc auto,
proseguono, è infatti "una situazione insostenibile, che non ha pari in
Europa". Ma il divario non interessa solo il confronto tra l'Italia e gli
altri paesi europei: "negli ultimi anni si è fatta sempre più marcata la
differenza tra i costi dell'rc auto al Nord ed al Sud Italia, aggravata
dall'atteggiamento al limite della legalità adottato da molte compagnie che,
soprattutto al Sud, operano disdette strumentali, per poi riproporre una nuova
polizza con prezzi elevatissimi (nel migliore dei casi con un aggravio del
50%). Un comportamento che - concludono - si configura in piena violazione
della legge dell'obbligo a contrarre".
martedì 25 giugno 2013
DOPO BERLUSCONI... C'È BERLUSCONI BISIGNANI: «L'EREDE È
MARINA»
«Ieri sera c'è stata una cena ad Arcore. Il presidente
Berlusconi si è convinto che il dopo-Berlusconi è Marina». Lo dice Luigi
Bisignani, che oggi è stato ospite del programma di Radio2 'Un Giorno da
Pecorà. «Io non ero presente ma so che c'erano i familiari, Piersilvio, Marina
e Barbara. Poi Francesca Pascale e l'avvocato Ghedini. Il piglio e la forza che
Marina Berlusconi ha messo in quella cena - ha detto il faccendiere milanese -
ha convinto tutti che il vero erede è lei. D'altra parte, in tutte le grandi
democrazie, per esempio negli Stati Uniti, ci sono delle dinastie: quella dei
Bush, quella dei Kennedy». «È stato fatto anche un sondaggio coi parlamentari
del Pdl che è andato molto bene. E poi c'è un altro fatto: loro cercavano un
imprenditore. E Marina è un grande imprenditore», ha detto Bisignani. «A
Berlusconi dico che deve sbaraccare tutto, fidarsi di Marina e rifare una nuova
Forza Italia con lei». Il faccendiere vede così all'orizzonte una sfida
politica tra Marina Berlusconi e Matteo Renzi, che definisce «uno bello
scontro, ma se Marina si decide vince».
domenica 23 giugno 2013
L'ESTATE VA IN PAUSA PER UNA SETTIMANA ULTIME ORE DI SOLE E CALDO 'AFRICANO', ARRIVA STORM LINE
Ultime ore di sole e caldo 'africano' perche' dal nord
Europa sta per arrivare 'Storm Line' – un fronte di tempesta che provochera'
una rottura dell'estate per una settimana, estate che pero' tornera' alla
massima potenza a luglio quando ritornera' imponente l'anticiclone
africano.''Oggi sara' inizialmente una giornata estiva calda al Sud, mite al
nord e sulla Sardegna con qualche pioggia e temporale su Alpi e Prealpi- ma
entro sera forti temporali colpiranno le Alpi, le Prealpi, diretti verso la
Valpadana. Nella notte una una linea di tempesta transitera' su Piemonte,
Lombardia, Triveneto. Altissimo il rischio di nubifragi e grandine sulla
Lombardia''. ''Lunedi - ci saranno violenti temporali al nord- est specie tra
Veneto ed Emilia Romagna, residui sulla Lombardia, Umbria e Marche, le zone
interne del centro e le regioni adriatiche. A seguire i venti di bora e
tramontana faranno calare praticamente ovunque le temperature, prima su
centro-nord e Sardegna e poi anche al sud. La settimana proseguira' con
insistenti venti da nordest e tra giovedi' e venerdi' anche con un'accentuata
tendenza temporalesca al nord e poi al centro. L'estate sembra quindi prendersi
una pausa di una settimana - ma tornera' alla massima potenza a luglio, quando
un imponente anticiclone africano ci traghettera' nel cuore dell'estate''.
sabato 22 giugno 2013
VENDOLA AL GAY PRIDE DI PALERMO:«VILTÀ PER NON TURBARE
VATICANO»
Decine di migliaia alla parata del Gay Pride di Palermo
questo pomeriggio. Colori, soprattutto il rosa, musica, allegria, carri e flash
mob. Con diversi politici in prima fila tra i quali Nichi Vendola, Paolo
Ferrero e Leoluca Orlando. Maria Grazia Cucinotta, Eva Riccobono, Vladimir
Luxuria e Barbara Tabita le madrine. «Palermo - ha detto Titti De Simone,
presidente del coordinamento del Pride - ha dimostrato in questi giorni di
essere una capitale europea e dei diritti». Tutti in corteo dal Foro Umberto I
ai Cantieri culturali della Zisa, con il flash mob del «bacio libera tutti».
Intanto, in un altro spazio della città, nel parco Ninni Cassarà, si svolge il
'family day', organizzato da un gruppo di associazioni cattoliche. «Credo di
avere avuto molte prove che mi hanno reso diffidente nei confronti del
Parlamento e nei confronti della politica. Il centrosinistra in passato troppe
volte ha peccato di viltà, ha pensato di non turbare gli umori d'oltretevere.
Il centrodestra manco a parlarne. Con la loquela di Giovanardi ha sempre
segnalato la propria idea di modernità un tantinello medievale». Lo ha detto il
presidente di Sel, Nichi Vendola, a margine della parata nazionale del gay
pride in corso oggi pomeriggio a Palermo. «Ora sono contento che anche nel
centrodestra ci sono voci importanti che si levano per squarciare questa coltre
d'insopportabile ipocrisia - ha aggiunto Vendola -, e di dire la verità, perché
noi chiediamo alla legge di riconoscere quello che è nella vita, nella
società». LUXURIA: QUESTO E' IL VERO FAMILY DAY «È questo il vero Family day -
rivendica Luxuria - qui ci sono famiglie etero e gay, senza alcuna
discriminazione». In effetti, mentre il corteo procede diventano sempre più
numerosi i giovanissimi, e ci sono molte famiglie con i loro bimbi. «Basta
omofobia», si legge su un grande lenzuolo«. Spiccano gli oltre 21 carri
addobbati a festa con centinaia di palloncini fuxia, il colore del Pride, che
si ripete nei vestiti e nei fiori che accompagnano la lunga kermesse. Tra gli
slogan ripetuti più spesso dalla folla, la tutela dei diritti per tutti »Amare
è un diritto umano«, concetto poi declinato in tutte le lingue, dall'inglese
»different people, same rights«, fino al dialetto siciliano »ti vogghiu bene«.
Molti indossano magliette con i colori e il simbolo del Pride Palermo,
l'asterisco rosa. L'attrice siciliana Cucinotta è arrivata accompagnata da una
decina di poliziotti in tenuta d'ordinanza completamente fuxia. Tra la bandiere
spiccano anche quelle contro il Muos, di Rifondazione, delle varie associazioni
per la difesa dei diritti Lgbt. »Una straordinaria festa«, dice Orlando, »che
sottolinea come la diversità di ognuno diventi la ricchezza di tutti. Questo è
il mosaico di Palermo, tutti uniti nel nome dell'eguaglianza. «Accettare
l'omosessualità», per Eva Riccobono «è un grande senso di civiltà e la Sicilia
è avanti rispetto al resto del Paese». «Tutte le persone intelligenti», riprede
la Cucinotta «accoglieranno il Gay pride e di quelle meno intelligenti ne
facciamo meno». A Palermo la parata conclude il Gay Pride nazionale 2013. Gli
alberghi e i b&b della città sono affollati degli ospiti venuti da tutta
Italia e da tutta Europa. Per il movimento LGBT (lesbian, gay, bisex e transgender)
come il pride dei record: è il village più grande d'Europa; c'è Laura Boldrini
e quindi per la prima volta partecipa il presidente della Camera dei Deputati;
sfila anche un'auto storica; è il primo pride che riceve un messaggio da un
ministro di un governo straniero (la ministra della Giustizia francese,
Christiane Taubira); il pride più a sud d'Europa. E le donne hanno avuto un
peso rilevante sia nell'organizzazione, che negli interventi, che nella
partecipazione. Infine, il pride non finisce il giorno della parata, ma si
conclude il giorno dopo; il concentramento è al foro Umberto I. Per la prima
volta sfila anche una Triumph Spitfire che ha partecipato alla Targa Florio,
concessa dall'Automobile Club Palermo che ha aderito al Pride. Ci sono anche il
colorato trenino delle Famiglie Arcobaleno, dedicato ai bambini e a tutte le
famiglie e un carro di Amnesty International, che ha organizzato nei giorni
scorsi due incontri con attivisti provenienti da Paesi in cui l'omosessualità è
un reato, come la Russia, l'Uganda, l'Algeria. Apre la parata il carro del
Coordinamento Palermo pride, allestito con un'ironica citazione dei tipici
carretti siciliani. Sono attesi tra gli altri come madrine Eva Riccobono,
Vladimir Luxuria, Maria Grazia Cucinotta, Barbara Tabita. Tra i partecipanti
anche Victoria Cabello, Emma Dante, il sindaco Leoluca Orlando, il presidente
della Regione Sicilia Rosario Crocetta e il presidente della Regione Puglia
Nichi Vendola. Dopo aver attraversato la città, passando attraverso corso
Vittorio Emanuele, via Roma, piazza Sturzo, piazza Castelnuovo, via Dante, ed
arrivando a piazza di Camporeale, la serata continuerà al pride village presso
i Cantieri culturali alla Zisa, con gli interventi dei presidenti delle
associazioni nazionali LGBT. La serata continuerà al Village tra musica e
spettacolo.
venerdì 21 giugno 2013
BORGHEZIO INSULTA DI NUOVO UNA MINISTRA: «IDEM P...»
Dopo gli squallidi insulti al ministro Cécile Kyenge,
l'europarlamentare della Lega Mario Borghezio ricorre a insulti non meno
squallidi stavolta nei confronti di un'altra donna che fa il ministro, Josefa
Idem. E sono insulti pesanti. «Non ce l'ho con la signora Kyenge, ce l'ho
invece contro questa ministra Idem. Forse le vere puttane non sono quelle che
esercitano la professione, sono quelle piene di ipocrisia, politicamente
parlando, che dicono una cosa e ne fanno un'altra. Forse le vere puttane sono
certi personaggi, donne ma anche uomini, che prostituiscono la funzione di
servizio che chi ha uno stipendio pubblico dovrebbe sentire di avere nei
confronti dell'azienda che li paga, dell'istituzione che gli da anche degli
onori e dei piccoli privilegi o dei grandi privilegi». Teatro delle sue offese,
Klaus Condicio, commentando la vicenza dell'Ici non pagata dal ministro su una
sua abitazione. «La galera non si augura mai a nessuno, ma un po' di gogna – ha
rincarato nel caso qualcuno dubitasse - certamente». Dopo di che ha esteso le
offese alla presidente della Camera Laura Boldrini, che pure non c'entra nulla
con la vicenda. «Non ha commentato la vicenda? Mi ha sempre disgustato
l'ipocrisia di alto borgo di questi personaggi che quando erano alti funzionari
dell'Onu vivevano negli alberghi a cinque stelle e si occupavano di poveri e
intanto i poveri aumentavano. Questi personaggi meritano la gogna che nel
Medioevo veniva riservata alle cerimonie con cui si determinava il processo per
quelli che fallivano, che facevano bancarotte». La verità è che a Borghezio la
gogna altrui piace molto. E quando si tratta di offendere, evidentemente perché
a corto di veri motivi almeno razionali, l'insulto è la scorciatoia.
giovedì 20 giugno 2013
GRILLO, IL TRAVAGLIO DI MARCO NEL DUELLO TV CON PROSPERO
In tv da Lilli Gruber la polemica dura tra l’editorialista
principe del Fatto quotidiano e il politologo dell’Università di Roma
Metti una sera in tv da Lilli Gruber l’una contro l’altra la
cultura politica e l’antipolitica. È stata questa la chiave della sfida tra
Marco Travaglio e Michele Prospero nel format televisivo «8 e mezzo». Sullo
sfondo espulsioni e «damnatio» dei dissidenti grillini, con intimazione da
parte dello stato maggiore penta stellato di autocritiche e richieste di
perdono ai reprobi. E poi ancora la polemica dura tra l’editorialista principe
del Fatto quotidiano e il politologo dell’Università di Roma che scrive
articoli di analisi politica su l’Unità. Da parte di Travaglio sul suo giornale
erano volate eleganti accuse di «pagnottismo» al rivale che per merito e
fortuna sua è un autorevolessimo studioso di scienze politiche e certo non vive
né di incarichi né di laute collaborazioni, laddove Travaglio fondò molto del
suo successo proprio con una rubrica fissa su l’Unità (ma allora era più
«riflessivo»). Per fortuna questo alto livello concettuale Travaglio ce lo ha
risparmiato ieri sera, e ne è venuto fuori qualcosa di molto interessante. Vale
a dire appunto due stili di pensiero contro. Con Prospero a distillare con
pazienza nozioni di pura civiltà politica: «Il mito della democrazia diretta è
pericoloso, genera dispotismo pseudocarismtico: è un che di demoniaco». E
Travaglio che prende sì le distanze dalle espulsioni comandate dal duo Grillo
Casaleggio («un errore, però tutti i partiti si sono macchiati di qualche
espulsione»), ma ribadisce il carattere salvifico del grillismo
dispotico-telematico: «Quel che conta è la democrazia diretta e gli elettori
(la rete) hanno sempre ragione». Ed è qui il vero infortunio di Travaglio, la
vera voce dal sen fuggita che lo appaia a Berlusconi. Non lo ha sempre detto
lui che, processo o meno, è stato votato ed è l’unto del signore? Sì, queste
cose le ha sempre dette il Cavaliere, e infatti Prospero non si lascia sfuggire
l’occasione, ribadendo che il vero «corazziere di Berlusconi è Travaglio».
Corazziere che poi diventa «carabiniere di Grillo». Qui
Travaglio si adonta torcendosi la mano sul petto: «A me, che Berlusconi mi vuol
togliere di mezzo e che sono anni che combatto inciuci, bicamerali e
compromessi a suo favore?». E poi giù altri affondi contro Prospero: «Il
professore invece scrive per convenienza, non è mai stato contro Berlusconi e
ha atteso il governo Letta prima di schierarsi a suo favore». Contro replica
facile, perché Prospero ricorda di aver scritto ben due libri su Berlusconi e
contro di lui: Lo Stato in appalto e Il comico della Politica, ben più che
corsivetti o «j’accuse» giudiziari collazionati. E ricorda pure di aver tifato per
il governo di cambiamento di Bersani e persino di aver criticato Napolitano.
Sul finale però Travaglio si supera:«Voglio magistrati cazzuti ma Grillo è
l’unico ad opporsi all’orrore». Potrebbe chiudere i libri a questo punto il
professor Prospero. Ma non lo fa e ricomincia paziente: «È l’odio contro il
negoziato a portare diritti all’orrore. E a piccoli padri alla Stalin come
Grillo».
mercoledì 19 giugno 2013
BICI, TUTTI PAZZI PER L'EROICA LA CORSA PIÙ DURA RADDOPPIA
Trentasei ore sulla sella a spingere sui pedali sullo stesso percorso di 6 (o sette) chilometri con bici prodotte prima del 1987
La versione ciclistica di «Non si uccidono così anche i
cavalli»: trentasei ore sulla sella a spingere sui pedali sullo stesso percorso
di 6 (o sette) chilometri. È l’ultima invezione di quegli appassionati
funamboli visionari che sono gli organizzatori dell’Eroica, «la corsa
cicloturistica d’epoca più famosa al mondo» che si disputa la prima domenica di
ottobre sulle strade bianche del Chiantishire senese con partenza e arrivo
nella piazza di Gaiole, da disputarsi rigorosamente con bici prodotte prima del
1987 con tre regole auree: gabbietta e cinghietti per i pedali, manettini del
cambio sul telaio, fili dei freni che escono dalle leve. Dall’anno di nascita,
il 1997, è diventata un vero appuntamento, un cult per gli appassionati della
due ruote di tutto il mondo. E difatti l’Eroica, nata come Fondazione per la
salvaguardia del patrimonio delle strade bianche della Toscana, è diventata
ormai un marchio globale. Tanto da essere stato appena esportato addirittura in
Giappone. Lo scorso 19 maggio si è corsa la prima edizione dell’Eroica Japan. A
Kawaj-Ko, nell’area centrale de Giappone ai piedi del Fuji 150 cicloturisti si
sono lanciati sul percorso di «soli» 100 km, ma perfetto stile Eroica con poca
pianura, tanti saliscendi, qualche salita «carogna», come il mitico e infinito
Tre Marie della corsa originaria, con vento da tutte le direzioni passando da
un lago all’altro. Tornando in Italia dunque nel week end c’è un doppio
appuntamento. Venerdì 21 giugno alle ore 21 sarà dato il via all’EroicaX36 che
si concluderà, per i veri eroi che non si ritireranno, domenica alle ore 9. I
percorsi a disposizione saranno due: un anello di 6 chilometri per le
biciclette da strada, di cui circa metà su strada bianca, ed uno di 7
chilometri per le mountain bike, con un tratto di «single track». Si può
partecipare sia in squadra, da due fino a dodici componenti sia uomini che
donne o misti, che da soli e si può concorrere sia alla classifica generale
(Team Race) sia alla classifica Slow. Stessa filosofia (Race e Slow) per chi
vuole cimentarsi da solo; in questo caso le classifiche saranno redatte in base
alle categorie Uisp. Tutte le squadre dovranno nominare anche un capitano, un
vice capitano e un team manager, con diversi compiti sia in gara che a pedali
fermi. La classifica finale sarà fatta sui giri compiuti nell’arco delle 36
ore. L’altro evento, in programma domenica 23 giugno, è L’Eroica Sud: pedalare
sul percorso sud dell’Eroica che costituisce la differenza fra il percorso
dell’Eroica standard di 135 e quello di 205 chilometri dell’Eroica, il vero
«salto nel vuoto». Le possibilità sono due: 40 o 62 chilometri. All’Eroica Sud
si partecipa con bici d’epoca e bici moderne. Sarà possibile prendere il via
tra le ore 7 e le ore 9. Come allenarsi per il Mortirolo.
martedì 18 giugno 2013
ANCORA AFA FINO A GIOVEDÌ IL METEO CI GRAZIA NEL WEEKEND
«Il caldo africano raggiungerà il picco nelle prossime ore,
quando si potranno superare punte di 34-35°C sulle aree interne dalla Valpadana
al Meridione». A confermarlo è il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara
che prosegue: «Fino a giovedì soffriremo di più il caldo anche a causa
dell'afa, che si farà sentire soprattutto su coste e pianure, con temperature
percepite fino a 38-41°C; sarà difficile dormire di notte nelle grandi aree
urbane». Per sfuggire alla canicola il mare sarà l'ideale, grazie alla brezze
marine; per chi va in montagna, invece, attenzione che entro le ore serali
potrà scoppiare qualche temporale di calore. «Per quanto intensa non si tratta
di un'ondata di caldo eccezionale, anzi è normale che avvenga in questo
periodo. Ben altra cosa il caldo feroce che interessò soprattutto il Sud Italia
verso la fine di giugno 2007, quando si superarono abbondantemente i 40°C: 47°C
a Foggia, 45°C a Bari, 44°C a Palermo, Catania e Lecce, 43°C a Messina, 39°C a
Cagliari». «Giovedì ci sfiorerà la perturbazione che ha causato violenti
temporali e devastanti grandinate sulla Francia, con qualche forte temporale al
Nord - prosegue l'esperto di 3bmeteo.com - In realtà i primi temporali sono
attesi su Valle d'Aosta, Piemonte, nordovest Lombardia già entro mercoledì
sera, dove non escludiamo fenomeni violenti con raffiche di vento e
grandinate». A seguire qualche rovescio o temporale sfilerà verso le Alpi
orientali, interessando solo marginalmente le pianure a Nord del Po, ma
favorendo anche uno smorzamento della canicola a partire dal Nordovest. Ancora
gran caldo al Centrosud, ma pure qui in attenuazione entro il weekend, quando
giungeranno correnti più fresche occidentali, che favoriranno qualche rovescio
o temporale oltre che sulle Alpi anche sugli Appennini, mentre su coste e
pianure prevarrà ancora il sole.
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