«PAPI, VUOI SPIARE FINI?» LA CAMERA VOTERÀ IL «CONFLITTO»
Spunta un quasi Watergate italiano dalle carte depositate per il processo Ruby. E il verbale di interrogatorio di Michelle Oliveira De Santos Conceicao, prostituta brasiliana che ospitò Rubyprima e dopoil fermo in questura, è il racconto surreale di come il cellulare, il numero di casa nonchè dell’autista del presidente del Consiglio siano finiti in blocco nella rubrica telefonica della suddetta prostituta (lei si definisce «indossatrice») tra varie «troie» e “cabrito”, animali protettori. E’ ogni giorno più dura la battaglia in vista del 6 aprile quando comincerà il processo sul caso Ruby. Particolari inediti tra i 22 faldoni dell’inchiesta si sommano a strategie difensive («Ruby, la presunta parte lesa, sarà testimone della difesa, un teste a nostro favore» promette Ghedini) e lampi di guerra in Parlamento dove ieri è stato formalizzato il conflitto tra poteri dello Stato. E’ stato firmato dai capigruppo della Camera (Cicchitto pdl, Reguzzoni Lega, Sardelli per i Responsabili). Sostengono che le prorogative della Camera sono state «lese» dall'operato «omissivo» dei giudici di Milano e per questo chiedono a Montecitorio di «accertare la sussistenza delle condizioni per sollevareun conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato davanti alla Corte Costituzionale ». Alla lettera dei capigruppo inviata al Presidente della Camera Gianfranco Fini, che poi dovrà andare in Giunta e passare dal voto dell’aula, sono allegati una ventina di documenti: le testimonianze, oltre che delle ragazze, anche di Paolo Bonaiuti, Valentino Valentini e del ministro Frattini specifiche sulla questione Ruby nipote di Mubarak.
IL WATERGATE
Bunga bunga le figlie. Spioni i genitori. E’ una dedizione al premier - e ai suoi soldi - totale e famigliare quella che si legge nelle carte. Innocenzo Guerra - padre di Barbara Guerra, una delle ragazze dell’Olgettina a cui sono stati trovati nascosti nel cuscino 18 mila euro in banconote da 500 in quanto «pagamento delle serate ad Arcore» - ha una ditta di costruzioni e a gennaio ristruttura la sede di Fli in via Terraggio a Milano che definisce «la tana dei cospiratori». «Ho le chiavi della sede - dice alla figlia l’11 gennaio, tre giorni prima delle perquisizioni - posso mettere una microspia nella sede di Fli, così possono sentire le puttanate che dicono e quello che fanno». Barbara chiede al premier e poi al padre spiega: «Ho appena parlato, ha detto che forse è meglio non farlo, però vuole sapere dove è la sede». Papà Innocenzo ci resta quasi male. La figlia è più comprensiva: «Forse ha paura che esce qualcosa».
IL TELEFONINO DEL PREMIER
Il 14 gennaio in un ufficio della procura di Milano si trovano davanti l’aggiunto Ilda Boccassini e la prostituta brasiliana Michele de Conceicao, 33 anni, «senza permesso di soggiorno e senza fonte di reddito» - precisa il pm dopo una serie di domande - eppure in grado di pagare un affitto di mille euro grazie all’ex convivente L.D, sposato e di cui è l’amante. Michele è colei che la sera del 27 maggio avverte Berlusconi «con due telefonate e qualche sms cheRuby è in questura». E’un verbale di 22 pagine in cui spesso Boccassini contesta alla teste di dire«cose inverosimili», a un passo dal reato di favoreggiamento. Tra i vari punti contestati c’è la questione comei recapiti telefonici del premier siano finiti nella sua rubrica telefonica.
Pm: Può spiegare perché lei aggiunge a vari nominativi 'cabrito', per esempio: "Boloneze (cabrito), Carlo amico (cabrito)...
Conceicao: In portoghese 'cabritò significa animale, non so spiegare perchè lo scrivo
Pm: Nella rubrica del suo cellulare lei usa anche le espressioni “Troia Luca”, “Lins troia".
C.: E’ perchè avevo scoperto che Luca D. mi aveva messo le corna con queste persone.
Pm: Anche accanto al nome è indicato troia. Anche lei ha avuto una relazione con Luca?
C.: No. Ma non so spiegare perchè ho scritto troia.
Pm: Si rende conto che sono spiegazioni inverosimili?
C. : Mi rendo contomanon so spiegare perchè.
Pm: Sulla stessa rubrica lei ha registrato con l'indicazione 'papi silvio berluscone' un cellulare registrato il 24 maggio
C.:Horegistrato il numero del Presidente del Consiglio con l'indicazione 'papi' perché tutti lo chiamano così.
Pm: Nella stessa rubrica lei il 16 giugno 2010 ha registrato 'casa roma silvio' con un numero di telefono che corrisponde alla residenza romana del Presidente del Consiglio. Chi le ha dato questo numero?
C.: Non ricordo. Non escludo che me li abbia dati il Presidente, persona gentile, sempre disponibile anche se da lui non ho ricevuto nulla.