martedì 6 marzo 2012


PANARIELLO: «BERLUSCONI DETTE IL MIO VINO AI CANI»

Giorgio Panariello racconta ai giornalisti quando andò a casa da Silvio Berlusconi e lui gli aprì la porta in tuta. Snobbando il vino portato dal comico. Dal comico toscano però non aspettatevi critiche all' ex premier, ai suoi interessi, ai suoi processi: Panariello se ne tiene alla larga. La satira politica la lascia a Paolo Rossi, Sabina Guzzanti e via dicendo. Nella conferenza stampa per il suo varietà «Panariello non esiste», in onda in diretta su Canale 5 in prima serata da lunedì 5 marzo per quattro settimane. Panariello ai cronisti ricorda: «Tornavo da fuori e mi fermai a un autogrill a comprare due bottiglie di Chianti, visto che mi hanno insegnato che non si va mai a casa della gente per la prima volta a mani vuote. Mi aprì la porta Berlusconi, era in tuta. Mi squadrò da capo a piedi e quando gli consegnai le bottiglie disse: 'queste le diamo ai cani'. A cena mi venne offerto del vino di riserva, di non so che epoca... nel corso della serata cominciò a parlare male di tutti i comici in tv. Mi ricordo ho pensato: ecco ora tocca a me, mi sa che da questa casa esco male...».                                                                               p.r.c.d.m.s.
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