MINETTI ALLA CNN: «SESSO CON SILVIO? SI TRATTA DI UN DETTAGLIO PRIVATO»
«Non ho mai procurato ragazze al presidente del Consiglio». Soldi? «Si, mi ha aiutato anche economicamente. Berlusconi è un uomo generoso, buono di cuore, che crede nei giovani e non ha paura di investire su di loro». È uno dei passaggi dell' intervista di Nicole Minetti alla Cnn, in cui l'ex igienista dentale di Silvio Berlusconi, oggi consigliere regionale del Pdl, smentisce di aver avuto un ruolo nello scandalo sessuale che ha portato all'imputazione del premier da parte del Tribunale di Milano. Minetti nega inoltre di aver presentato Ruby al Premier. Quando il corrispondente dall'Italia, Dan Rivers le chiede se ha ricevuto soldi da Berlusconi, Minetti ammette di essere stata aiutata anche «economicamente», ma evita con cura di fornire dettagli sull' ammontare di questi aiuti. «Berlusconi mi ha aiutato in alcune situazioni. Non ha problemi ad aiutare persone anche dal punto di vista economico. Lo ha fatto perchè mi vuole bene, ha cura di me. La cifra non ha importanza, non intendo fornire dettagli». «Ma alcuni - replica il giornalista - pensano che la cifra sia importante per capire se questi soldi siano stati pagati in cambio di suoi servigi?» . «O solo per aiutare una persona a cui uno vuole bene...», risponde tranquilla Nicole Minetti. Allora il giornalista le chiede che tipo di relazione ha avuto con Berlusconi e se c'è stato sesso tra lei e il Premier. «Si tratta di rapporti d'affetto. Riguardo al sesso si tratta di un dettaglio privato». Poi, aggiunge Minetti, «Berlusconi è un grande uomo, generoso, buono di cuore. La grande cosa da dire su di lui è che crede nei giovani e non ha paura d'investire su di loro».
mercoledì 16 febbraio 2011
TROFEO ITALIA MINICROSS 50CC. 2011 NASCE UNA NUOVA INIZIATIVA FMI PER I BAMBINI
di SERGIO CONTI
Da tempo c’ era la voglia di fare qualcosa per i più piccoli. In tema di Minicross ecco varato il nuovo TROFEO ITALIA MINICROSS 50cc. , voluto principalmente dagli organi federali quali la CSAS, ma anche dalle case che si rivolgono sempre più al mondo dei bambini. E’ di pochi giorni fa la notizia dell’ approvazione, da parte del Presidente Dr. Paolo Sesti, del Regolamento particolare del neonato Trofeo Italia Minicross 50cc. riservato ai motocicli di questa cilindrata. Una nuova iniziativa promossa dalla Commissione Sviluppo Attività Sportive (CSAS), con il suo presidente Giovanni Copioli che lo considera un ottimo strumento per favorire la crescita della disciplina. Anche le case motociclistiche hanno approvato tale novità in virtù della sempre accesa produzione di “cinquantini”. La promozione ed organizzazione di tale trofeo è stata affidata a FX Action con un calendario di 4 gare, dove vi saranno in programma due manche, per un totale di otto corse per ciascuna classe. Sono previste due classi: la 50 Sport e la 50 Racing.
Le date sono le seguenti:
25/04/2011 – FERMO
02/06/2011 – SANTA RITA (GR)
09/07/2011 – PERUGIA
17/07/2011 – SAN MARINO
In occasione di tali date sono previsti anche i Corsi Hobby Sport (eventi non competitivi) per dar modo ai giovanissimi di avvicinarsi alla disciplina del Minicross.
di SERGIO CONTI
Da tempo c’ era la voglia di fare qualcosa per i più piccoli. In tema di Minicross ecco varato il nuovo TROFEO ITALIA MINICROSS 50cc. , voluto principalmente dagli organi federali quali la CSAS, ma anche dalle case che si rivolgono sempre più al mondo dei bambini. E’ di pochi giorni fa la notizia dell’ approvazione, da parte del Presidente Dr. Paolo Sesti, del Regolamento particolare del neonato Trofeo Italia Minicross 50cc. riservato ai motocicli di questa cilindrata. Una nuova iniziativa promossa dalla Commissione Sviluppo Attività Sportive (CSAS), con il suo presidente Giovanni Copioli che lo considera un ottimo strumento per favorire la crescita della disciplina. Anche le case motociclistiche hanno approvato tale novità in virtù della sempre accesa produzione di “cinquantini”. La promozione ed organizzazione di tale trofeo è stata affidata a FX Action con un calendario di 4 gare, dove vi saranno in programma due manche, per un totale di otto corse per ciascuna classe. Sono previste due classi: la 50 Sport e la 50 Racing.
Le date sono le seguenti:
25/04/2011 – FERMO
02/06/2011 – SANTA RITA (GR)
09/07/2011 – PERUGIA
17/07/2011 – SAN MARINO
In occasione di tali date sono previsti anche i Corsi Hobby Sport (eventi non competitivi) per dar modo ai giovanissimi di avvicinarsi alla disciplina del Minicross.
CASSAZIONE: STOP AD AUTOVELOX SELVAGGIO, I PREFETTI RISPETTINO IL CODICE
Autovelox sì, ma con precise regole da rispettare. A stabilirlo è la corte di Cassazione la quale ha un po’ ridimensionato il potere del prefetto sulla questione, evidenziando che ci sono casi nei quali solo il giudice può intervenire per dichiarare l’illegittimità dell’uso dell’apparecchiatura e di conseguenza decretare l’annullamento della multa. La seconda sezione civile, con la sentenza 3701, ha, infatti, sottolineato che gli automobilisti multati dall’autovelox perché sorpresi a superare i limiti di velocità, hanno il diritto di sapere se la via che percorrevano aveva tutti i requisiti per essere considerata «ad alto livello di scorrimento».La decisione è stata presa dalla Suprema Corte in seguito a un ricorso presentato da un automobilista di Treviso multato sul viale Oberdan della cittadina veneta. Gli ermellini hanno accolto il suo ricorso stabilendo che va accertato se la strada sia inserita nel decreto prefettizio sulla viabilità tra le arterie a traffico intenso lungo le quali sarebbe troppo pericoloso, per la circolazione, fermare chi infrange il codice. In quel caso sarebbe meglio, piuttosto, fotografarlo con l’autovelox e fargli arrivare la contravvenzione a casa. L’automobilista, in sua difesa, aveva sostenuto che la multa era da annullare per l’illegittimità del provvedimento prefettizio di inserimento della strada in questione nell’apposito elenco previsto dalla legge 121 del 2002. In sostanza, hanno scritto gli avvocati nel ricorso, nel caso in questione non è in ballo l’esercizio della discrezionalità amministrativa, ma la «mera applicazione delle norme di legge che disciplinano le modalità con le quali è possibile da parte del prefetto procedere all’individuazione delle strade come “strade di scorrimento”». Il Tribunale di Treviso, il 20 gennaio del 2009, aveva dichiarato la legittimità della multa, mentre i Supremi giudici l’hanno pensata diversamente. Piazza Cavour, in sostanza, ha ribadito che «le valutazioni attinenti al merito dell’attività amministrativa, e quindi insindacabili, sono esclusivamente quelle relative al tasso di incidentalità, alle condizioni strutturali plano-altimetriche e di traffico, per le quali non è possibile procedere al fermo di un veicolo senza recare pregiudizio alla sicurezza della circolazione, alla fluidità del traffico o all’incolumità degli agenti operanti e dei soggetti controllati». Fatta eccezione per questi casi, il giudice, ha insistito la Cassazione, può intervenire per bloccare una decisione del prefetto.Sarà ora nuovamente il tribunale di Treviso, al quale gli ermellini hanno rinviato la questione, a verificare «se l’inclusione della strada in questione nell’elenco contenuto nel decreto prefettizio sia stata operata o meno nel rispetto della normativa del codice della strada che individua le caratteristiche strutturali che deve possedere una strada per essere qualiticata come “strada urbana di scorrimento”».
«Non possono definire una strada ad alto scorrimento se non ne ha i requisiti». Il ricorso di un automobilista di Treviso
Autovelox sì, ma con precise regole da rispettare. A stabilirlo è la corte di Cassazione la quale ha un po’ ridimensionato il potere del prefetto sulla questione, evidenziando che ci sono casi nei quali solo il giudice può intervenire per dichiarare l’illegittimità dell’uso dell’apparecchiatura e di conseguenza decretare l’annullamento della multa. La seconda sezione civile, con la sentenza 3701, ha, infatti, sottolineato che gli automobilisti multati dall’autovelox perché sorpresi a superare i limiti di velocità, hanno il diritto di sapere se la via che percorrevano aveva tutti i requisiti per essere considerata «ad alto livello di scorrimento».La decisione è stata presa dalla Suprema Corte in seguito a un ricorso presentato da un automobilista di Treviso multato sul viale Oberdan della cittadina veneta. Gli ermellini hanno accolto il suo ricorso stabilendo che va accertato se la strada sia inserita nel decreto prefettizio sulla viabilità tra le arterie a traffico intenso lungo le quali sarebbe troppo pericoloso, per la circolazione, fermare chi infrange il codice. In quel caso sarebbe meglio, piuttosto, fotografarlo con l’autovelox e fargli arrivare la contravvenzione a casa. L’automobilista, in sua difesa, aveva sostenuto che la multa era da annullare per l’illegittimità del provvedimento prefettizio di inserimento della strada in questione nell’apposito elenco previsto dalla legge 121 del 2002. In sostanza, hanno scritto gli avvocati nel ricorso, nel caso in questione non è in ballo l’esercizio della discrezionalità amministrativa, ma la «mera applicazione delle norme di legge che disciplinano le modalità con le quali è possibile da parte del prefetto procedere all’individuazione delle strade come “strade di scorrimento”». Il Tribunale di Treviso, il 20 gennaio del 2009, aveva dichiarato la legittimità della multa, mentre i Supremi giudici l’hanno pensata diversamente. Piazza Cavour, in sostanza, ha ribadito che «le valutazioni attinenti al merito dell’attività amministrativa, e quindi insindacabili, sono esclusivamente quelle relative al tasso di incidentalità, alle condizioni strutturali plano-altimetriche e di traffico, per le quali non è possibile procedere al fermo di un veicolo senza recare pregiudizio alla sicurezza della circolazione, alla fluidità del traffico o all’incolumità degli agenti operanti e dei soggetti controllati». Fatta eccezione per questi casi, il giudice, ha insistito la Cassazione, può intervenire per bloccare una decisione del prefetto.Sarà ora nuovamente il tribunale di Treviso, al quale gli ermellini hanno rinviato la questione, a verificare «se l’inclusione della strada in questione nell’elenco contenuto nel decreto prefettizio sia stata operata o meno nel rispetto della normativa del codice della strada che individua le caratteristiche strutturali che deve possedere una strada per essere qualiticata come “strada urbana di scorrimento”».
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