«GRAZIE, BEPPE GRILLO». IN MOLISE LA SINISTRA PERDE PER COLPA SUA
Seggio sfiorato in Molise, ma non ottenuto per il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, come sembrava in un primo momento. Infatti, il candidato alla carica di presidente della Regione, Antonio Federico, ha ottenuto 10.650 voti pari al 5,60%, ma non è bastato perchè la lista a lui collegata non ha raggiunto il quorum del 5%. In sostanza, 4.393 elettori che hanno votato Antonio Federico come candidato presidente, non hanno espresso la preferenza per la lista Movimento 5 stelle, un 40 per cento che è costato il seggio. «Per un pugno di voti in Molise vince il candidato di destra, inquisito, grazie ai voti di Grillo, tolti al centrosinistra. Come in Piemonte». Così Dario Franceschini, capogruppo Pd alla Camera, via Twitter, ha commentato il voto delle regionali in Molise. «Il risultato delle elezioni regionali in Molise - ha dichiarato Davide Zoggia, responsabile Enti Locali della segreteria nazionale Pd - dimostra che il frazionamento dello schieramento alternativo a Iorio e il conseguente risultato conseguito dalla lista Beppegrillo.it hanno colpito il centrosinistra, impedendogli di ottenere una storica vittoria». «Il successo del movimento Cinque Stelle di Grillo ancora una volta - come lo scorso anno in Piemonte - si conferma la miglior polizza sulla vita del potere berlusconiano». Lo scrive sul suo blog il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. «In democrazia - osserva l'esponente dipietrista - tutti hanno il diritto di presentare una lista, di correre alle elezioni, così come decidere di allearsi o non, di stabilire le proprie strategie e i percorsi politici, tenendo sempre a mente, però, l'interesse massimo che un movimento, un partito deve perseguire, ovvero il bene dei cittadini e l'interesse del Paese. Questo è un diritto sacrosanto che rispetto. Ma così come sono profondamente convinto di ciò, lo sono altrettanto del fatto che gli altri, soprattutto se si è una forza impegnata in politica, hanno il diritto di trarne le considerazioni e di valutarne le conseguenze. In Molise, dunque, così come accaduto in Piemonte lo scorso anno, ha vinto il centrodestra per un soffio, grazie al successo, rispettabilissimo ma non privo di conseguenze, del movimento Cinque stelle, che - aggiunge Donadi - ha sottratto quella percentuale di voti necessaria affinché il candidato del centrosinistra si aggiudicasse la guida della regione». «Ancora una volta dunque - prosegue il presidente dei deputati di Idv - si scrive Grillo ma si legge Berlusconi. Il movimento Cinque Stelle ha di fatto regalato a Iorio la guida della regione Molise. So già cosa mi verranno a dire i duri e puri del movimento grillino: destra e sinistra sono la stessa cosa, non cambierà mai niente, etc.. etc... Ebbene, niente di più falso. Quanto accaduto, per la seconda volta, è qualcosa su cui gli esponenti del Movimento Cinque Stelle dovranno riflettere. Perché fino a quando non saranno in grado di conquistare loro il 51 per cento dei voti, proprio loro sono la miglior polizza sulla vita del potere berlusconiano che, in Molise, ha la faccia del pluri indagato Iorio. E ho detto tutto». r.c.p.