NAPOLITANO: «LA CRISI IMPONE RAZIONALIZZAZIONE SPESE MILITARI» Il messaggio del capo dello Stato al Capo di Stato Maggiore della Marina, in occasione dell' anniversario dell' impresa di Premuda
L'attuale difficile contingenza economica «impone un
sostanziale ridimensionamento della spesa pubblica» e in questo contesto «la
Marina ha intrapreso, in sinergia con Esercito, Aeronautica e Arma dei
Carabinieri, un fondamentale processo di riforma volto alla razionalizzazione
delle strutture in senso interforze e alla loro progressiva integrazione in
ambito europeo, secondo i lineamenti definiti dalla legge delega». Lo
sottolinea il Presidente della Repubblica Giogio Napolitano in un messaggio al
Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Giuseppe De Giorgi,
in occasione della ricorrenza del 95° anniversario dell'impresa di Premuda.
MARINA MILITARE: NAPOLITANO, HA COMPITI SEMPRE PIÙ COMPLESSI
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha
inviato al Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Giuseppe
De Giorgi, il seguente messaggio: «Nella ricorrenza del 95° anniversario
dell'impresa di Premuda, rivolgo il mio deferente pensiero ai marinai caduti
nell'adempimento del dovere e saluto la bandiera della Marina Militare, simbolo
di coraggio e di dedizione al servizio. In questa giornata, un commosso ricordo
va alle vittime del recente tragico incidente nel porto di Genova. L' azione
brillante e temeraria di Luigi Rizzo e dei suoi valorosi equipaggi costituisce
altissima espressione degli ideali di abnegazione e amor di Patria e limpido
esempio delle virtù professionali ed umane del marinaio italiano. In un mondo
sempre più interdipendente in cui il mare, fonte di risorse e di sviluppo per
l'umanità, è tornato a svolgere pienamente le sue funzioni di collegamento tra
i popoli, la Marina Militare - prosegue Napolitano - è destinata ad assolvere,
unitamente alle altre Forze Armate, compiti sempre più qualificati e complessi
per la sicurezza delle vie di comunicazione e dei commerci, per il rispetto
della legalità e per la stabilizzazione delle aree di crisi».