venerdì 8 luglio 2011

ROMA, ALEMANNO:CHI L'HA VISTO? PREFETTO:«C'È GUERRA PER DROGA»

Ci aveva puntato molto, Alemanno, sulla questione sicurezza. Buona parte della sua campagna elettorale per il campidoglio era stata giocata denunciando una Roma in preda a malviventi, zingari, ed efferatezze varie. Adesso che i fatti violenti si ripetono sempre più frequentemente, si smonta l'immagine del duro e puro che il sindaco aveva voluto cucire su se stesso. Nella capitale è in corso «una battaglia per assumere la leadership per il traffico della droga legato alla presenza di un numero elevato di piccole bande criminali». A sostenerlo è il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, al termine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, organizzato per fare un punto della situazione tra enti locali e forze dell'ordine dopo l'omicidio avvenuto a Prati.Il prefetto sottolinea che il «traffico di droga a Roma è gestito da tante piccole bande che si riforniscono sul mercato. Molte di loro sono state disarticolate nei mesi scorsi, ci sono decine di arresti. È ovvio - aggiunge - che decapitarle comporta che gli spacciatori più piccoli cerchino di assumere un ruolo guida sul mercato». Questo movimento «ha portato a 2/3 omicidi tra piccoli spacciatori».Intanto, Nicola Zingaretti ha lanciato una fiaccolata per dare un segnale. L'appuntamento è il 19 luglio, anniversario dell'uccisione del giudice Borsellino. «Trovo straordinario che all'idea di lanciare un segnale ci sia stata una risposta così ampia delle forze associative, sociali e politiche e delle istituzioni che ci fa ben sperare per l'appuntamento del 19. È un fatto molto importante che credo lanci anche un messaggio chiaro: Roma non si volta dall'altra parte», dice Zingaretti. Roma non resta indifferente, Alemanno che fa?

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