INDAGATO ROMANO LA RUSSA
PER FINANZIAMENTI ILLECITI A PARTITI
I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria della Guardia
di Finanza di Milano stanno notificando l'avviso di conclusione delle indagini
nei confronti di 12 persone indagate a vario titolo per turbativa d'asta,
corruzione e illecito contributo elettorale. Nel corso dell'inchiesta, è emerso
che due dirigenti dell'Aler, un'azienda pubblica di Milano, avrebbero eluso, in
concorso con 5 service manager, «gare ad evidenza pubblica operando il frazionamento
degli affidamenti a diverse ditte», mentre l'illecito finanziamento concerne il
contributo elettorale di oltre 10.000 euro corrisposto da un imprenditore per
finanziare candidature alle elezioni regionali 2010 e municipali meneghine nel
2011. Tra i beneficiari del finanziamento illecito ci sarebbe Romano La Russa,
assessore regionale alla Protezione civile e sicurezza della Regione Lombardia.
Nell'avviso di conclusione indagini il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli
e il pm Antonio Sangermano hanno contestato il finanziamento illecito ai
partiti oltre che a Romano La Russa anche a Marco Osnato, consigliere comunale
del Pdl nonchè suo genero. Un avviso è stato notificato anche ad un altro
esponente del Pdl, Gianfranco Baldassarre. Secondo l'accusa La Russa avrebbe
ricevuto contributi elettorali illegali per le Regionali del 2010 e le
Provinciali di Vercelli del 2011 mentre Osnato per le Comunali sempre del 2011
da Luca Giuseppe Reale Ruffino, esponente dell'Udc passato poi al Pdl, ritenuto
vicino ai fratelli La Russa e con la sua società Constructa srl service manager
dell'Aler. In totale la cifra del finanziamento illecito si aggirerebbe intorno
ai 10.000 euro. Agli altri indagati, tra cui Anna Bubbico, dirigente
responsabile della segreteria della presidenza Aler nonchè responsabile del
settore Comunicazione, e alcuni service manager, sono state contestati a vario
titolo i reati di turbativa d'asta e corruzione impropria. Questa ultima
ipotesi è stata ipotizzata solo nei confronti della Bubbico in concorso con
Andrea De Donno, rappresentante legale della Nsa Italia il quale dopo aver
ricevuto legittimamente incarichi dall'Aler avrebbe ricambiato la dirigente con
lavori di manutenzione all'impianto di allarme alla sua villa e operazioni di
bonifica per l'eventuale rilevazione di microspie nel suo ufficio o presso lo
studio del marito. Secondo la ricostruzione degli inquirenti Osnato, in
concorso con Luigi Serati, responsabile della filiale di Legnano e coordinatore
di tutte le filiali Aler della Provincia di Milano, avrebbe impartito
disposizioni di frazionare gli appalti in modo da eludere la soglia comunitaria
di 193.000 euro che avrebbe imposto gare di evidenza pubblica. In questo modo
tra il 2009 e il 2011 sarebbero stati affidati appalti diretti per il verde
pubblico e la pulizia dei condomini per oltre due milioni di euro con una
considerevole lievitazione dei costi.
m.s.p.r.d.c.