ROMA,PETARDI CONTRO MINISTERO ALCUNI STUDENTI:«DISTRUGGERE ISRAELE»STUDENTI IN PIAZZA ANCHE IN ALTRE CITTÀ D'ITALIA: PROTESTANO CONTRO I TAGLI ALLA SCUOLA E PER IL DIRITTO ALLO STUDIO
ALCUNI MANIFESTANTI "ISRAELE VA DISTRUTTO" «Lo
stato di Israele va distrutto». Lo hanno urlato alcuni manifestanti alla testa
del corteo ora in Piazza Venezia e diretto al Colosseo. Lo slogan è stato
seguito da urla e insulti, oltre a un coro di approvazione.BOTTIGLIE E PETARDI
A MINISTERO GIUSTIZIA-Lancio di bottiglie e petardi contro il ministero della
Giustizia a via Arenula dove sta sfilando il corteo degli studenti a Roma. Il
ministero è protetto da blindati e un cordone delle forze dell'ordine. Durante
il passaggio al megafono glistudenti hanno scandito i nomi delle «vittime della
polizia: Carlo Giuliani e Gabriele Sandri» PISA, BRUCIATA BANDIERA DEL PD- A
Pisa alcuni manifestanti hanno bruciato una bandiera del Pd. «Ci preoccupa che
ci sia qualche gruppo o qualche singolo che vuole, come un apprendista
stregone, sfruttare il disagio sociale di tanti cittadini che perdono il lavoro
per colpa della recessione e le comprensibili proteste degli studenti e degli
operatori della scuola in difesa della scuola pubblica». Lo affermano in una
nota i segretari provinciale e cittadino del Pd di Pisa, Francesco Nocchi e
Andrea Ferrante. «Bruciare in piazza la bandiera di un partito politico -
aggiungono - è un gesto di enorme gravità, che ricorda momenti tristi e bui
della nostra storia. Oltre che un'espressione di violenza e di intolleranza, è
una manifestazione di inciviltà e povertà culturale. Non accettiamo un gesto di
questo genere. C'è qualcuno che cerca di dare al disagio e alle proteste una
veste violenta. Il Pd, in Parlamento e nel Paese, è il solo partito che si è
impegnato per contrastare i progetti di riforma della scuola pubblica che
riteneva inaccettabili e di riforma del mercato del lavoro che non
condivideva». BERNOCCHI, 10MILA AL CORTEO COBAS- Cresciuto lungo il percorso
che da piazza della Repubblica lo ha portato in piazza s. Andrea della Valle,
il corteo dei Cobas in difesa della scuola dichiara 10mila partecipanti. «Sono
entusiasta - ha affermato il portavoce Pietro Bernocchi - Quella di oggi è
stata una giornata di massima democrazia, in cui quest'ultima ha fatto un passo
importante, in un paese che ne ha tanto tanto bisogno».Quanto
all'autorizzazione, ottenuta da parte delle Forze dell'Ordine, per la
deviazione del percorso e l'arrivo a pochi passi da palazzo Madama, Bernocchi
ha tenuto a sottolineare che «oggi siamo arrivati a 40 metri dal Senato dove
lunedì si comincerà la discussione per la legge di instabilità. Perché - ha
chiesto - non ci hanno fatto arrivare fin qui il 14 novembre? Perché l'Italia è
l'unico paese dell'Europa occidentale nel quale non si può manifestare
liberamente sotto i palazzi del Governo?». Riguardo infine alla mancata
adesione alla manifestazione della Cgil, che ha scelto un presidio in piazza
Farnese, il portavoce dei Cobas ha ricordato che «la Cgil non ha voluto
manifestare con noi per paura di scontri. Invece è stata una manifestazione
pacifica, come potrebbe e dovrebbe essere sempre se polizia e governo si
comportassero come oggi». STUDENTI BLOCCATI DA FORZE DELL'ORDINE ALLA FINE DI
CORSO VITTORIO-Roma, le forze dell'ordine stanno blindando la fine di corso
Vittorio Emanuele, all'altezza del Lungotevere, dove sta arrivando latesta del
corteo degli studenti. A corso Rinascimento un cordone di Finanzieri in tenuta
anti-sommossa blocca il passaggio verso il Senato.STUDENTI, IN PIAZZA DA TREVISO
A PALERMO PER CAMBIAMENTO- In una nota congiunta la rete degli studenti medi e
l'unione degli universitari scrivono: «Oggi, 24 novembre, in concomitanza con
lo sciopero generale della scuola, anche gli studenti italiani sono in piazza,
per denunciare le drammatiche condizioni delle scuole e delle università. Le
scuole cadono a pezzi, una su due non è a norma e un istituto su dieci è
ospitato da privati. l'università vive un aumento delle tasse che negli ultimi
10 anni è stato del 75%, 45 mila studenti sono senza borsa di studio, anche se
ne hanno diritto inquanto capaci e meritevoli ma privi di mezzi». «Siamo in
piazza, da Treviso a Palermo - spiega Daniele Lanni, portavoce nazionale della
rete degli studenti medi - , al grido di 'siamo il cambiamento che vogliamo
vedere nel mondo', con cortei oceanici ovunque. Vogliamo fermare il disegno di
legge Aprea, vogliamo una legge quadro nazionale sul diritto allo studio.
vogliamo un cambiamento vero nel nostro paese, partendo da noi». Michele
Orezzi, coordinatore nazionale dell'unione degli universitari spiega: «Oggi gli
studenti sono in piazza al fianco dei lavoratori della scuola perché abbiamo
bisogno di cambiare questo paese, partendo dagli investimenti su scuola,
università e cultura. non siamo disposti ad aspettare, il cambiamento del
nostro paese deve iniziare oggi e le folle oceaniche che sono in piazza in
tutta italia sono il grido di speranza della nostra generazione».ROMA, FORZE
ORDINE BLOCCANO ACCESSO A LUNGOTEVERE- Il corteo di studenti è alla fine di
corso Vittorio Emanuele, a Roma. Le forze dell'ordine al momento bloccano
l'accesso al Lungotevere con due blindati e un ingente schieramento di uomini.
ROMA, CAMIONETTE POLIZIA FANNO PASSARE CORTEO A CORSO VITTORIO- Le camionette
della Polizia si sono spostate da Corso Vittorio per lasciare passare il lungo
corteo degli studenti e dei Cobas, salutate dagli applausi dei manifestanti.
Ora il corteo percorre Corso Vittorio in direzione di piazza della Chiesa
nuova. ROMA, CORTEO STUDENTI SI UNISCE A COBAS - Il corteo degli studenti, dopo
aver raggiunto Piazza Venezia, ha proseguito a piazza del Gesù, piazza di Torre
Argentina e Corso Rinascimento e si è unito a quello dei Cobas. Vanno verso il
Lungotevere. Chiuse dalla polizia le strade laterali di accesso a Parlamento e
Senato.PISA; CORTEO SU AURELIA, TRAFFICO IN TILT PER UN'ORA-Traffico bloccato
per circa un'ora sull'Aurelia a Pisa a causa del corteo studentesco e dei Cobas
che da stamani sta sfilando per le vie della città. Il serpentone con circa 250
manifestanti dopo avere attraversato il centro e avere sostato alcuni minuti
davanti alla sede chiusa di Confindustria, ha invaso l'Aurelia provocando forti
rallentamenti al transito dei veicoli. Dopo quasi un’ora studenti e militanti
dei Cobas hanno ripreso la marcia verso il centro e attraversato di nuovo i
lungarni fino a sciogliere la manifestazione in pieno centro storico.ROMA,LE
STRADE CHIUSE E LE LINEE DEVIATE-Nell’aggiornamento delle 12.45,l'Agenzia per
la mobilità di Roma fa sapere che il corteo dei Cobas si trova in via
dell'Aracoeli e si sta dirigendo verso piazza Sant'Andrea della Valle. Chiuse
tutte le strade di accesso a piazza Venezia, corso Vittorio Emanuele II e corso
Rinascimento.Per quanto riguarda la manifestazione degli studenti partita da Piramide,il
corteo si trova sul Lungotevere in direzione piazza Venezia.Deviate le linee
della zona. Linea tram 3 ripristinata su intero percorso. La linea 116 risulta
ancora deviata in corso Vittorio Emanuele II a causa della manifestazione della
Cgil a piazza Farnese.STUDENTI A ROMA:”OLTRE 20MILA IN PIAZZA VENEZIA”Gli
studenti sono arrivati a piazza dell'Ara Coeli Roma.«Siamo oltre 20mila in
piazza»,dicono gli studenti che da stamattina sfilano in corteo per le vie
della Capitale in protesta contro i tagli alla scuola,alla ricerca e per il
diritto allo studio.Gli studenti sono a piazza dell'Ara Coeli,nei pressi di via
Vittorio Emanuele,e dovrebbero arrivare a piazza Sant'Andrea della Valle,a
pochi metri dal Senato.Per ora tutto tranquillo. Dopo avere percorso il
Lungotevere, teatro degli scontri del 14 novembre, una volta arrivati a Piazza
Venezia «decideremo cosa fare», dicono alle agenzie.Ma resta l'intenzione di
«arrivare ai palazzi del potere».FIRENZE, STUDENTI OCCUPANO BINARIO: BLOCCATI
TRENI-A Firenze un gruppo di circa duecento studenti si è staccato dal corteo
principale ed è entrato nella stazione centrale di Firenze durante la
manifestazione di protesta in centro. Un centinaio si è seduta sul binario 10
di Santa Maria Novella, davanti al treno Frecciargento che era in partenza per
Venezia. Limitata la circolazione ferroviaria da circa tre quarti d'ora per
motivi di sicurezza. Risultano in orario i treni a lunga percorrenza, fermi i
regionali.LE STUDENTESSE: 'PICCHIAMI SONO UNA DONNA'«Picchiami, sono una
donna», recita uno striscione rosa, retto solo da studentesse passate alla
testa del corteo degli studenti. Le ragazze inscenano una corsa davanti alle
forze dell'ordine.Lo sprint ricorda una carica.Pacifica ovviamente.Le
studentesse spiegano di voler ricordare così la giornata contro la violenza
sulla donne che si celebra domani.Intanto la manifestazione, dopo aver percorso
via della Marmorata,è sul Lungotevere in direzione Bocca della Verità.BLITZ
DONNE, FORBICI PER DIFENDERCI DA VIOLENZA-Durante la manifestazione, giunta sul
Lungotevere, un gruppo di studentesse e precarie ha esposto uno striscione rosa
dalla scritta: «Picchiami sono una donna».Le manifestanti espongono anche dei
cartelli con la scritta «l'autodifesa non è violenza» con l'immaginedi alcune
forbici.L'iniziativa è stata messa in atto in occasione della Giornata
Internazionale contro la violenza sulle donne,che ricorre domani. In un flash
mob è stato rivendicato il diritto «alla difesa dagli uomini violenti anche con
le forbici».COBAS VERSO IL SENATO- I manifestanti del corteo dei Cobas sono
arrivati a piazza Venezia, dove stanno sostando.Al megafono uno di loro ha
annunciato: «attraversiamo la piazza diretti al Senato, a Sant' Andrea della
Valle». Il corteo, dunque, non si fermerà a piazza SS. Apostoli come previsto.
«La polizia ha accordato l'allungamento del percorso, fino a piazza Sant'Andrea
della Valle - spiega il portavoce nazionale del Cobas, Piero Bernocchi-gli
studenti stanno ancora a Testaccio, noi ci avviamo». STUDENTI SFILANO CON
SCOLAPASTA IN TESTA-Scolapasta in testa per polemizzare contro le dichiarazioni
del prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro,che ieri ha annunciato denunce contro
chi avesse partecipato al corteo di oggi con il casco in testa.Alcuni studenti
sfilano indossando scodelle al posto dei caschi.STUDENTI: LA CULTURA NON SI
VENDE«La cultura non si vende».Questo è scritto su uno striscione che gli
studenti hanno affisso davanti al Macro-Museo d'Arte contemporanea di Roma. Un
altro cartello è stato messo davanti a 'Porta futuro', ovvero l'agenzia di
orientamento al lavoro della Provincia di Roma: «il futuro non è uno slogan' e
accanto la A di anarchia.