FIRENZE/ ESTREMISTA DESTRA UCCIDE 2 SENEGALESI
Due morti, due feriti, tutti senegalesi, poteva essere una strage ma lo choc a Firenze è forte. Gianluca Casseri simpatizzante di destra e di Casa Pound, 50 anni, stamattina ucciso due senegalesi e ferito un altro nel mercatino di piazza Dalmazia a Firenze, poi ha sparato ferendo un altro senegalese in pieno centro, al mercato di San Lorenzo. Infine, trovato dalla polizia, si è suicidato. La polizia lo aveva identificato almeno due volte a manifestazioni di destra. I connazionali delle vittime hanno improvvisato un corteo di protesta gridando "vergogna" con momenti di tensione nei dintorni della stazione di Santa Maria Novella, ma comunque si è svolto in mod pacifico. La città è colpita e stupita: in generale, non c'è affatto un clima duro nei confronti della comunità senegalese, è anzi abbastanza accettata. Il sindaco Matteo Renzi ha proclamato il lutto cittadino, il governatore della Toscana Enrico Rossi ha paragonato la tentata strage a quella dell'estremista di destra di Oslo, in Norvegia, questa estate.Piazza Dalmazia, i morti, la rabbia: Renzi: "Gesto solitario di killer lucido e razzista" Lutto cittadino a Firenze. Lo ha annunciato il sindaco Matteo Renzi al termine della riunione in prefettura dopo la strage compiuta da Casseri: «È un gesto solitario di un killer lucido, folle e razzista, un atto lontano dalla vita di questa città, siamo scossi, il cuore di Firenze piange». Il sindaco ha sottolineato che «c'è un rapporto storico della città con la comunità senegalese» e che il Comune si farà carico delle spese di rimpatrio delle salme. Rossi: "Razzismo, vicenda ricorda strage Oslo" Per il governatore della Toscana Enrico Rossi «c'è da chiedersi se siano state sottovalutati certe espressioni culturali che alimentano xenofobia e razzismo e circoli che ne fanno il motivo della loro attività. La vicenda sembra avere analogie con quella di Oslo». «Esprimo solidarietà alla comunità senegalese, che conosco bene, pacifica e particolarmente inserita nella vita lavorativa e civile della nostra regione. Apprezzo come le forze dell'ordine hanno gestito la vicenda». Ha prima sparato ai senegalesi ambulanti nel popolare mercatino di piazza Dalmazia a Firenze, ammazzandone due e ferendone un terzo, dopo di che è fuggito in auto minacciando l'edicolante. Poi è andato al mercato di San Lorenzo, in centro, luogo molto frequentato da turisti e fiorentin, ha sparato e ferito un altro senegalese rifugiandosi con l'auto nel parcheggio sotterraneo del mercato centrale, è scoppiato un conflitto a fuoco con la polizia, quindi ha si è sparato con la stessa arma, una 357 Magnum. In gravi condizioni, è morto poco dopo. Sembrerebbe proprio un'esecuzione quella avvenuta in piazza Dalmazia a Firenze, con due extracomunitari uccisi in strada e un terzo in gravissime condizioni a Careggi. Un uomo di circa 50 anni arrivato in auto, sarebbe sceso, ha sparato tre colpi di pistola contro i tre ambulanti presso il mercato della piazza. Poi si è allontanato. Un altro senegalese ferito con colpi di pistola in centro. Il criminale sarebbe la stessa persona. Dopo l'immediato intervento delle forze dell'ordine, è scoppiato un conflitto a fuoco, terminato con il tentato suicidio dell'uomo: è ferito gravemente. L'edicolante ha provato a fermarlo, ma l'uomo lo avrebbe minacciato una pistola obbligandolo a tornare sui suoi passi. Per la città è uno shock. E quel mercato popolare è molto frequentato. L'assassino: un bianco. Dalle prime testimonianze, l'uomo che ha sparato è di bassa statura, tarchiato, capelli chiari, forse brizzolati. «C'era molta gente in quel momento», raccontano in un bar prospiciente l'edicola presso cui è avvenuta la sparatoria. Qualcuno avrebbe provato a prendere la targa della vettura, sembra di colore bianco, con cui l'omicida è arrivato ed è poi ripartito. Sul luogo della sparatoria c'è il magistrato di turno, il sostituto procuratore Paolo Canessa. Isolata l'area del mercato, sono in corso i rilievi di polizia giudiziaria. I carabinieri: abbiamo le foto dell'omicida. Ci sono foto del killer, dicono i carabinieri. Le foto ritrarrebbero l'uomo che ha sparato e anche l'auto con la quale è giunto sul posto. Le foto sono state scattate probabilmente con un telefonino. La gente: l'edicolante ha provato a prendere il killer .«Abbiamo sentito tre colpi di pistola, forse anche quattro. L'edicolante, Gabriele, ha cercato di bloccarlo, anche per disarmarlo, mentre scappava, ma lui ha mostrato la pistola, e gli ha detto qualcosa tipo: 'Se non ti scansi, faccio fuori anche te'. Allora l'ha dovuto lasciare andare, e quello è risalito sull'auto ed è scappato». La gente di piazza Dalmazia descrive il tentativo del giornalaio di fermare il killer. Ferito un altro senegalese ma in centro.Nuova sparatoria a Firenze contro senegalesi. Un ragazzo è stato ferito nei pressi del centralissimo mercato di San Lorenzo. Ancora sconosciuti i motivi del gesto. Gli investigatori non escludono che si possa trattare dello stesso uomo che ha ucciso due ambulanti senegalesi e ferito un terzo a piazza Dalmazia. Senegalesi: "Non dite era un pazzo". Corteo «Non ci dite che era un pazzo, perché se lo fosse stato avrebbe ucciso sia neri che bianchi....». Così reagiscono alcuni dei senegalesi in piazza San Lorenzo. Nessuno di loro ha tuttavia dato segni di rabbia e tutti sono calmi. Sul posto l'assessore comunale Massimo Mattei li ha rassicurati: «Siamo tutti con voi». Il console onorario del Senegal, Erando Stefani: «C'è smarrimento e tanto dolore ma occorre andare avanti con l'uso della ragione». Le decine di senegalesi che si erano radunati in piazza Dalmazia dopo aver gridato «vergogna vergogna», hanno bloccato per pochi minuti il traffico nei pressi di piazza Dalmazia e si stanno adesso dirigendo in corteo verso il centro. Tra loro molti amici e parenti delle vittime, diversi venditori ambulanti colleghi dei due uccisi, ed i familiari che erano poco prima giunti sul posto piangendo e urlando di disperazione.Ci sono stati momenti di tensione nel corteo quando è arrivata la notizia del ferimento del connazionale in San Lorenzo. E quando i manifestanti hanno saputo che il killer si era sparato ed è morto, hanno chiesto di vedere il corpo per essere certi. Nei pressi della stazione di Santa Maria Novella alcuni hanno gettato a terra qualche motorino, cartelli stradali e cestini dei rifiuti. c.p.s.m.