SEI REGIONI A RISCHIO NUBIFRAGI NELLE PROSSIME ORE:
LIGURIA, LOMBARDIA, FRIULI VENEZIA GIULIA, TOSCANA, LAZIO, CAMPANIA
Sono le previsioni di Antonio Sanò, de IlMeteo.it, secondo
cui il ciclone "Cleopatra" già da questa sera in Liguria, colpirà le
nostre regioni con una certa violenza, per raggiungere la massima potenza nella
notte tra lunedì e martedì. "Cleopatra", spiega Sanò, nasce dai
contrasti tra l'aria più fredda che sta scendendo da latitudini artiche verso
la Spagna e il Marocco, con l'aria più calda di risposta dall'entroterra
sahariano. Da questa sera e per 12 ore, dalle ore 20 fino alle 8 di domani,
sarà massima allerta in Liguria e in particolare nella provincia di Genova con
punte di 100mm di pioggia. Poi nella notte sarà la Lombardia e in particolare
il bergamasco ad essere violentemente colpito con 60mm di pioggia. Lunedì i
nubifragi si porteranno sul Friuli dove si attendono 150mm in 24 ore con punte
di 200m tra le 8 di lunedì e le 8 di martedì. Nubifragi previsti anche
sull'alta Toscana e dal pomeriggio sul Lazio e Roma con punte di 50-100m in 12
ore. Nella serata i nubifragi colpiranno la Campania e Napoli con 50mm e altri
temporali transiteranno anche sulla Sicilia. Nella notte e Martedì il maltempo
si porterà al sud e ancora piogge interesseranno il nordest con la neve che
scende a 1600m, ma la tendenza, conclude Sanò, è per un miglioramento con un
calo delle temperature. ROMA, ALEMANNO: SCUOLE APERTE-«Ho discusso con il capo
della Protezione Civile Nazionale, Gabrielli, ed abbiamo concordato che non ci
fossero gli estremi per la chiusura delle scuole. Però grande prudenza ed
evitare spostamenti non necessari», spiega il sindaco di Roma Gianni
Alemanno.Ieri il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli ha invitato però
ad evitare allarmismi e polemiche e chiede ai cittadini di dare una mano alla
Protezione Civile, limitando gli spostamenti ai soli caso di necessità. La
perturbazione, ha spiegato il capo della Protezione Civile, interesserà buona
parte dell'Italia ma saranno le zone centrali tirreniche ad essere interessate
dai fenomeni più significativi. Piogge che potranno interessare anche bacini di
fiumi importanti, come il Tevere, l'Aniene e l'Arno, "con possibili
effetti sui corsi d'acqua principali e sul reticolo idraulico primario".
Il Dipartimento ha dunque "sensibilizzato" tutte le componenti del
sistema di protezione civile affinché predispongano tutti gli interventi
necessari e siano preparate ad affrontare ogni situazione. "Avremo questo
inizio di autunno molto importante - prosegue Gabrielli - che andrà a colpire
un territorio che ha avuto una serie di episodi critici in estate, con molte
aree percorse dal fuoco". E quindi ci saranno "sicuramente
dilavamenti con possibilità di smottamenti e frane". Dunque un "quadro
non rassicurante" che, però, non va affrontato nella maniera sbagliata:
"non non dobbiamo fare l'errore di entrare in un loop di panico - dice
infatti Gabrielli - al contrario dobbiamo entrare nell'ordine di idee che
questi fenomeni sono sempre più frequenti e che quindi dobbiamo prepararci per
tempo". Anche con il contributo dei cittadini. "Le amministrazioni da
sole non bastano, ci vogliono cittadini consapevoli e che tengano comportamenti
corretti. La gente deve dare una mano alle strutture di protezione
civile". LA PROTEZIONE CIVILE: «NON USCITE SE POTETE» L'invito è dunque
quello di "limitare gli spostamenti, se non strettamente necessari, in
questi giorni in cui sappiamo che arriverà questa perturbazione, perché gli
spostamenti, abbiamo visto in questi anni, sono il momento in cui abbiamo
registrato più vittime e danni». E ancora, conclude Gabrielli, «invito a fare
attenzione agli scantinati, se ci sono cose deperibili a rimuoverle, e a
mettere l'auto in sicurezza se so che si trova in una zona depressa».