venerdì 9 marzo 2012

ROMA, AGGRESSIONE FASCISTA A LICEO «CI HANNO PICCHIATI CON I CASCHI»

Tre ragazzi all' ospedale, uno ricoverato con il setto nasale rotto ed un'operazione che l'aspetta ad inizio della prossima settimana. A fare il bilancio di quanto accaduto questa mattina davanti il liceo Righi di Roma sono alcuni studenti che parlano di «aggressione da parte di un gruppo di fascisti ai danni di alcuni liceali che si stavano preparando per partecipare al corteo dei metalmeccanici».«Stavamo preparando uno striscione per andare a manifestare con la Fiom e distribuendo alcuni volantini - ha raccontato una studentessa - quando è arrivato un gruppo di fascisti a provocarci con insulti e fischi. Tra di loro c'erano persone più grandi, sui 25 anni,e ci hanno attaccati». «È stata una vera e propria carica - ha commentato un liceale del Righi -. Hanno prima strattonato lo striscione poi si sono avventati, tirando calci, pugni e colpi di casco. Anche professori e bidelli, che erano intervenuti per calmare la situazione, hanno preso qualche botta».«Li abbiamo comunque riconosciuti - ha aggiunto - Sono fascisti del gruppo Controtempo che sta nel quartiere Trieste e tra di loro c'era anche uno che frequenta il Righi». Parla Il Ragazzo Con Il Naso Rotto- Marco è seduto nella sala d'attesa al terzopiano della clinica otorinolaringoiatrica dell' Umberto I. Insieme a lui c'è la madre. I medici lo hanno appena finito di medicare, ma non potrà lasciare l'ospedale. Stamattina era fuori dal Righi, insieme ai compagni, con loro stava volantinando, quando è stato aggredito -secondo la sua testimonianza - da altri ragazzi, legati al movimento di destra «Controtempo». Martedì prossimo sarà operato, il setto nasale è rotto. «Eravamo di fronte a scuola, verso le 7.50, con uno striscione -racconta ad Omniroma- quando abbiamo notato i ragazzi di ControTempo, che stavano distribuendo dei volantini. Ma erano venuti là con un preciso obiettivo. Appena abbiamo aperto lo striscione hanno iniziato a dirci: 'Che volete? Che fate? Toglietevi, non ci potete stare». I ragazzi del collettivo studentesco cercano di trovare un accordo: «Dividiamoci lo spazio». È allora che, secondo quanto racconta Marco, è intervenuta la vicepreside, insieme ad alcuni professori: «Toglietevi tutti quanti», avrebbero detto ai ragazzi. «Noi ci siamo messi sul margine del marciapiede, ma a un certopunto è arrivato un tizio che ci ha tolto lo striscione e lo ha buttato per terra - racconta ancora Marco - Ci siamo girati, ci sono state delle spinte ehanno iniziato a menarci». «Avevano i caschi ma ci hanno picchiati pure con il megafono - prosegue Marco - Io sono stato colpito col casco. Il naso è rotto. Dovrò rimanere in ospedale fino alla prossima settimana quando sarò operato».
                                                                                           r.d.c.p.s.m.
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