sabato 26 febbraio 2011

BERSANI: «TREMONTI FACCIA IL FILOSOFO MA NON È IDRAULICO»

Il ministro dell'Economia e delle Finanze «sarà anche un buon filosofo, e ne dubito, ma glielo lasciamo fare; sarà anche un buon ragioniere, ma non è l'idraulico: non mette mai le mani su un oggetto reale della nostra economica». Ne è convinto il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, che ha concluso oggi i lavori del Festival «Manifutura» di Bologna, alla presenza dell'ex premier Romano Prodi. Bersani si è soffermato sulla «stabilità» e sulla «crescita» del paese che «devono darsi la mano»: «Se hai la stabilità senza un minimo di crescita - ha spiegato - cascherà e andrà a ramengo. Questo non vuol dire» che si deve «fare più spesa pubblica. Noi abbiamo controllato la spesa corrente meglio di loro, ma ora bisogna mettere il cacciavite nella macchina». «Noi in questo momento siamo su tutti i carri di carnevale del mondo». E il problema, ormai «è che non attiriamo investimenti esteri». Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, dal palco del teatro Manzoni di Bologna dove chiude il festival Manifutura, attacca il premier Silvio Berlusconi e fa capire che i fatti personali del presidente del Consiglio ridicolizzano l'immagine dell'Italia all'estero. In quanto a problemi interni, prosegue poi il segretario Pd, «stiamo viaggiando col pilota automatico, in Parlamento non riesce a decidere niente». L'unica cosa che è «riuscito a fare col Milleproroghe è stato finanziare le quote latte coi soldi di un fondo che si occupa di problemi oncologici. Perchè sono quelli i problemini che devono risolvere». E anzi, affonda poi Bersani, i «problemi veri sono usati da alibi e da paravento». Nei confronti delle vicende del Nordafrica, in particolare della Libia, «l'Unione Europea deve avere una voce univoca. L'Europa deve dire che sta col cambiamento e mettere a disposizione risorse politiche,diplomatiche, economiche, per accompagnare verso maggiori diritti queste popolazioni». Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, concludendo il Festival Manifutura a Bologna. Bersani ha sottolineato che «noi non vogliamo esportare modelli, ed è curioso che lo dica Frattini che ha sostenuto la guerra di Bush» ma, ha aggiunto, «vogliamo che ci siano elezioni, libertà di associarsi e più diritti per le donne». Quanto alla questione degli sbarchi dei profughi Bersani ha puntualizzato che «viene tirato fuori dal nostro Governo il rischio di estremismo islamico. Ma questo può prosperare solo se mette radici dentro l'acrimonia e il senso di rivincita di una parte di quelle popolazioni verso l'occidente e l'Europa. Questa è l'unica benzina. Per questo dobbiamo presentarci con un volto di amicizia». Per Bersani «ha ragione Romano Prodi - intervenuto poco prima durante un dibattito - quando dice che in questo momento l'Europa deve spostare il baricentro verso il Mediterraneo. Questa è l'occasione giusta».

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