mercoledì 8 febbraio 2012

LA "NAZIONALE" DEI PARLAMENTARI VIAGGI, GIOCA, MA NON FA BENEFICENZA

Infortunio d’immagine per la nazionale di calcio dei parlamentari. Che, in periodo di feroci polemiche sulla casta, finisce sotto i riflettori per una trasferta di beneficenza a Catania dove - racconta il Corriere della Sera - non solo non avrebbero sborsato un euro in quanto totalmente a carico degli sponsor, ma non avrebbero a fine partita neanche contribuito alla colletta per l’ acquisto di tre carrozzelle per bambini disabili. Gli onorevoli calciatori però smentiscono indignati: nessuno ci ha chiesto soldi per l’iniziativa benefica, altrimenti - ci mancherebbe altro - saremmo stati lieti di contribuire.I fatti. Un torneo a fin di bene nella città siciliana. Un triangolare. Deputati nazionali contro il Comune e i magistrati locali. Obiettivo: finanziare attrezzature per bambini disabili. Come dice l’avvocato Mario Paniz (Pdl) loro hanno «aderito ad un’iniziativa benefica sacrificando il venerdì e il sabato». E gli organizzatori si sono fatti in quattro per ringraziarli: a parte il viaggio aereo (che comunque per i deputati è gratis) il resto è stato coperto da una serie di sponsor. Vitto e alloggio in hotel. Giallo sulla cena al ristorante: secondo il Corsera gli onorevoli «si sono guardati bene dal pagare il conto... fino a quando un loro collega catanese, Giuseppe Berretta del Pd, per evitare la magra figura ha pagato per tutti». Paniz e gli altri sostengono invece di essersi offerti di pagare, beneficiando solo dopo diverse insistenze dell’ospitalità di Berretta. E il giovane deputato siciliano conferma: «Si sta facendo un polverone sul nulla. E’ tradizione che il deputato locale paghi la cena, l’ho fatto volentieri e non perché qualcuno mi abbia obbligato». Anche la vicenda delle tre carrozzine da 700 euro l’una sarebbe un misunderstanding. «Ci deve essere stato un errore nella comunicazione - spiega Berretta -. Del resto i promotori alla fine erano soddisfatti perché l’obiettivo finanziario è stato pienamente raggiunto». Può darsi. Eppure, sempre secondo il Corriere, politici locali e giudici hanno messo mano al portafoglio. Gli onorevoli no. Può capitare che, in effetti, non si siano capiti bene. Ma certo, una trasferta di beneficenza a costo zero dove l’unica cosa che si dona è il tempo assomiglia molto a una vacanza al mare. E di questi tempi non rende popolarissimi tra gli elettori.
                                                                                                              r.d.c.p.s.m.

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