giovedì 27 giugno 2013

PANORAMA: «PER BEPPE GRILLO VACANZE A SCROCCO IN VALTUR» 

Spunta anche il nome di Beppe Grillo tra i vip che avrebbero ricevuto «un trattamento di favore» per i soggiorni alla Valtur dalla società guidata a lungo dall`imprenditore trapanese Carmelo Patti e che oggi si trova in amministrazione straordinaria. Lo rivela il settimanale 'Panorama', nel numero in edicola da domani, ricostruendo, nel dettaglio, quando e con quali modalità l`ex comico oggi leader del M5S ha trascorso le vacanze nelle strutture Valtur di Baia di Conte in Sardegna e al Sestriere. Dal 2002 al 2007 - secondo 'Panorama' - Grillo con i suoi familiari e amici (formando un gruppo anche di dieci persone) avrebbe soggiornato nei villaggi Valtur usufruendo di sconti fino al 70 per cento. In un'occasione, a Sestriere nel 2002, risulta dai documenti consultati da 'Panorama' che Grillo non avrebbe pagato i 12mila euro del conto per un «cambio merci», probabilmente per uno spettacolo agli ospiti del villaggio. Nell’ inchiesta sulle «Vacanze a scrocco» alla quale Panorama dedica la copertina vengono raccontati anche numerosi altri casi di politici, vip, giornalisti, sportivi che avrebbero soggiornato gratis o a condizione di estremo favore nelle strutture Valtur.
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mercoledì 26 giugno 2013

RC AUTO, AUTORITÀ CONTRO IL CARO TARIFFE CONSUMATORI, NEL 2013 AUMENTI DI 35 EURO

"L'amplissimo divario" fra i livelli delle tariffe Rc auto "prevalenti in Italia e quelli molto più bassi di altri paesi" Ue è un fenomeno che "sta assumendo una connotazione di ingiustizia grave". Lo afferma il presidente dell'Ivass Salvatore Rossi nella Relazione, aggiungendo che "le tariffe possono e debbono scendere". Il presidente dell'Ivass ha spiegato il fenomeno dell'elevato livello delle tariffe Rc auto "sta assumendo una connotazione di ingiustizia grave nella fase di difficoltà in cui molte famiglie italiane versano per effetto della crisi che investe il Paese. Ne è un pericoloso segnale - ha aggiunto - il numero crescente di veicoli che circolano sprovvisti di assicurazione". "Nell'interesse dei consumatori onesti e dell'intero sistema é necessario individuare soluzioni rapide e durature", ha sottolineato Rossi indicando che le tariffe "possono e devono scendere, senza pregiudicare la solvibilità delle compagnie, se vengono messi in campo gli opportuni presidi. L'Ivass - ha aggiunto - si adopererà perché questo obiettivo si realizzi". Rossi ha spiegato che le misure introdotte lo scorso anno dai decreti 'liberalizzazioni' e 'sviluppo bis' "già consentono progressi" e l'Ivass "sta redigendo i numerosi regolamenti attuativi, sta collaborando con i Ministeri competenti a predisporne altri, sta realizzando le previste infrastrutture tecnologiche. Dobbiamo procedere speditamente, pur con la limitazione delle risorse imposta dalla legge". L'Ivass intende avviare con l'Antitrust una "iniziativa comune" in tema di tariffe Rc Auto, ha aggiunto Rossi, precisando che lui stesso tornerà "più diffusamente" a parlarne in occasione dell'Assemblea annuale dell'Ania del 2 luglio prossimo, dando conto anche di questa iniziativa. A pesare sugli alti livelli dell'Rc auto in Italia "vi possono essere scarca concorrenza; inefficienze delle imprese, anche nella liquidazione dei sinistri; costi indebiti legati a comportamenti fraudolenti degli assicurati nel richiedere indennizzi sui sinistri, talvolta con l'intervento della criminalità organizzata". E "quest'ultima patologia produce forti distorisioni del mercato, acute in alcune aree del Mezzogionro". CONSUMATORI - "Finalmente anche l'Ivass si accorge di come le tariffe rc auto rappresentino un 'flagello' per gli assicurati italiani". Così il Codacons commenta le dichiarazioni del presidente dell'Ivass Salvatore Rossi, che ha parlato oggi di "ingiustizia grave" riferendosi al divario tra le tariffe praticate in Italia e all'estero. "In Italia non solo i costi delle polizze rc auto sono i più alti d'Europa - aggiunge il Codacons - ma i rincari che hanno colpito negli ultimi anni le tariffe sono i più elevati del mondo, raggiungendo in meno di 20 anni quota +250%. Se da un lato cresce il divario tra il nostro paese e il resto del mondo, dall'altro si verifica un altro fenomeno altamente dannoso per gli automobilisti: aumentano le differenze tra Nord e Sud Italia, con i cittadini residenti nelle città del mezzogiorno costretti a subire tariffe stellari e aumenti annui a due cifre. Basti pensare che un neopatentato residente nel sud può arrivare a pagare una polizza rc auto fino ad 8.000 euro in più rispetto ad un neopatentato che vive al nord", conclude il Codacons. Negli ultimi 18 anni (1994-2012), i costi medi delle tariffe rc auto sono più che triplicati, passando da 391 euro del a 1.350 euro. Anche per il 2013, nonostante il crollo del mercato automobilistico e dell'utilizzo dell'auto, sono previsti ulteriori rincari di 35 euro che faranno salire il costo di una polizza per una media cilindrata (max. 1.800 c.c.) a quota 1.385 euro. E' quanto calcolano Adusbef e Federconsumatori, giudicando "positiva" l'iniziativa comune Ivass-Antitrust. Quella dell'rc auto, proseguono, è infatti "una situazione insostenibile, che non ha pari in Europa". Ma il divario non interessa solo il confronto tra l'Italia e gli altri paesi europei: "negli ultimi anni si è fatta sempre più marcata la differenza tra i costi dell'rc auto al Nord ed al Sud Italia, aggravata dall'atteggiamento al limite della legalità adottato da molte compagnie che, soprattutto al Sud, operano disdette strumentali, per poi riproporre una nuova polizza con prezzi elevatissimi (nel migliore dei casi con un aggravio del 50%). Un comportamento che - concludono - si configura in piena violazione della legge dell'obbligo a contrarre".
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martedì 25 giugno 2013

DOPO BERLUSCONI... C'È BERLUSCONI BISIGNANI: «L'EREDE È MARINA»

«Ieri sera c'è stata una cena ad Arcore. Il presidente Berlusconi si è convinto che il dopo-Berlusconi è Marina». Lo dice Luigi Bisignani, che oggi è stato ospite del programma di Radio2 'Un Giorno da Pecorà. «Io non ero presente ma so che c'erano i familiari, Piersilvio, Marina e Barbara. Poi Francesca Pascale e l'avvocato Ghedini. Il piglio e la forza che Marina Berlusconi ha messo in quella cena - ha detto il faccendiere milanese - ha convinto tutti che il vero erede è lei. D'altra parte, in tutte le grandi democrazie, per esempio negli Stati Uniti, ci sono delle dinastie: quella dei Bush, quella dei Kennedy». «È stato fatto anche un sondaggio coi parlamentari del Pdl che è andato molto bene. E poi c'è un altro fatto: loro cercavano un imprenditore. E Marina è un grande imprenditore», ha detto Bisignani. «A Berlusconi dico che deve sbaraccare tutto, fidarsi di Marina e rifare una nuova Forza Italia con lei». Il faccendiere vede così all'orizzonte una sfida politica tra Marina Berlusconi e Matteo Renzi, che definisce «uno bello scontro, ma se Marina si decide vince».
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domenica 23 giugno 2013

L'ESTATE VA IN PAUSA PER UNA SETTIMANA ULTIME ORE DI SOLE E CALDO 'AFRICANO', ARRIVA STORM LINE

Ultime ore di sole e caldo 'africano' perche' dal nord Europa sta per arrivare 'Storm Line' – un fronte di tempesta che provochera' una rottura dell'estate per una settimana, estate che pero' tornera' alla massima potenza a luglio quando ritornera' imponente l'anticiclone africano.''Oggi sara' inizialmente una giornata estiva calda al Sud, mite al nord e sulla Sardegna con qualche pioggia e temporale su Alpi e Prealpi- ma entro sera forti temporali colpiranno le Alpi, le Prealpi, diretti verso la Valpadana. Nella notte una una linea di tempesta transitera' su Piemonte, Lombardia, Triveneto. Altissimo il rischio di nubifragi e grandine sulla Lombardia''. ''Lunedi - ci saranno violenti temporali al nord- est specie tra Veneto ed Emilia Romagna, residui sulla Lombardia, Umbria e Marche, le zone interne del centro e le regioni adriatiche. A seguire i venti di bora e tramontana faranno calare praticamente ovunque le temperature, prima su centro-nord e Sardegna e poi anche al sud. La settimana proseguira' con insistenti venti da nordest e tra giovedi' e venerdi' anche con un'accentuata tendenza temporalesca al nord e poi al centro. L'estate sembra quindi prendersi una pausa di una settimana - ma tornera' alla massima potenza a luglio, quando un imponente anticiclone africano ci traghettera' nel cuore dell'estate''.
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sabato 22 giugno 2013

VENDOLA AL GAY PRIDE DI PALERMO:«VILTÀ PER NON TURBARE VATICANO»

Decine di migliaia alla parata del Gay Pride di Palermo questo pomeriggio. Colori, soprattutto il rosa, musica, allegria, carri e flash mob. Con diversi politici in prima fila tra i quali Nichi Vendola, Paolo Ferrero e Leoluca Orlando. Maria Grazia Cucinotta, Eva Riccobono, Vladimir Luxuria e Barbara Tabita le madrine. «Palermo - ha detto Titti De Simone, presidente del coordinamento del Pride - ha dimostrato in questi giorni di essere una capitale europea e dei diritti». Tutti in corteo dal Foro Umberto I ai Cantieri culturali della Zisa, con il flash mob del «bacio libera tutti». Intanto, in un altro spazio della città, nel parco Ninni Cassarà, si svolge il 'family day', organizzato da un gruppo di associazioni cattoliche. «Credo di avere avuto molte prove che mi hanno reso diffidente nei confronti del Parlamento e nei confronti della politica. Il centrosinistra in passato troppe volte ha peccato di viltà, ha pensato di non turbare gli umori d'oltretevere. Il centrodestra manco a parlarne. Con la loquela di Giovanardi ha sempre segnalato la propria idea di modernità un tantinello medievale». Lo ha detto il presidente di Sel, Nichi Vendola, a margine della parata nazionale del gay pride in corso oggi pomeriggio a Palermo. «Ora sono contento che anche nel centrodestra ci sono voci importanti che si levano per squarciare questa coltre d'insopportabile ipocrisia - ha aggiunto Vendola -, e di dire la verità, perché noi chiediamo alla legge di riconoscere quello che è nella vita, nella società». LUXURIA: QUESTO E' IL VERO FAMILY DAY «È questo il vero Family day - rivendica Luxuria - qui ci sono famiglie etero e gay, senza alcuna discriminazione». In effetti, mentre il corteo procede diventano sempre più numerosi i giovanissimi, e ci sono molte famiglie con i loro bimbi. «Basta omofobia», si legge su un grande lenzuolo«. Spiccano gli oltre 21 carri addobbati a festa con centinaia di palloncini fuxia, il colore del Pride, che si ripete nei vestiti e nei fiori che accompagnano la lunga kermesse. Tra gli slogan ripetuti più spesso dalla folla, la tutela dei diritti per tutti »Amare è un diritto umano«, concetto poi declinato in tutte le lingue, dall'inglese »different people, same rights«, fino al dialetto siciliano »ti vogghiu bene«. Molti indossano magliette con i colori e il simbolo del Pride Palermo, l'asterisco rosa. L'attrice siciliana Cucinotta è arrivata accompagnata da una decina di poliziotti in tenuta d'ordinanza completamente fuxia. Tra la bandiere spiccano anche quelle contro il Muos, di Rifondazione, delle varie associazioni per la difesa dei diritti Lgbt. »Una straordinaria festa«, dice Orlando, »che sottolinea come la diversità di ognuno diventi la ricchezza di tutti. Questo è il mosaico di Palermo, tutti uniti nel nome dell'eguaglianza. «Accettare l'omosessualità», per Eva Riccobono «è un grande senso di civiltà e la Sicilia è avanti rispetto al resto del Paese». «Tutte le persone intelligenti», riprede la Cucinotta «accoglieranno il Gay pride e di quelle meno intelligenti ne facciamo meno». A Palermo la parata conclude il Gay Pride nazionale 2013. Gli alberghi e i b&b della città sono affollati degli ospiti venuti da tutta Italia e da tutta Europa. Per il movimento LGBT (lesbian, gay, bisex e transgender) come il pride dei record: è il village più grande d'Europa; c'è Laura Boldrini e quindi per la prima volta partecipa il presidente della Camera dei Deputati; sfila anche un'auto storica; è il primo pride che riceve un messaggio da un ministro di un governo straniero (la ministra della Giustizia francese, Christiane Taubira); il pride più a sud d'Europa. E le donne hanno avuto un peso rilevante sia nell'organizzazione, che negli interventi, che nella partecipazione. Infine, il pride non finisce il giorno della parata, ma si conclude il giorno dopo; il concentramento è al foro Umberto I. Per la prima volta sfila anche una Triumph Spitfire che ha partecipato alla Targa Florio, concessa dall'Automobile Club Palermo che ha aderito al Pride. Ci sono anche il colorato trenino delle Famiglie Arcobaleno, dedicato ai bambini e a tutte le famiglie e un carro di Amnesty International, che ha organizzato nei giorni scorsi due incontri con attivisti provenienti da Paesi in cui l'omosessualità è un reato, come la Russia, l'Uganda, l'Algeria. Apre la parata il carro del Coordinamento Palermo pride, allestito con un'ironica citazione dei tipici carretti siciliani. Sono attesi tra gli altri come madrine Eva Riccobono, Vladimir Luxuria, Maria Grazia Cucinotta, Barbara Tabita. Tra i partecipanti anche Victoria Cabello, Emma Dante, il sindaco Leoluca Orlando, il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta e il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Dopo aver attraversato la città, passando attraverso corso Vittorio Emanuele, via Roma, piazza Sturzo, piazza Castelnuovo, via Dante, ed arrivando a piazza di Camporeale, la serata continuerà al pride village presso i Cantieri culturali alla Zisa, con gli interventi dei presidenti delle associazioni nazionali LGBT. La serata continuerà al Village tra musica e spettacolo.
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venerdì 21 giugno 2013

BORGHEZIO INSULTA DI NUOVO UNA MINISTRA: «IDEM P...»

Dopo gli squallidi insulti al ministro Cécile Kyenge, l'europarlamentare della Lega Mario Borghezio ricorre a insulti non meno squallidi stavolta nei confronti di un'altra donna che fa il ministro, Josefa Idem. E sono insulti pesanti. «Non ce l'ho con la signora Kyenge, ce l'ho invece contro questa ministra Idem. Forse le vere puttane non sono quelle che esercitano la professione, sono quelle piene di ipocrisia, politicamente parlando, che dicono una cosa e ne fanno un'altra. Forse le vere puttane sono certi personaggi, donne ma anche uomini, che prostituiscono la funzione di servizio che chi ha uno stipendio pubblico dovrebbe sentire di avere nei confronti dell'azienda che li paga, dell'istituzione che gli da anche degli onori e dei piccoli privilegi o dei grandi privilegi». Teatro delle sue offese, Klaus Condicio, commentando la vicenza dell'Ici non pagata dal ministro su una sua abitazione. «La galera non si augura mai a nessuno, ma un po' di gogna – ha rincarato nel caso qualcuno dubitasse - certamente». Dopo di che ha esteso le offese alla presidente della Camera Laura Boldrini, che pure non c'entra nulla con la vicenda. «Non ha commentato la vicenda? Mi ha sempre disgustato l'ipocrisia di alto borgo di questi personaggi che quando erano alti funzionari dell'Onu vivevano negli alberghi a cinque stelle e si occupavano di poveri e intanto i poveri aumentavano. Questi personaggi meritano la gogna che nel Medioevo veniva riservata alle cerimonie con cui si determinava il processo per quelli che fallivano, che facevano bancarotte». La verità è che a Borghezio la gogna altrui piace molto. E quando si tratta di offendere, evidentemente perché a corto di veri motivi almeno razionali, l'insulto è la scorciatoia.
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giovedì 20 giugno 2013

GRILLO, IL TRAVAGLIO DI MARCO NEL DUELLO TV CON PROSPERO

In tv da Lilli Gruber la polemica dura tra l’editorialista principe del Fatto quotidiano e il politologo dell’Università di Roma

Metti una sera in tv da Lilli Gruber l’una contro l’altra la cultura politica e l’antipolitica. È stata questa la chiave della sfida tra Marco Travaglio e Michele Prospero nel format televisivo «8 e mezzo». Sullo sfondo espulsioni e «damnatio» dei dissidenti grillini, con intimazione da parte dello stato maggiore penta stellato di autocritiche e richieste di perdono ai reprobi. E poi ancora la polemica dura tra l’editorialista principe del Fatto quotidiano e il politologo dell’Università di Roma che scrive articoli di analisi politica su l’Unità. Da parte di Travaglio sul suo giornale erano volate eleganti accuse di «pagnottismo» al rivale che per merito e fortuna sua è un autorevolessimo studioso di scienze politiche e certo non vive né di incarichi né di laute collaborazioni, laddove Travaglio fondò molto del suo successo proprio con una rubrica fissa su l’Unità (ma allora era più «riflessivo»). Per fortuna questo alto livello concettuale Travaglio ce lo ha risparmiato ieri sera, e ne è venuto fuori qualcosa di molto interessante. Vale a dire appunto due stili di pensiero contro. Con Prospero a distillare con pazienza nozioni di pura civiltà politica: «Il mito della democrazia diretta è pericoloso, genera dispotismo pseudocarismtico: è un che di demoniaco». E Travaglio che prende sì le distanze dalle espulsioni comandate dal duo Grillo Casaleggio («un errore, però tutti i partiti si sono macchiati di qualche espulsione»), ma ribadisce il carattere salvifico del grillismo dispotico-telematico: «Quel che conta è la democrazia diretta e gli elettori (la rete) hanno sempre ragione». Ed è qui il vero infortunio di Travaglio, la vera voce dal sen fuggita che lo appaia a Berlusconi. Non lo ha sempre detto lui che, processo o meno, è stato votato ed è l’unto del signore? Sì, queste cose le ha sempre dette il Cavaliere, e infatti Prospero non si lascia sfuggire l’occasione, ribadendo che il vero «corazziere di Berlusconi è Travaglio». Corazziere che poi diventa «carabiniere di Grillo». Qui Travaglio si adonta torcendosi la mano sul petto: «A me, che Berlusconi mi vuol togliere di mezzo e che sono anni che combatto inciuci, bicamerali e compromessi a suo favore?». E poi giù altri affondi contro Prospero: «Il professore invece scrive per convenienza, non è mai stato contro Berlusconi e ha atteso il governo Letta prima di schierarsi a suo favore». Contro replica facile, perché Prospero ricorda di aver scritto ben due libri su Berlusconi e contro di lui: Lo Stato in appalto e Il comico della Politica, ben più che corsivetti o «j’accuse» giudiziari collazionati. E ricorda pure di aver tifato per il governo di cambiamento di Bersani e persino di aver criticato Napolitano. Sul finale però Travaglio si supera:«Voglio magistrati cazzuti ma Grillo è l’unico ad opporsi all’orrore». Potrebbe chiudere i libri a questo punto il professor Prospero. Ma non lo fa e ricomincia paziente: «È l’odio contro il negoziato a portare diritti all’orrore. E a piccoli padri alla Stalin come Grillo».
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mercoledì 19 giugno 2013

BICI, TUTTI PAZZI PER L'EROICA LA CORSA PIÙ DURA RADDOPPIA

Trentasei ore sulla sella a spingere sui pedali sullo stesso percorso di 6 (o sette) chilometri con bici prodotte prima del 1987


La versione ciclistica di «Non si uccidono così anche i cavalli»: trentasei ore sulla sella a spingere sui pedali sullo stesso percorso di 6 (o sette) chilometri. È l’ultima invezione di quegli appassionati funamboli visionari che sono gli organizzatori dell’Eroica, «la corsa cicloturistica d’epoca più famosa al mondo» che si disputa la prima domenica di ottobre sulle strade bianche del Chiantishire senese con partenza e arrivo nella piazza di Gaiole, da disputarsi rigorosamente con bici prodotte prima del 1987 con tre regole auree: gabbietta e cinghietti per i pedali, manettini del cambio sul telaio, fili dei freni che escono dalle leve. Dall’anno di nascita, il 1997, è diventata un vero appuntamento, un cult per gli appassionati della due ruote di tutto il mondo. E difatti l’Eroica, nata come Fondazione per la salvaguardia del patrimonio delle strade bianche della Toscana, è diventata ormai un marchio globale. Tanto da essere stato appena esportato addirittura in Giappone. Lo scorso 19 maggio si è corsa la prima edizione dell’Eroica Japan. A Kawaj-Ko, nell’area centrale de Giappone ai piedi del Fuji 150 cicloturisti si sono lanciati sul percorso di «soli» 100 km, ma perfetto stile Eroica con poca pianura, tanti saliscendi, qualche salita «carogna», come il mitico e infinito Tre Marie della corsa originaria, con vento da tutte le direzioni passando da un lago all’altro. Tornando in Italia dunque nel week end c’è un doppio appuntamento. Venerdì 21 giugno alle ore 21 sarà dato il via all’EroicaX36 che si concluderà, per i veri eroi che non si ritireranno, domenica alle ore 9. I percorsi a disposizione saranno due: un anello di 6 chilometri per le biciclette da strada, di cui circa metà su strada bianca, ed uno di 7 chilometri per le mountain bike, con un tratto di «single track». Si può partecipare sia in squadra, da due fino a dodici componenti sia uomini che donne o misti, che da soli e si può concorrere sia alla classifica generale (Team Race) sia alla classifica Slow. Stessa filosofia (Race e Slow) per chi vuole cimentarsi da solo; in questo caso le classifiche saranno redatte in base alle categorie Uisp. Tutte le squadre dovranno nominare anche un capitano, un vice capitano e un team manager, con diversi compiti sia in gara che a pedali fermi. La classifica finale sarà fatta sui giri compiuti nell’arco delle 36 ore. L’altro evento, in programma domenica 23 giugno, è L’Eroica Sud: pedalare sul percorso sud dell’Eroica che costituisce la differenza fra il percorso dell’Eroica standard di 135 e quello di 205 chilometri dell’Eroica, il vero «salto nel vuoto». Le possibilità sono due: 40 o 62 chilometri. All’Eroica Sud si partecipa con bici d’epoca e bici moderne. Sarà possibile prendere il via tra le ore 7 e le ore 9. Come allenarsi per il Mortirolo.
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martedì 18 giugno 2013

ANCORA AFA FINO A GIOVEDÌ IL METEO CI GRAZIA NEL WEEKEND


«Il caldo africano raggiungerà il picco nelle prossime ore, quando si potranno superare punte di 34-35°C sulle aree interne dalla Valpadana al Meridione». A confermarlo è il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che prosegue: «Fino a giovedì soffriremo di più il caldo anche a causa dell'afa, che si farà sentire soprattutto su coste e pianure, con temperature percepite fino a 38-41°C; sarà difficile dormire di notte nelle grandi aree urbane». Per sfuggire alla canicola il mare sarà l'ideale, grazie alla brezze marine; per chi va in montagna, invece, attenzione che entro le ore serali potrà scoppiare qualche temporale di calore. «Per quanto intensa non si tratta di un'ondata di caldo eccezionale, anzi è normale che avvenga in questo periodo. Ben altra cosa il caldo feroce che interessò soprattutto il Sud Italia verso la fine di giugno 2007, quando si superarono abbondantemente i 40°C: 47°C a Foggia, 45°C a Bari, 44°C a Palermo, Catania e Lecce, 43°C a Messina, 39°C a Cagliari». «Giovedì ci sfiorerà la perturbazione che ha causato violenti temporali e devastanti grandinate sulla Francia, con qualche forte temporale al Nord - prosegue l'esperto di 3bmeteo.com - In realtà i primi temporali sono attesi su Valle d'Aosta, Piemonte, nordovest Lombardia già entro mercoledì sera, dove non escludiamo fenomeni violenti con raffiche di vento e grandinate». A seguire qualche rovescio o temporale sfilerà verso le Alpi orientali, interessando solo marginalmente le pianure a Nord del Po, ma favorendo anche uno smorzamento della canicola a partire dal Nordovest. Ancora gran caldo al Centrosud, ma pure qui in attenuazione entro il weekend, quando giungeranno correnti più fresche occidentali, che favoriranno qualche rovescio o temporale oltre che sulle Alpi anche sugli Appennini, mentre su coste e pianure prevarrà ancora il sole.
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