ALFANO ASSEDIATO DALLE DONNE NEL CUORE DI SILVIO C'È
DANIELA?
Nella trincea di via dell’Umiltà Alfano mette a punto il
regolamento per le primarie, la task force della macchina elettorale e
l’offensiva digitale per avviare di fatto il «Pdl 2.0». Ben sapendo che, al di
là del vincitore, il consenso si misurerà sul numero dei partecipanti. Intorno
a lui si muove un contesto magmatico la cui evoluzione, da qui all’autunno,
nessuno è in grado di prevedere. «Come dimostra l’esperienza Pd, il giocattolo
delle primarie può rivelarsi difficile da gestire» dicono in molti. E il
segretario, erede del fronte moderato ma non del carisma berlusconiano, rischia
brutte sorprese. Preoccupazioni - condivise da tutti i big - vengono
dall’incertezza sul sistema elettorale. Che, nonostante l’accelerazione
impressa dal Pdl, non lascia escludere l’ingresso in gara di esterni
comeMontezemolo, Casini, (meno probabile) Fini. Mai timori più forti arrivano
dal fronte interno. Al di là delle pubbliche dichiarazioni di sostegno, Alfano sa
che il Cavaliere non esiterebbe a sparigliare le carte. «Angelino, se ci
saranno le primarie, è un bene che ci siano tanti candidati “civetta” - gli
diceva tempo fa - Ma al momento giusto io sosterrò te». Ebbene, Angelino non ne
è più così sicuro. Teme che il cuore di Silvio sia virato su «Daniela». Del
resto, chi è con lui da tempo sa che Berlusconi è saldo in sella anche grazie
al «divide et impera». E dunque, il partito si è schierato compatto con Alfano:
per difendere lui e se stesso dal capriccioso padre politico. È un coro: Fitto,
Gelmini, Cicchitto, La Russa, Rotondi, Gasparri. A oggi però il dato
significativo riguarda la «svolta rosa» dentro il Pdl. Con Alemanno fuori gioco
(«Non mi candido al 100%» ha detto, proiettandosi sulla spericolata sfida bis
per il Campidoglio) e Formigoni impegnato a non lasciare il Pirellone a Maroni
o alla sinistra, Alfano si ritrova «assediato» da potenziali
competitrici.Saranno nomi-“ civetta” ma del calibro di Daniela Santanché,
Gorgia Meloni, Renata Polverini, Mara Carfagna, Michela Vittoria Brambilla.
Personalità ingombranti. Cinque “valchirie”contro un povero segretari MOVIMENTI
IN AREA AN-Le interessate tacciono o smentiscono, più o meno convintamente. La
“popolana” (ex) del Billionaire, già candidata premier della Destra
storiaciana, dice sibillina che «non andrà in vacanza ». Ma la sua corsa è
benedetta dal Cavaliere. Obiettivo: intercettare i fieramente anti-montiani, i
rivoltosi dell’Imu, i grillini d’area. Ieri i suoi militanti hanno distribuito
nei mercati i volantini che invitano a non pagare la prima rata della tassa
sulla casa. La governatrice del Lazio Polverini chiude le porte: «Non ho voluto
partecipare alla gara per la premiership: è un patto d'onore con gli elettori
del Lazio, resto fino al 2015». Ma della «presidentissima » (così la chiamano
nel Pdl romano), che ha appena festeggiato in grande spolvero il compleanno,
gli uomini di Alfano ricordano le sue liste «Città Nuove » che nel 2011 hanno
sfidato il partito ai ballottaggi di Sora e Terracina. Liste che ieri lei ha
rimesso in campo con un’iniziativa di sapore pre-elettorale. Più complicata la
posizione della Meloni. L’ex ministro della Gioventù è attivissima in tutta
Italia con la sua mobilitazione popolare «ripartiamo da zero» e dialoga con i
rottamatori dell’Emilia. Un modo per rivitalizzare la rete ex An sul
territorio. Ma i “colonnelli” sono schierati al fianco di Alfano, e dunque
sulla corsa in proprio la trattativa sarà al centimetro. Michela Vittoria
Brambilla, a sua volta, in questi mesi di post-governo si è buttata sulla
(sacrosanta) battaglia contro l’allevamento di cani cavie Green Hill. Mentre
tiene un profilo bassissimo Mara Carfagna: «nuova lady Diana dei diritti»
secondo Stracquadanio, senpre cara al Cavaliere. Il neo-Dc Gianfranco Rotondi
spera che Alfano possa guidare «una nuova stagione di unità dei cattolici» e
non teme sgambetti: «La primarie sono una modalità. Sarebbe come prendersela
con il termometro se si ha la febbre. Il partito è tutto con il segretario.
Vedremo i numeri della partecipazione». Il suo pronostico: «Scommetto su Alfano
nel Pdl e Bersani nel Pd. Poi magari vincono Santanchè e Renzi». Magari perché
Berlusconi punta su Daniela? «Non credo. Lei è donna di grandissime capacità di
mobilitazione, non ha bisogno di Silvio per parlare al Paese». m.s.p.c.r.d.