Per il pontefice il preservativo in certi casi può essere usato. È sbagliato vietare sempre e comunque il burqa alle donne. E sì alle moschee in occidente. Affermazioni sorprendenti contando che arrivano da papa Ratzinger, capo della Chiesa cattolica finora molto conservatore. Le frasi di Benedetto XVI sulla sessualità e altro sono contenute nel nuovo libro intervista scritto dal giornalista Peter Seewald, dal titolo «Luce del mondo», di cui oggi l'Osservatore Romano ha anticipato alcuni brani. Il preservativo, sostiene il Papa, è giustificato, «ad esempio quando una prostituta utilizza un profilattico, e questo può essere il primo passo verso una moralizzazione, un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto è permesso e che non si può far tutto ciò che si vuole».«Tuttavia - prosegue il Pontefice - questo non è il modo vero e proprio per vincere l'infezione dell'Hiv. È veramente necessaria una umanizzazione della sessualità». Quindi il Papa ribadisce: «Concentrarsi solo sul profilattico vuol dire banalizzare la sessualità, e questa banalizzazione rappresenta proprio la pericolosa ragione per cui tante e tante persone nella sessualità non vedono più l'espressione del loro amore, ma soltanto una sorta di droga, che si somministrano da sé».Per quanto riguarda il burqa, Benedetto XVI non vede «ragione di una proibizione generalizzata. Si dice che alcune donne non lo portino volontariamente ma che in realtà sia una sorta di violenza imposta loro. È chiaro che con questo non si può essere d'accordo. Se però volessero indossarlo volontariamente, non vedo perché glielo si debba impedire». E parlando delle moschee, il papa spiega che i «cristiani sono tolleranti ed in quanto tali permettono anche agli altri la loro peculiare comprensione di sé. Ci rallegriamo del fatto che nei Paesi del Golfo arabo (Qatar, Abu Dhabi, Dubai, Quwait) ci siano chiese nelle quali i cristiani possono celebrare la Messa e speriamo che così accada ovunque. Per questo è naturale che anche da noi i musulmani possano riunirsi in preghiera nelle moschee».
sabato 20 novembre 2010
IL PAPA DICE SÌ AL PRESERVATIVO PER LE PROSTITUTE È GIUSTIFICATO
Per il pontefice il preservativo in certi casi può essere usato. È sbagliato vietare sempre e comunque il burqa alle donne. E sì alle moschee in occidente. Affermazioni sorprendenti contando che arrivano da papa Ratzinger, capo della Chiesa cattolica finora molto conservatore. Le frasi di Benedetto XVI sulla sessualità e altro sono contenute nel nuovo libro intervista scritto dal giornalista Peter Seewald, dal titolo «Luce del mondo», di cui oggi l'Osservatore Romano ha anticipato alcuni brani. Il preservativo, sostiene il Papa, è giustificato, «ad esempio quando una prostituta utilizza un profilattico, e questo può essere il primo passo verso una moralizzazione, un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto è permesso e che non si può far tutto ciò che si vuole».«Tuttavia - prosegue il Pontefice - questo non è il modo vero e proprio per vincere l'infezione dell'Hiv. È veramente necessaria una umanizzazione della sessualità». Quindi il Papa ribadisce: «Concentrarsi solo sul profilattico vuol dire banalizzare la sessualità, e questa banalizzazione rappresenta proprio la pericolosa ragione per cui tante e tante persone nella sessualità non vedono più l'espressione del loro amore, ma soltanto una sorta di droga, che si somministrano da sé».Per quanto riguarda il burqa, Benedetto XVI non vede «ragione di una proibizione generalizzata. Si dice che alcune donne non lo portino volontariamente ma che in realtà sia una sorta di violenza imposta loro. È chiaro che con questo non si può essere d'accordo. Se però volessero indossarlo volontariamente, non vedo perché glielo si debba impedire». E parlando delle moschee, il papa spiega che i «cristiani sono tolleranti ed in quanto tali permettono anche agli altri la loro peculiare comprensione di sé. Ci rallegriamo del fatto che nei Paesi del Golfo arabo (Qatar, Abu Dhabi, Dubai, Quwait) ci siano chiese nelle quali i cristiani possono celebrare la Messa e speriamo che così accada ovunque. Per questo è naturale che anche da noi i musulmani possano riunirsi in preghiera nelle moschee».
Per il pontefice il preservativo in certi casi può essere usato. È sbagliato vietare sempre e comunque il burqa alle donne. E sì alle moschee in occidente. Affermazioni sorprendenti contando che arrivano da papa Ratzinger, capo della Chiesa cattolica finora molto conservatore. Le frasi di Benedetto XVI sulla sessualità e altro sono contenute nel nuovo libro intervista scritto dal giornalista Peter Seewald, dal titolo «Luce del mondo», di cui oggi l'Osservatore Romano ha anticipato alcuni brani. Il preservativo, sostiene il Papa, è giustificato, «ad esempio quando una prostituta utilizza un profilattico, e questo può essere il primo passo verso una moralizzazione, un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto è permesso e che non si può far tutto ciò che si vuole».«Tuttavia - prosegue il Pontefice - questo non è il modo vero e proprio per vincere l'infezione dell'Hiv. È veramente necessaria una umanizzazione della sessualità». Quindi il Papa ribadisce: «Concentrarsi solo sul profilattico vuol dire banalizzare la sessualità, e questa banalizzazione rappresenta proprio la pericolosa ragione per cui tante e tante persone nella sessualità non vedono più l'espressione del loro amore, ma soltanto una sorta di droga, che si somministrano da sé».Per quanto riguarda il burqa, Benedetto XVI non vede «ragione di una proibizione generalizzata. Si dice che alcune donne non lo portino volontariamente ma che in realtà sia una sorta di violenza imposta loro. È chiaro che con questo non si può essere d'accordo. Se però volessero indossarlo volontariamente, non vedo perché glielo si debba impedire». E parlando delle moschee, il papa spiega che i «cristiani sono tolleranti ed in quanto tali permettono anche agli altri la loro peculiare comprensione di sé. Ci rallegriamo del fatto che nei Paesi del Golfo arabo (Qatar, Abu Dhabi, Dubai, Quwait) ci siano chiese nelle quali i cristiani possono celebrare la Messa e speriamo che così accada ovunque. Per questo è naturale che anche da noi i musulmani possano riunirsi in preghiera nelle moschee».
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