domenica 2 dicembre 2012


IMU:ECCO LA STANGATA IN ARRIVO RISCHIO TREDICESIME IN FUMO


In arrivo la stangata del saldo Imu per le famiglie, che per molti assorbirà l'intera tredicesima. Entro il 17 dicembre è atteso il pagamento dell'ultima rata della tassa sulla casa e ci saranno esborsi medi che arriveranno fino a 1.200 euro. L'importo complessivo medio, tra acconto e saldo, sarà di 278 euro per la prima casa e di 745 euro per la seconda. Ma nelle grandi città siamo abbondantemente sopra i 1.000 euro per gli immobili non di abitazione con Roma che è al top sia per la prima che per le altre case. I dati sono dell'Osservatorio periodico sulla fiscalità locale della Uil Servizio Politiche Territoriali, che ha esaminato le delibere dei 6.169 Comuni pubblicate sul sito del ministero dell'Economia. I calcoli sono sul 76,2% dei Comuni e dunque molto vicini a quello che effettivamente sarà,tanto che la Uil calcola anche il gettito complessivo finale: 23,2 miliardi di euro, un paio in più rispetto a quelli che erano stati preventivati con il Salva-Italia.E con importi di questa misura «sarà un Natale amaro - commenta Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil - per lavoratori dipendenti e pensionati che dovranno far fronte alla rata disaldo dell'Imu con le tredicesime». Complessivamente, l' Imu sulla prima casa costerà, in media, 278 euro a famiglia con punte di 639 euro a Roma; di 427 euro a Milano; 414 euro a Rimini; 409 euro a Bologna; 323 euro a Torino. Per le seconde case, l' Imu peserà mediamente 745 euro, con punte di 1.885 euro a Roma; di 1.793 euro a Milano; di 1.747 euro a Bologna; di 1.526 euro a Firenze. Con il saldo di dicembre, le famiglie italiane dovranno pagare mediamente 136 euro per la prima casa, con punte di 470 euro a Roma; mentre per una seconda casa il saldo peserà mediamente 372 euro con punte di 1.200 euro nelle grandi città. Il 31,2% del campione (1.924 municipi) ha aumentato le aliquote per la prima casa, tra cui 41 città capoluogo di provincia; il 62,2% (3.826 Comuni) ha confermato l'aliquota base del 4 per mille; soltanto il 6,8% (419 comuni) l'ha diminuita. Il 62,6% del campione (3.863 comuni) ha aumentato l'aliquota per la seconda casa, tra questi 98 sono Comuni capoluogo di provincia; il 36% (2.221 comuni) ha deciso, invece, di confermare l'aliquota di base del 7,6 per mille; soltanto l'1,4% (85 Comuni, per lo piu concentrati nel Sud) ha deciso di diminuirla. Il combinato disposto di tali decisioni da parte dei Comuni, continua Loy, porta l'aliquota media nazionale sulla prima casa al 4,36 per mille, in aumento del 5,6% rispetto all'aliquota base decisa dal governo Monti; mentre per le seconde case l'aliquota media è dell'8,78 per mille in aumento del 15,5% rispetto all'aliquota base. Dei 23,2 miliardi di euro di gettito (3,8 per la prima casa), 14,8 miliardi di euro saranno incassati dai Comuni, mentre lo Stato incasserà 8,4 miliardi di euro.                                                                 d.c.r.m.p.s.
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