La Magneti Marelli di Bologna, azienda del gruppo Fiat,
«prende a calci nel sedere 'l'Unita». Lo denuncia la Fiom-Cgil via Facebook con
queste parole: «Ieri, a Bologna, la Fiat ha cacciato fuori dallo stabilimento
anche lo storico quotidiano L'Unità che alcuni ex delegati Fiom-Cgil, non
avendo più la possibilità di utilizzare la bacheca sindacale, compravano a
spese loro e attaccavano in un'altra bacheca preposta ai giornali» da sempre
situata vicino alla sala mensa. Ma quella bacheca, si spiega dal sindacato
della Cgil, «evidentemente dava fastidio, come evidentemente davano fastidio le
cose che 'l'Unita» scriveva, così, dopo 60 anni, il quotidiano fondato da
Antonio Gramsci esce dalla fabbrica» e per gli iscritti Fiom, così facendo »
Marchionne il modernizzatore insulta non solo la storia del movimento operaio,
ma anche la democrazia. Una ragione in più per essere in piazza il 9 marzo. La
politica non sottovaluti questi segnali».CLAUDIO SARDO, DIRETTORE DE L'UNITA':
STRAPPO GRAVE E CONTRO LIBERTA' D'ESPRESSIONE .«E' sconcertante la decisione
della Magneti Marelli di Bologna di impedire l'affissione dell'Unità
all'interno della fabbrica, come avveniva da cinquant'anni per libera scelta
dei lavoratori. L'eliminazione di una bacheca non è certo paragonabile alla
rottura delle relazioni sindacali tra il gruppo Fiat e il principale sindacato
dei metalmeccanici, e alle scelte discriminatorie che l'azienda compie ai danni
degli iscritti Fiom. Tuttavia si tratta di uno strappo grave: si avverte una
spinta ideologica a tagliare le radici che rischia di colpire la libertà di
espressione e la coesione sociale, indispensabile al riscatto del Paese».
PAPIGNANI (FIOM): «MALEFICO, FIAT ACCECATA». «Siamo davvero oltre, credo che la
democrazia sia davvero in pericolo, lo dimostrano anche questi gesti insulsi,
frutto di menti perverse e accecate dalla rivalsa. Siamo di fronte al nascere
di qualcosa di malefico». Bruno Papignani, segretario provinciale della Fiom di
Bologna, commenta così la notizia dell'espulsione de «l'Unità» dalla bacheca
che alla Magneti Marelli di Bologna ospita i giornali. «Anche questa volta è
colpa della Fiom? Chiedo al Presidente della Repubblica di pronunciarsi, mi
chiedo perché su questi atteggiamenti rimane sempre e comunque silenzio»,
aggiunge il sindacalista in una nota. Quanto è successo alla Magneti Marelli di
Bologna per Papignani «dovrebbe far riflettere tutti coloro che di fronte
all'arroganza della Fiat di Marchionne fanno finta di niente. A Bologna sono
state rimosse perfino le bacheche dei giornali dove da sempre veniva esposta
'l'Unita» e più recentemente, segnala, è sparita anche 'Lotta
comunista'.GRUPPI, CGIL: GESTO STUPIDO.Un «gesto stupido, prima ancora che
arrogante. Però chi riduce o addirittura cancella l'informazione e il
pluralismo, non dimostra forza ma debolezza». Dal suo profilo Facebook, il
segretario della Camera del lavoro di Bologna, Danilo Gruppi, commenta così
l'annuncio della Fiom sul fatto che alla Magneti Marelli, azienda del gruppo
Fiat, è stata bandita l'Unità dalla bacheca dei giornali vicino alla sala
mensa. MAZZINI, CISL: PARI DIGNITA' PER TUTTI GIORNALI .Dell'«Unità» espulsa
dalle bacheche riservate ai giornali alla Magneti Marelli di Bologna «non
sapevo nulla. Posso solo dire che l'informazione va salvaguardata tutta e che
tutti i giornali devono avere pari dignità», commenta il segretario provinciale
della Fim-Cisl di Bologna, Marino Mazzini.
c.p.m.s.