IL BLITZ A ROMA Stamattina c'è stato un blitz contro la sede confederale della Cisl nazionale a Roma, in via Po. Un gruppo non identificato di esponenti di «Action diritti in movimento» ha imbrattato i muri con vernice rossa e uova, ha lanciato fumogeni volantini. Per il sindacato si è trattatodi «un fatto molto grave che si aggiunge ai numerosi attacchi ed aggressioni in corso in questi giorni nei confronti delle sedi sindacali della Cisl». Condanna unanime dal mondo politico. Il Pd chiede che il governo ne riferisca in Parlamento. La Digos ha acquisito i filmati davanti alla sede sindacale. E sempre oggi a Ivrea sono comparse scritte offensive contro Marchionne, Bonanni e Sacconi. «L'attacco alla Fiom e ai metalmeccanici da parte della Fiat non riguarda solo un settore di lavoratori – replica invece in un comunicato alle agenzie Action - ma interessa tutti coloro sono interessati ad una società con maggiori diritti. A Pomigliano la Fiat intende sperimentare un modello che sacrifica sull'altare della competività i diritti conquistati, ribattendo fuori dalla porta delle fabbriche la civiltà e le garanzie costituzionali». . E Andrea Alzetta, capogruppo Roma in action in Campidoglio, appoggia l'attacco: «Qualcuno spera nella rassegnazione. Noi invece alziamo la testa e non abbiamo paura. È giusto contestare sindacati come la Cisl, che ormai rappresentano una casta lontana dalle esigenze dei lavoratori, che si prestano ai ricatti dell'azienda». «L'attacco alla sede nazionale della Cisl accresce una spirale di intimidazione e di violenza che va immediatamente fermata. Chiediamo al ministro dell'Interno di riferire in Aula su questo episodio e sull'atteggiamento che ritiene di adottare per prevenire i rischi di degenerazione sociale», afferma dichiara Pierpaolo Baretta capogruppo del Pd in commissione Bilancio. LE SCRITTE A IVREA “Marchionne e Bonanni...Sacconi di m...” e ancora “il 16 ottobre 2010 tutti a Roma”: sono le scritte, accompagnate dal simbolo della falce e martello, comparse oggi sul muro della chiesa di via Riva a Ivrea, accanto alla sede Cisl canavesana. «Questi episodi - commenta il segretario territoriale Sergio Melis - sono frutto di un clima ormai arroventato. Da tempo sosteniamo che alzare lo scontro e usare certe parole nella contrapposizione possa favorire il crescere di atti sconsiderati. Ancora oggi, turbati e rattristati, avanziamo la richiesta di abbassare i toni perché quello che sta succedendo non ha nulla a che fare con il lavoro, la democrazia e la normale dialettica sindacale. Continueremo il nostro impegno con responsabilità» «Dopo le sedi di Biella e Torino, senza contare l'aggressione a Bonanni dell'8 settembre scorso alla festa del Pd - aggiunge il segretario regionale Cisl, Giovanna Ventura - è il terzo episodio in regione contro di noi. C'è qualcuno che pensa ancora di poter sostituire il confronto democratico e civile con le minacce, le offese e le intimidazioni. Ritengo che ciascun lavoratore debba prendere le distanze da chi vuole creare un'aria irrespirabile invece di un civile e democratico confronto su idee anche molto diverse tra loro».