«Il sogno segreto di Berlusconi è di mandare via gli scrittori di sinistra: ci vorrebbe fuori dalle sue case editrici, così può pubblicare tutto quello che gli pare». È quanto sostiene ai microfoni di Radio 24 la scrittrice Michela Murgia, vincitrice del premio Campiello con il romanzo "Abbacadora" edito da Einaudi - quindi gruppo Mondadori. «Credo che Berlusconi non sia affatto liberale perché non ama il dissenso e ha una visione padronale del mondo. Ci sono moltissimi esempi dell'illiberalità di Berlusconi». L'autrice sarda cita a mo' di esempio Murgia: «Berlusconi è illiberale per il fatto che il Pdl sia stato presentato, mediaticamente, come un monoblocco dove il suo pensiero era l'unico esprimibile e qualunque modalità di dissenso veniva immediatamente soffocata. È stato Fini che ha crepato questo muro». Ancora: «Berlusconi si occupa dei libri solo quando cominciano a vendere milioni di copie. Si è occupato di Saviano solo perchè raggiunge un numero elevato di persone. Il fatto che noi viviamo in un regime di sostanziale impunità quando pubblichiamo e nessuno ci castiga verbalmente come è stato per Saviano, indica semplicemente che noi non siamo influenti dal punto di vista dell'audience. La contraddizione non è che noi siamo antagonisti a Berlusconi, ma che Berlusconi critica uno che gli fa guadagnare tanti soldi. Il fatto che un autore che vende i libri gli faccia guadagnare dei soldi è un argomento debole, perché non tutti noi vendiamo come Saviano». Michela Murgia ha vinto il 48esimo Premio Campiello 2010: con 119 voti su 300 ha battuto gli altri quattro finalisti Gad Lerner, Antonio Pennacchi, Gianrico Carofiglio, Laura Pariani.
martedì 7 settembre 2010
MICHELA MURGIA: «BERLUSCONI SOGNA DI CACCIARE SCRITTORI DI SINISTRA»
«Il sogno segreto di Berlusconi è di mandare via gli scrittori di sinistra: ci vorrebbe fuori dalle sue case editrici, così può pubblicare tutto quello che gli pare». È quanto sostiene ai microfoni di Radio 24 la scrittrice Michela Murgia, vincitrice del premio Campiello con il romanzo "Abbacadora" edito da Einaudi - quindi gruppo Mondadori. «Credo che Berlusconi non sia affatto liberale perché non ama il dissenso e ha una visione padronale del mondo. Ci sono moltissimi esempi dell'illiberalità di Berlusconi». L'autrice sarda cita a mo' di esempio Murgia: «Berlusconi è illiberale per il fatto che il Pdl sia stato presentato, mediaticamente, come un monoblocco dove il suo pensiero era l'unico esprimibile e qualunque modalità di dissenso veniva immediatamente soffocata. È stato Fini che ha crepato questo muro». Ancora: «Berlusconi si occupa dei libri solo quando cominciano a vendere milioni di copie. Si è occupato di Saviano solo perchè raggiunge un numero elevato di persone. Il fatto che noi viviamo in un regime di sostanziale impunità quando pubblichiamo e nessuno ci castiga verbalmente come è stato per Saviano, indica semplicemente che noi non siamo influenti dal punto di vista dell'audience. La contraddizione non è che noi siamo antagonisti a Berlusconi, ma che Berlusconi critica uno che gli fa guadagnare tanti soldi. Il fatto che un autore che vende i libri gli faccia guadagnare dei soldi è un argomento debole, perché non tutti noi vendiamo come Saviano». Michela Murgia ha vinto il 48esimo Premio Campiello 2010: con 119 voti su 300 ha battuto gli altri quattro finalisti Gad Lerner, Antonio Pennacchi, Gianrico Carofiglio, Laura Pariani.
«Il sogno segreto di Berlusconi è di mandare via gli scrittori di sinistra: ci vorrebbe fuori dalle sue case editrici, così può pubblicare tutto quello che gli pare». È quanto sostiene ai microfoni di Radio 24 la scrittrice Michela Murgia, vincitrice del premio Campiello con il romanzo "Abbacadora" edito da Einaudi - quindi gruppo Mondadori. «Credo che Berlusconi non sia affatto liberale perché non ama il dissenso e ha una visione padronale del mondo. Ci sono moltissimi esempi dell'illiberalità di Berlusconi». L'autrice sarda cita a mo' di esempio Murgia: «Berlusconi è illiberale per il fatto che il Pdl sia stato presentato, mediaticamente, come un monoblocco dove il suo pensiero era l'unico esprimibile e qualunque modalità di dissenso veniva immediatamente soffocata. È stato Fini che ha crepato questo muro». Ancora: «Berlusconi si occupa dei libri solo quando cominciano a vendere milioni di copie. Si è occupato di Saviano solo perchè raggiunge un numero elevato di persone. Il fatto che noi viviamo in un regime di sostanziale impunità quando pubblichiamo e nessuno ci castiga verbalmente come è stato per Saviano, indica semplicemente che noi non siamo influenti dal punto di vista dell'audience. La contraddizione non è che noi siamo antagonisti a Berlusconi, ma che Berlusconi critica uno che gli fa guadagnare tanti soldi. Il fatto che un autore che vende i libri gli faccia guadagnare dei soldi è un argomento debole, perché non tutti noi vendiamo come Saviano». Michela Murgia ha vinto il 48esimo Premio Campiello 2010: con 119 voti su 300 ha battuto gli altri quattro finalisti Gad Lerner, Antonio Pennacchi, Gianrico Carofiglio, Laura Pariani.
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