BORGHEZIO INSULTA DI NUOVO UNA MINISTRA: «IDEM P...»
Dopo gli squallidi insulti al ministro Cécile Kyenge,
l'europarlamentare della Lega Mario Borghezio ricorre a insulti non meno
squallidi stavolta nei confronti di un'altra donna che fa il ministro, Josefa
Idem. E sono insulti pesanti. «Non ce l'ho con la signora Kyenge, ce l'ho
invece contro questa ministra Idem. Forse le vere puttane non sono quelle che
esercitano la professione, sono quelle piene di ipocrisia, politicamente
parlando, che dicono una cosa e ne fanno un'altra. Forse le vere puttane sono
certi personaggi, donne ma anche uomini, che prostituiscono la funzione di
servizio che chi ha uno stipendio pubblico dovrebbe sentire di avere nei
confronti dell'azienda che li paga, dell'istituzione che gli da anche degli
onori e dei piccoli privilegi o dei grandi privilegi». Teatro delle sue offese,
Klaus Condicio, commentando la vicenza dell'Ici non pagata dal ministro su una
sua abitazione. «La galera non si augura mai a nessuno, ma un po' di gogna – ha
rincarato nel caso qualcuno dubitasse - certamente». Dopo di che ha esteso le
offese alla presidente della Camera Laura Boldrini, che pure non c'entra nulla
con la vicenda. «Non ha commentato la vicenda? Mi ha sempre disgustato
l'ipocrisia di alto borgo di questi personaggi che quando erano alti funzionari
dell'Onu vivevano negli alberghi a cinque stelle e si occupavano di poveri e
intanto i poveri aumentavano. Questi personaggi meritano la gogna che nel
Medioevo veniva riservata alle cerimonie con cui si determinava il processo per
quelli che fallivano, che facevano bancarotte». La verità è che a Borghezio la
gogna altrui piace molto. E quando si tratta di offendere, evidentemente perché
a corto di veri motivi almeno razionali, l'insulto è la scorciatoia.