giovedì 20 maggio 2010

IL POPOLO DELLA RETE DOMANI IN PIAZZA IMBAVAGLIATO

“No alla riforma delle intercettazioni che mette il bavaglio alla stampa e le manette alla magistratura licenziata dalla Commissione Giustizia del Senato". Il 'popolo delle rete' torna in piazza con sit-in e “speaker's corner” contro le nuove norme sulle intercettazioni, all'esame del Senato. L'appuntamento è per domani dalle 14 davanti a Montecitorio a Roma. Ma altre manifestazioni sono in programma a Napoli e in altre città. "I cittadini italiani non vogliono la censura che scaturirebbe da questa norma. Parmalat, i fatti di Genova e tante altre inchieste esplose in questi anni sarebbero passate senza nessuna informazione se il ddl intercettazioni fosse già stato in vigore", denunciano gli organizzatori "Ma soprattutto per noi - popolo della rete - con le nuove norme verrebbe di fatto impedito di diffondere le libere informazioni come facciamo da quando abbiamo scoperto che il web è anche uno spazio di libera circolazione delle notizie". All'appello contro la "legge bavaglio" sulle intercettazioni hanno già aderito quasi 120.000 persone, gruppi, sindacati e associazioni e hanno dato il loro sostegno i costituzionalisti Valerio Onida, Gaetano Azzariti, Lorenza Carlassare, Mario Dogliani, molti giornalisti, editori come Giuseppe Laterza e Lorenzo Fazio di Chiarelettere, le associazioni Articolo 21, Free Hardware Foundation, Il Popolo Viola, Valigia Blu, Festival Internazionale del Giornalismo, i sindacati Usigrai, Unione degli Studenti, e poi Current Tv, Wikimedia Italia, Boicotta il Biscione e tantissimi altri. "Chiediamo a tutti di partecipare imbavagliati" al sit in di domani, dove sarà allestito uno speaker's corner dal quale "ciascuno potrà manifestare il proprio dissenso".
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