venerdì 2 dicembre 2011

PICIERNO (PD): «LOTTA ALLA MAFIA SIA PRIORITÀ DEL GOVERNO»

“Vogliamo parlare di legalità, della lotta a camorra e 'ndrangheta? Ecco ieri sera ho partecipato a un convegno a Santa Maria Capua Vetere, dove alcuni ragazzi hanno presentato dei cortometraggi proprio su questi temi. Sono ragazzi che lavorano, combattono, restano qui per cercare di cambiare la propria terra. Il Parlamento deve rappresentare le loro speranze. Non può non farlo. Penso che in questo momento la lotta alle mafie debba essere la priorità assoluta per il governo”. Pina Picierno, deputata Pd, vuole incalzare Monti e il suo esecutivo, in particolare il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, a “dare subito un segnale deciso”. Perché “quanto accaduto a Reggio Calabria e a Milano ci dice che Gomorra non è solo qui, ma nel paese Italia”. ome affrontare la questione legalità in questo momento?“La questione della lotta alle mafie e alla corruzione va affrontata proprio in questo momento, non è più rinviabile. Anche perché, in un periodo di crisi, affrontare la questione mafie significa affrontare una questione economica importante. 'Mafia spa' è la prima azienda del Paese, con un fatturato impressionante. Si parla di 135 miliardi di euro, senza contare il costo della corruzione, circa 80 milioni di euro”. E lei pensa che questi soldi dovrebbero essere recuperati anche per risanare i conti? “Certo, perché no. Parliamo di una cifra che è molto di più di una finanziaria”.Vorrebbe dei provvedimenti già lunedì? Insieme a pensioni e lavoro? “So che non è semplice. Ma quanto accaduto a Milano e a Reggio, dove addirittura un magistrato dichiara di poter diventare un mafioso, dimostra l'urgenza di agire; la necessità di provvedimenti immediati e drastici. Vorrei che la questione della legalità fosse un elemento qualificante di questo esecutivo. Il primo. Altrimenti si corre un grosso rischio...”. Sarebbe? “Le azienda mafiose dispongono di grosse liquidità, il rischio è che pian piano si comprino tutto il Paese. E se vogliamo evitarlo dobbiamo agire subito con forza, molto più di quanto fatto finora da tutti i governi, soprattutto l’ultimo”. Eppure Maroni vanta grandi numeri nella lotta alle mafie. Non le pare? “Vanno bene le retate e gli arresti, ma l’ottimo lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine non basta se non viene supportato da un’azione istituzionale. E dalla volontà politica di svelare senza alcun limite la ‘zona grigia’.” A quali provvedimenti pensa? “Innanzitutto tracciare i movimenti finanziari, tracciare i pagamenti. Poi c'è la legge sulla corruzione ferma in Parlamento. È stata parecchio annacquata dalla precedente maggioranza, ma basterebbe ripartire dai nostri emendamenti...”. Nel Pd però la vicenda Penati fa ancora discutere. “Il Pd ha avuto un comportamento diverso rispetto a chi ha vietato l’autorizzazione a procedere in ben due casi, ricordiamo Cosentino e Milanese. Per quanto ci riguarda invece Penati è stato sospeso. E rivendico la diversità del mio partito, una diversità culturale prima ancora che etica. La legalità va predicata, ma soprattutto praticata. Tra l’altro spesso dietro il principio del garantismo si nasconde la volontà di non fare chiarezza. Poi certo aspettare 10 anni per avere la prova di colpevolezza o innocenza non va bene”. Formigoni ha detto che non si dimette. Che ne pensa? “La responsabilità penale è personale, però è doveroso che chi ha la responsabilità politica contribuisca a fugare qualsiasi dubbio per non far perdere ai cittadini la fiducia nello Stato. In Calabria, Scopelliti ha fatto della legalità la sua bandiera i campagna elettorale. Ora che dice?”. Il governo Monti è alla prese con la crisi e il rischio recessione. Se i provvedimenti in materia di legalità venissero rimandati nell’agenda “Sarebbe una grande delusione. Finora si è detto troppo poco e spero non si continui così”.
                                                                                                                     c.p.s.m.
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