domenica 20 giugno 2010

UNA PONTIDA AMARA PER BOSSI

«C'è un solo ministro per il federalismo e sono io»: parafrasando Raul Gardini che sosteneva «la chimica sono io», Umberto Bossi sul 'pratonè di Pontida ha voluto mettere le cose in chiaro sulla nomina di Aldo Brancher a ministro per l'Attuazione del federalismo. Lo ha detto senza mezze parole, da una parte tranquillizzando il popolo leghista, entrato in fibrillazione perchè con la nomina dell'ex dirigente Fininvest aveva temuto la perdita di potere della Lega, dall'altra avvertendo Berlusconi che non c'è spazio per alcun ridimensionamento del Carroccio, soprattutto su una materia come il federalismo. «C'è un solo ministro per il federalismo e sono io», ha detto Bossi.«Per il federalismo l'accoppiata è sempre quella, io e Calderoli. Con Aldo Brancher - ha puntualizzato - non è cambiato nulla, si è passati dal federalismo al decentramento». A tranquillizzare i leghisti, che nonostante la pioggia e il freddo sono rimasti per cinque ore ad ascoltare tutti gli oratori, è intervenuto anche Roberto Calderoli: «Quello di Brancher è il ministero per il decentramento e non del federalismo perchè quello è di Bossi». Anche il governatore del Piemonte Roberto Cota ha precisato: «Il regista del federalismo è Bossi, su questo non c'è alcun dubbio». Per convincere il suo popolo che nulla è cambiato, Bossi ha rispolverato il nome di Gianfranco Miglio, l'intellettuale che nei primi anni '90 è stato l'ideologo del partito per i suoi studi sul federalismo e per l'invenzione delle macroregioni, tra le quali la Padania: «La storia della Lega - ha spiegato - è la storia della libertà. Quando partimmo con Miglio pensavamo che prima doveva esserci il federalismo e poi il decentramento, che significa distribuire i poteri della capitale».Per Bossi, insomma, la prossima battaglia, una volta conquistato il federalismo, sarà quello di decentrare i ministeri in altre città, come è accaduto in Inghilterra e in Francia. Diverse le interpretazioni nel centrosinistra. «Anche Bossi - ha commentato il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi - silura l'inutile ministro Brancher. Berlusconi e Brancher ne prendano atto e agiscano di conseguenza. Un ministero inutile voluto per tenere insieme una maggioranza ogni giorno sempre più divisa». «Bossi ha detto che il ministro che si occupa del federalismo è lui, tanto per non farsi venire in mente idee strane. Ma questo nuovo ministro, Brancher, a che serve?» ha affermato Enrico Farinone del Pd che ha chiesto a Berlusconi una spiegazione sulla «palese contraddizione». Davide Zoggia, responsabile Enti locali del Pd ha invece attaccato Calderoli secondo il quale c'è solo un ministro per il federalimo ed è Bossi: «In consiglio dei ministri c'era e deve aver ascoltato anche lui quali sono le deleghe di Brancher».
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