MCDONALD'S CHIUDE A MILANO ULTIMO PASTO
"SOCIALE" GRATIS
C'è l'anziano banchiere che scendeva qui a pranzo tutti i
giorni; c'è la 70enne «dispiaciuta che vi caccino»; la mamma che è passata qui
a consumare il suo pasto prima di andare in Mangiagalli a partorire; ci sono i
ragazzi, tantissimi, che qui sono cresciuti o che ci stavano crescendo; ci sono
quelli che confessano di aver bigiato per l'occasione; ci sono soprattutto
quelli che hanno fatto oltre un'ora di coda e che alla fine, hamburger e
patatine alla mano, giurano che «ne valeva la pena». C'è, insomma, il popolo di
McDonald's, accorso oggi in Galleria Vittorio Emanuele in risposta all'invito
dell'amato fast food a 'celebrare' insieme 20 anni di attività nel giorno della
chiusura, dell'ultimo pasto, offerto gratis. L'appuntamento era per le 13, le
circostanze l'hanno fatto anticipare alle 12.30. Circostanze che si chiamano
grande affluenza, coda lunga all'inverosimile per tutto il braccio principale
della Galleria, fino a spuntare laggiù, all'ombra del Duomo. Si aspetta con
pazienza, c'è tempo fino alle 15 per raccontare di esserci stati in Galleria,
quando in Galleria c'era McDonald's e quando organizzò questo grande 'pasto
sociale'. A tutti, il menù semplice dell'offerta, quello più rappresentativo:
un hamburger, una bibita, un piccolo cartoccio di patatine fritte. Si arriva
alla cassa e si agguanta, si mangia e si va. Magari lasciando un saluto scritto
su una parete divenuta per l'occasione '16 ottobre - the end', una sorta di
libro delle memorie e qui, i 'grazie' si sprecano («Per la cortesia», scrive
qualcuno; «per i sorrisi», aggiunge un altro, «per tutto il mangiare che hai
dato a noi ragazzi», firmano in tre). C'è chi ricorda vecchie «emozioni» perchè
tra questi tavoli è andato in scena «il primo appuntamento»; c'è chi confessa
che era «come a casa mia» e chi i ringraziamenti li fa siglare dal 'diretto
interessato': «Grazie di tutto - si legge -. Il mio stomaco».Una «scelta
sbagliata», che «dimentica i giovani». L'ad di McDonald's Italia, Roberto Masi,
non risparmia critiche alla scelta dell'amministrazione milanese di sfrattare
il celebre fast food dalla Galleria Vittorio Emanuele e, dopo aver avviato le
procedure legali, si sfoga, nell'ultimo giorno di apertura: «Penso che quella
del Comune sia una scelta sbagliata. Siamo un punto di riferimento per molti e
in Galleria siamo un buon complemento perchè è frequentata anche dai ragazzi e
dimenticarsi di loro aprendo soltanto alla moda e al lusso credo sia
sbagliato». Masi, dunque, se le prende non soltanto con la decisione specifica
di non rinnovare l'affitto a McDonald's, ma anche con l'operazione
«inspiegabile» nel suo complesso, condotta con un bando che, a suo vedere, ha
delle ombre e che porterà, probabilmente, una grande firma dell'alta moda (Prada)
ad occupare i locali dove da venti anni si vendono hamburger e patatine. L'ad
di McDonald's spiega, infatti, come il bando si rivolga ad attività «a
prevalenza tecnologica». «Ovviamente - fa notare -, noi non abbiamo neanche
partecipato. Tutti pensavamo fosse stato fatto per Apple. Ora pare abbia vinto
Prada che, onestamente, non capisco cosa abbia di più tecnologico di noi»,
prosegue. «Non capiamo poi perchè solo per McDonald's ci sia stata questa
volontà di non rinnovo. Per carità, sono cose che possono capitare, ma così
come è stato gestito no, questa è una situazione unica nel suo genere e in
Italia non ce l'aspettavamo. Per questo chiediamo giustizia». Il riferimento è
alla causa legale avviata da tempo, che avrà la sua prima udienza nel febbraio 2013.
L'ultimo rimpianto è proprio per la clientela, quei tanti ragazzi che per
questo ristorante sono passati e che oggi hanno invaso la Galleria per esserci
e mangiare, gratis, l'ultimo tipico pasto a 'burger, cola e patatinè: «Se si
guarda a questa risposta dei consumatori - sottolinea Masi - noi non avremmo
dubbi. Se si ascoltano le opinioni della gente sappiamo di essere dalla parte
del giusto, spiace che chi governa questa città non voglia sentirli».Secondo
quanto reso noto dall'amministratore delegato, McDonald's sarebbe ancora alla
ricerca di una location per sostituire sia la sede della Galleria, sia quella
in piazza Cordusio mantenuta fino al 2011; a proposito, sarebbe stato escluso
l'ex Cobianchi, non adatto a cucine e cappe perchè interamente interrato,
mentre si starebbe trattando con la proprietà di un paio di locali tra via
Dante e via Vittorio Emanuele. Occhi aperti anche sull'ex Ricordi, dove la
concorrenza però è vasta e comprensiva, a quanto pare, anche della Apple.
Infine, è stata scongiurata la possibilità che la chiusura del ristorante in
Galleria potesse avere ripercussioni sui dipendenti: «Abbiamo dovuto chiedere
loro un po' più di sacrifici e flessibilità - conclude Masi -, hanno accettato
e ne siamo felice
c.p.m.s.r.d.