PANARIELLO: «BERLUSCONI DETTE IL MIO VINO AI CANI»
Giorgio Panariello racconta
ai giornalisti quando andò a casa da Silvio Berlusconi e lui gli aprì la porta
in tuta. Snobbando il vino portato dal comico. Dal comico toscano però non
aspettatevi critiche all' ex premier, ai suoi interessi, ai suoi processi:
Panariello se ne tiene alla larga. La satira politica la lascia a Paolo Rossi,
Sabina Guzzanti e via dicendo. Nella conferenza stampa per il suo varietà «Panariello non esiste»,
in onda in diretta su Canale 5 in prima serata da lunedì 5 marzo per quattro
settimane. Panariello ai cronisti ricorda: «Tornavo da fuori e mi fermai a un
autogrill a comprare due bottiglie di Chianti, visto che mi hanno insegnato che
non si va mai a casa della gente per la prima volta a mani vuote. Mi aprì la
porta Berlusconi, era in tuta. Mi squadrò da capo a piedi e quando gli
consegnai le bottiglie disse: 'queste le diamo ai cani'. A cena mi venne
offerto del vino di riserva, di non so che epoca... nel corso della serata cominciò
a parlare male di tutti i comici in tv. Mi ricordo ho pensato: ecco ora tocca a
me, mi sa che da questa casa esco male...».
p.r.c.d.m.s.