domenica 18 settembre 2011

DONNE E AFFARI: COSÌ GIANPI TENTAVA IL COLPO GROSSO



C’è una torta di280 milioni che agita Gianpaolo Tarantini: un appalto che la Protezione Civile sta per affidare ad una società della Galassia Finmeccanica per il quale Gianpi, assieme all’imprenditore Enrico Intini, è disposto a tutto. Per questo il rampollo barese è deciso a giocare l’asso più pesante, quello dell’amicizia tutta speciale con Silvio Berlusconi. È proprio il premier, infatti, a convocare nella sua residenza Tarantini nella notte fra il 12 e il 13novembredel 2008. Per quale motivo si capisce il giorno successivo: «Sono in macchina con il sottosegretario Bertolaso - gli dice il premier intercettato dalla procura barese - Te lo passerei così vi mettete d’accordo direttamente». A Gianpi, l’allora numero 1 della Protezione Civile dà appuntamento per il pomeriggio successivo alla sede di via Ulpiano. «Fammi fare bella figura», si raccomanda Berlusconi. Che ventiquattro ore dopo, da Washington, chiama di nuovo Tarantini. «Lui - spiega il premier - ha in mano i tuoi depliant. Quelli che mi hai dato». Al rientro dagli Usa, il premier si affretta a chiedere notizie: «È andata benissimo - spiega Gianpi - È stato gentilissimo. Ci ha parlato di una cosa che poi settimana prossima gliela spiego». Che l’incontro sia andato bene, Tarantini lo dice anche al fratello Claudio: «Parliamo di cose di un altro pianeta. Enrico un altro po’ e si mette a piangere». «Il progetto che hanno portato loro fu accantonato subito perché Bertolaso gli disse “questo è proiettato nel futuro ci vuole tempo, mi devi preparare una cosa che parta subito”», spiega l’autista Dino Mastromarco alla moglie di Tarantini Nicla. «Lo sai quant’è la cosa, ti ha detto Gianpaolo? - continua - Se gli entra tutta la parcella di mediazione ci arrivano 20 o 30 milioni come se niente fosse. Ma sto parlando del minimo, perché si parla di un miliardo di euro...». L’affare non andrà in porto e a Gianpi la mediazione frutterà solo il rimborso delle spese sostenute fra escort, viaggi e hotel di lusso. È lo stesso Mastromarco a raccontarlo parlando di «una scatola di scarpe colma di “pacchettini da 100, da 500” euro».                                                                                                p.s.c.m.


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