lunedì 18 giugno 2012


ENI, ESSO E Q8 SCONTANO BENZINA MA A ITALIANI NON PIACE SELF- SERVICE

Eni con Iperself, Esso con SelfPiù e Q8 con Q8Easy (ma non solo), hanno dato vita nel fine settimana ad una vera e propria guerra di sconti sugli impianti self-service. All`annuncio di giovedì scorso da parte di Eni (benzina e diesel rispettivamente a 1,600 e 1,500 euro/litro su circa 3.000 punti vendita da sabato alle 13.00 alla mezzanotte della domenica, per uno sconto di circa 20 cent/litro rispetto al servito), finora hanno risposto solo Q8 («sconto persino superiore per entità e durata») ed Esso (almeno -21 cent euro/litro rispetto al prezzo provinciale consigliato servito, da sabato alle 13.00 fino all`apertura di stamani). Secondo il monitoraggio di Quotidiano Energia, l’ iniziativa è partita in maniera diffusa ed efficace sui punti vendita Q8, sia a marchio Q8Easy sia su alcuni impianti tradizionali, e fin dal primo mattino di sabato, battendo sul tempo Eni e con prezzi più bassi del market leader a 1,495 e 1,595 euro/litro per benzina e diesel sulla linea Easy e 1,500 e 1,600 su quella tradizionale. Subito code agli impianti Q8 (interessati qualche centinaio). Anche Esso si è mossa di buona lena: prezzi minimi benzina a 1,595 euro/litro e 1,495 per il diesel (anche in questo caso alcune centinaia di impianti). I prezzi medi nazionali sul servito intanto restano a 1,821 euro/litro per la benzina, 1,708 per il diesel e 0,811 per il Gpl. Punte massime per la benzina sotto a 1,900 euro/litro (1,898), diesel a 1,746 e Gpl 0,840. Più nel dettaglio, a livello Paese il prezzo medio praticato della benzina (sempre in modalità servito) va dall`1,812 euro/litro di Eni all’ 1,821 di Tamoil (no-logo in discesa fino a 1,694). Per il diesel si passa dall’ 1,702 euro/litro di Eni e Q8 all`1,708 sempre di Tamoil (no-logo giù a 1,563). Il Gpl infine è tra 0,781 euro/litro di Eni e 0,811 di Tamoil (no-logo a 0,770).In modalità self service prezzi medi nazionali 1,755 euro/litro per la benzina e 1,662 per il diesel, con punte minime rispettivamente di 1,593 e 1,495 e massime di 1,835 e 1,705.Tuttavia, per il pieno già metà degli italiani preferisce la comodità del benzinaio sotto casa rispetto al risparmio. È quanto emerge da un sondaggio commissionato dall'Unione petrolifera all'Ispo. Quanto alle preferenze degli italiani in tema di rifornimento di carburante, il sondaggio evidenzia cbhe i comportamenti effettivi mostrano gli intervistati spaccati in due, tra chi preferisce essere servito e chi utilizza il self-service, tra chi predilige la comodità e chi punta soprattutto sulla convenienza. Coerentemente, anche le abitudini dichiarate mostrano come poco più la metà degli italiani (56%) preferisca essere servito per il rifornimento: si tratta soprattutto delle donne, degli anziani, dei lavoratori in proprio e metropolitani, dei soggetti che usano poco l'auto (basso-spendenti, ossia che spendono meno di 55 euro al mese per il carburante). Al contrario gli uomini e i giovani preferiscono di solito andare al self-service. Sette italiani su 10 dichiarano di cercare sempre il benzinaio più conveniente per il rifornimento, anche se in realtà, di questi 7, un terzo sceglie poi la comodità: in altre parole, anche se avevano dichiarato di cercare sempre il benzinaio più conveniente, nell'ultimo rifornimento hanno scelto il distributore più comodo, senza badare al costo. Assume pertanto rilievo l'opportunità di una maggiore e più puntuale informazione sui prezzi praticati. Anche in tema di rinunce a favore del risparmio gli italiani si mostrano piuttosto refrattari. Quasi 4 su 10 non sono disposti a rinunciare completamente al rifornimento servito, 7 su 10 giudicano eccessivi 10 km in più di strada per trovare carburanti scontati e 5 su 10 non sono disposti a rinunciare alla capillarità dei distributori per avere prezzi più bassi. La disponibilità a percorrere qualche chilometro in più alla ricerca dei benzinai più convenienti e a rinunciare al benzinaio 'sotto casà è dichiarata effettivamente solo da 1 italiano su 4; cresce tra chi usa con maggiore frequenza l'auto (alto-spendenti), che probabilmente prefigura i maggiori risparmi. Gli italiani, rileva ancora il sondaggio, sono quasi unanimemente convinti che nel nostro Paese il carburante sia più caro che altrove e attribuiscono quasi tutta la responsabilità di questo maggiore costo alle accise, che per più di 8 intervistati su 10 incidono almeno per il 50% sul prezzo finale del carburante. Nonostante queste certezze, interrogati in merito, non tutti dichiarano di conoscere effettivamente il prezzo attuale dei carburanti al litro: 2 su 10 non hanno idea di quanto costi la benzina e 4 su 10 non conoscono il prezzo del gasolio. Però sanno bene quanto spendono per il rifornimento: circa 120 euro al mese in media, con punte superiori ai 150 euro mensili per 1 italiano su 5. I cartelloni dei distributori sono il principale canale informativo sui prezzi; i giovani fra i 18 e i 34 anni però dichiarano un pò più spesso della media di cercare anche sui siti internet specializzati. Infine, è stato chiesto agli italiani quali servizi aggiuntivi gradiscano trovare presso i distributori. Purtroppo in molti (44%) non sembrano proprio interessati. Tra gli altri richieste sono differenziate: innanzitutto punti di ristoro (26%), desiderati soprattutto dai guidatori «business», ma anche l'autolavaggio (22%), apprezzato in particolare dagli automobilisti metropolitani, tabaccai (16%) ed edicole (14%), graditi in misura maggiore dai lavoratori in proprio.                  s.p.m.c.r.d.c.
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