venerdì 25 novembre 2011

LA PROTEZIONE CIVILE TORNA AL MINISTERO DELL'INTERNO?

 
Passerà al Ministero dell'Interno la delega alla Protezione civile, attualmente in capo alla presidenza del Consiglio? Si profila, insomma, un ritorno all'antico, con un ruolo più centrale dei Prefetti? Da alcune settimane con voci e indiscrezioni si sono accentuati i rumors su questo ipotetico riassetto, un cambiamento che in Via Ulpiano, sede del Dipartimento guidato dal prefetto Franco Gabrielli, genera sconcerto e preoccupazione. Oggi il Dipartimento è intervenuto con una nota molto decisa sulla possibilità, data da qualcuno quasi certa, di un trasferimento della delega della Protezione civile all'Interno. Non è infatti un caso che, per la seconda volta in pochi giorni, la Protezione civile scelga la strada di una comunicazione ufficiale per precisare, come ha fatto oggi, che «l'attuale modello organizzativo che fa capo alla Presidenza del Consiglio non è in discussione». Non è tra l'altro la prima volta che l'assetto della Protezione civile viene in qualche modo messo in discussione. Basta risalire a qualche anno fa, quando al Viminale c'era Giuliano Amato e al vertice del Dipartimento siedeva Guido Bertolaso. Il dualismo, all'epoca, era tra la Difesa civile, che fa capo al ministero dell'Interno, e la gestione dei grandi rischi e delle emergenze. Una dicotomia antica, risolta con un quadro legislativo sul quale si è costruita l'attuale architettura organizzativa della Protezione civile.
BOTTA E RISPOSTA CON IL VIMINALE SU RUOLO PREFETTI
Nuove tensioni sono emerse lo scorso 9 novembre, dopo una circolare inviata dal capo Gabinetto del ministero dell'Interno, Giuseppe Procaccini (riconfermato nell'incarico dal nuovo ministro Anna Maria Cancellieri) nella quale si faceva riferimento al ruolo dei prefetti che, «in qualità di autorità di protezione civile e, più in generale di autorità territoriali dello Stato, hanno il compito di garantire la tenuta del sistema e la tutela dell'incolumità delle persone dei beni, e questa funzione devono esercitare per un sempre miglior coordinamento dei diversi livelli territoriali di intervento sul piano della pianificazione e della gestione delle emergenze». Un paradosso e, per qualcuno un vero 'schiaffò per il vertice del Dipartimento, proprio nei giorni in cui si era ancora nel vivo della grave emergenza maltempo in Liguria e con Gabrielli impegnato a spiegare attraverso i media, ai sindaci e ai cittadini, l'importanza delle informazioni e della chiarezza nella catena di comando nella gestioni delle crisi.
I 'SOSPETTI' IN VIA ULPIANO
Nella risposta alla circolare di Procaccini, la Protezione civile non aveva certo usato toni soft. Quel documento, afferma infatti la Protezione civile, «ha creato qualche sospetto sul fatto che si possa ritornare a un tempo precedente rispetto al sistema disegnato dalla legge 225 del 1992 e dalla riforma del Titolo V della Costituzione». Ergo: «Nessun ritorno alla centralità delle prefetture nella gestione delle emergenze, come in passato».
LA VISITA DEL MINISTRO CANCELLIERI...
Con il tam tam di questi giorni, c'è chi poi ritiene non sia stata del tutto casuale la visita a Messina, per l'emergenza maltempo, del ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri. Sta di fatto che, oggi, la Protezione civile è tornata sull'argomento per replicare a indiscrezioni apparse su un quotidiano che darebbe per certo il trasferimento. La delega della Protezione Civile al ministero dell`interno sarebbe «gravissimo errore» e «stanno creando grande confusione e disorientamento in tutto il sistema di Protezione Civile». La collocazione del Dipartimento direttamente all`interno della Presidenza del Consiglio dei Ministri è «un elemento distintivo che ci è invidiato nel mondo: decidere di compiere un passo indietro di decenni sarebbe un gravissimo errore che potrebbe minare l`efficacia e l`efficienza dell'intero sistema di Protezione Civile». C'è chi fa notare che dopo la circolare del Viminale e le tensioni con il Dipartimento non ci sono stati 'chiarimenti'. Ad oggi, il capitolo deleghe dei ministeri, con la nomina dei sottosegretari, è un tema ancora aperto ed è sul tavolo del presidente del consiglio Monti.

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