venerdì 24 febbraio 2012

 FIAT CACCIA L'UNITÀ DA FABBRICHE: VIA DALLA MARELLI

La Magneti Marelli di Bologna, azienda del gruppo Fiat, «prende a calci nel sedere 'l'Unita». Lo denuncia la Fiom-Cgil via Facebook con queste parole: «Ieri, a Bologna, la Fiat ha cacciato fuori dallo stabilimento anche lo storico quotidiano L'Unità che alcuni ex delegati Fiom-Cgil, non avendo più la possibilità di utilizzare la bacheca sindacale, compravano a spese loro e attaccavano in un'altra bacheca preposta ai giornali» da sempre situata vicino alla sala mensa. Ma quella bacheca, si spiega dal sindacato della Cgil, «evidentemente dava fastidio, come evidentemente davano fastidio le cose che 'l'Unita» scriveva, così, dopo 60 anni, il quotidiano fondato da Antonio Gramsci esce dalla fabbrica» e per gli iscritti Fiom, così facendo » Marchionne il modernizzatore insulta non solo la storia del movimento operaio, ma anche la democrazia. Una ragione in più per essere in piazza il 9 marzo. La politica non sottovaluti questi segnali».CLAUDIO SARDO, DIRETTORE DE L'UNITA': STRAPPO GRAVE E CONTRO LIBERTA' D'ESPRESSIONE .«E' sconcertante la decisione della Magneti Marelli di Bologna di impedire l'affissione dell'Unità all'interno della fabbrica, come avveniva da cinquant'anni per libera scelta dei lavoratori. L'eliminazione di una bacheca non è certo paragonabile alla rottura delle relazioni sindacali tra il gruppo Fiat e il principale sindacato dei metalmeccanici, e alle scelte discriminatorie che l'azienda compie ai danni degli iscritti Fiom. Tuttavia si tratta di uno strappo grave: si avverte una spinta ideologica a tagliare le radici che rischia di colpire la libertà di espressione e la coesione sociale, indispensabile al riscatto del Paese». PAPIGNANI (FIOM): «MALEFICO, FIAT ACCECATA». «Siamo davvero oltre, credo che la democrazia sia davvero in pericolo, lo dimostrano anche questi gesti insulsi, frutto di menti perverse e accecate dalla rivalsa. Siamo di fronte al nascere di qualcosa di malefico». Bruno Papignani, segretario provinciale della Fiom di Bologna, commenta così la notizia dell'espulsione de «l'Unità» dalla bacheca che alla Magneti Marelli di Bologna ospita i giornali. «Anche questa volta è colpa della Fiom? Chiedo al Presidente della Repubblica di pronunciarsi, mi chiedo perché su questi atteggiamenti rimane sempre e comunque silenzio», aggiunge il sindacalista in una nota. Quanto è successo alla Magneti Marelli di Bologna per Papignani «dovrebbe far riflettere tutti coloro che di fronte all'arroganza della Fiat di Marchionne fanno finta di niente. A Bologna sono state rimosse perfino le bacheche dei giornali dove da sempre veniva esposta 'l'Unita» e più recentemente, segnala, è sparita anche 'Lotta comunista'.GRUPPI, CGIL: GESTO STUPIDO.Un «gesto stupido, prima ancora che arrogante. Però chi riduce o addirittura cancella l'informazione e il pluralismo, non dimostra forza ma debolezza». Dal suo profilo Facebook, il segretario della Camera del lavoro di Bologna, Danilo Gruppi, commenta così l'annuncio della Fiom sul fatto che alla Magneti Marelli, azienda del gruppo Fiat, è stata bandita l'Unità dalla bacheca dei giornali vicino alla sala mensa. MAZZINI, CISL: PARI DIGNITA' PER TUTTI GIORNALI .Dell'«Unità» espulsa dalle bacheche riservate ai giornali alla Magneti Marelli di Bologna «non sapevo nulla. Posso solo dire che l'informazione va salvaguardata tutta e che tutti i giornali devono avere pari dignità», commenta il segretario provinciale della Fim-Cisl di Bologna, Marino Mazzini.
                                                                                                 c.p.m.s.
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