IL MICROCHIP COMPIE 40 ANNI A INVENTARLO FU UN ITALIANO
Quarant'anni fa la Intel produceva il suo primo microprocessore su singolo chip, il 4004, la prima unità centrale di elaborazione completa, il "cervello" che avrebbe portato all'origine del personal computer poco meno di un decennio dopo. Nessuno fino ad allora era ancora riuscito a realizzare un microprocessore monolitico in silicio. Ci riuscì Intel grazie a un italiano, Federico Faggin, che un anno prima era entrato in quella che allora era una 'startup' appena creata, nel 1969, da Robert Noyce e Gordon Moore, e che sarebbe poi diventata il principale produttore di semiconduttori al mondo. In seguito Faggin si occupò di tutti i microprocessori dei primi cinque anni della storia della società californiana. Oggi i microprocessori sono all'interno di tantissimi apparecchi d'uso comune oltre che dei personal computer: telefonini, automobili, foto e video camere, radio e tv. La presenza di questi 'cervellì elettronici rende tutti questi apparecchi 'smart', in grado cioè di eseguire compiti e operazioni automaticamente rispondendo a condizioni ambientali e temporali, un concetto questo che nel 1971 faceva ancora parte della fantascienza. Il primo processore Intel 4004 era un processore a 4 bit, in grado cioè di 'processarè quattro linee di dati alla volta, ma un singolo chip di questo tipo, di appena due centimetri di lunghezza, aveva comunque una potenza quasi doppia rispetto a Eniac, il primo calcolatore elettronico della storia, realizzato nel 1946, che occupava una stanza intera. In questi quarant'anni lo sviluppo dei microprocessori ha visto raddoppiare la potenza di calcolo messa a disposizione dei computer all'incirca ogni due anni, come sostiene la Legge di Moore. Così già nel 1972, l'8008 raddoppiava le prestazioni del primo chip e veniva utilizzato da un team di scienziati inglesi per costruire un prototipo di personal computer. Ancora altri due anni e, con l'arrivo dell'8080, nascono i primi computer storici, come l'Altair. In quell'anno entrano in 'garà anche la Motorola, che per anni fornirà i 'cervellì dei Mac, e la AMD, che diventerà anch'essa una dei colossi mondiali della produzione di semiconduttori. E nel 1979 arriva l'8088, che verrà scelto dall'IBM per costruire il primo personal computer, due anni dopo. Rispetto al 4004, gli attuali processori Intel, che adesso si possono trovare sia in PC che nei Mac della Apple, hanno prestazioni 350 mila volte superiori e consumano una quantità di energia inferiore di circa 5.000 volte. Il prezzo dei singoli transistor - il 4004 ne aveva 2.300 mentre il chip del Core i7 di seconda generazione ne contiene un miliardo e 170 milioni - è diminuito di 50 mila volte. I prossimi processori, realizzati con l'innovativo processo di produzione a 22 nanometri, arriveranno il prossimo anno e offriranno prestazioni ancora più efficienti dal punto di vista energetico, grazie ai rivoluzionari transistori Tri-gate 3D, che impiegano una nuova struttura. Secondo Intel, questo porterà ad un aggiornamento della Legge di Gordon Moore, rispetto alla potenza di calcolo, e renderà possibile una nuova generazione di innovazioni in una vasta gamma di dispositivi: «Il numero assoluto di innovazioni nei prossimi 40 anni equivarrà o supererà tutte le innovazioni conseguite negli ultimi 10 mila anni della storia dell'uomo», afferma Justin Rattner, Chief Technology Officer di Intel. c.p.s.m.