venerdì 21 giugno 2013

BORGHEZIO INSULTA DI NUOVO UNA MINISTRA: «IDEM P...»

Dopo gli squallidi insulti al ministro Cécile Kyenge, l'europarlamentare della Lega Mario Borghezio ricorre a insulti non meno squallidi stavolta nei confronti di un'altra donna che fa il ministro, Josefa Idem. E sono insulti pesanti. «Non ce l'ho con la signora Kyenge, ce l'ho invece contro questa ministra Idem. Forse le vere puttane non sono quelle che esercitano la professione, sono quelle piene di ipocrisia, politicamente parlando, che dicono una cosa e ne fanno un'altra. Forse le vere puttane sono certi personaggi, donne ma anche uomini, che prostituiscono la funzione di servizio che chi ha uno stipendio pubblico dovrebbe sentire di avere nei confronti dell'azienda che li paga, dell'istituzione che gli da anche degli onori e dei piccoli privilegi o dei grandi privilegi». Teatro delle sue offese, Klaus Condicio, commentando la vicenza dell'Ici non pagata dal ministro su una sua abitazione. «La galera non si augura mai a nessuno, ma un po' di gogna – ha rincarato nel caso qualcuno dubitasse - certamente». Dopo di che ha esteso le offese alla presidente della Camera Laura Boldrini, che pure non c'entra nulla con la vicenda. «Non ha commentato la vicenda? Mi ha sempre disgustato l'ipocrisia di alto borgo di questi personaggi che quando erano alti funzionari dell'Onu vivevano negli alberghi a cinque stelle e si occupavano di poveri e intanto i poveri aumentavano. Questi personaggi meritano la gogna che nel Medioevo veniva riservata alle cerimonie con cui si determinava il processo per quelli che fallivano, che facevano bancarotte». La verità è che a Borghezio la gogna altrui piace molto. E quando si tratta di offendere, evidentemente perché a corto di veri motivi almeno razionali, l'insulto è la scorciatoia.
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