giovedì 24 gennaio 2013


BERLUSCONI PREPARA LA «SORPRESA» E ATTACCA MONTI: MI HA TOLTO SCORTA


«Avete una sollecitudine maggiore del governo che apprestandomi io a fare campagna elettorale nelle piazze e nei palazzetti dello sport ha opportunamente provveduto con sollecitudine a diminuirmi la scorta». Silvio Berlusconi parte all'attacco di monti. E durante la trasmissione di Radio 2, "Ventotto minuti", va giù duro. Chi «ha come preoccupazione la mia sicurezza mi ha pregato di non andare nelle piazze preferendo i luoghi chiusi». Ma è lo steso Viminale a sbugiardarlo. Nessuna riduzione della scorta per l'ex presidente, si apprende dal ministero. Come premier - spiegano le stesse fonti - Berlusconi disponeva di un dispositivo di protezione di«primo livello», mantenuto per i dodici mesi successivi alle sue dimissioni, secondo quanto previsto dalla legge. Alla fine dell'anno scorso la situazione è stata nuovamente valutata e si è deciso di continuare ad assicurare all'ex presidente del Consiglio il «medesimo livello di protezione, numericamente inalterato».In questi giorni si è andato completando il passaggio della responsabilità del servizio di scorta dall'Aisi (che se ne doveva occupare fino a novembre, per un altro anno appunto) al Viminale: a vigilare sulla sicurezza di Berlusconi, attualmente impegnato nella campagna elettorale, saranno i carabinieri, anche se alcuni aspetti «tecnici» continueranno a essere di pertinenza dell'apparato dei servizi di sicurezza. Incassata la replica, il leader del Pdl è poi ritornato sull' esclusione di Nicola Cosentino dalle liste del Pdl: «Dispiacere è poco», la parola giusta è «dolore», dice parlando di Marcello Dell'Utri, ma anche dell'ex sottosegretario. «Ho avuto veramente dolore - spiega - nel dover chiedere di dover fare un passo indietro a Dell'Utri, a Cosentino e ad altri che erano presi di mira dalla stampa ostile a noi e che prendevano spunto da queste presenze nelle nostre fila per dire che il nostro movimento ospitava personaggi non in regola con la legge». Su Grillo dice: «I sondaggi che conosco io danno il Movimento poco sopra il 10%», «è una presenza ininfluenete perché ha criticato tutto ciò che essite nella politica, anche giustamente, ma non ha poi fatto il passo avanti verso alcuna proposta. Anche la scelta dei loro candidati - aggiunge - dà a me una grande cuoriosità di vederli poi in faccia». Berlusconi parla anche dei suoi rapporti con la ex moglie e della sentenza che lo obbligherebbe a versarle 100.000 euro al giorno di alimenti: nega di aver recentemente incontrato Veronica Lario per parlare della questione del divorzio ma, intervistato da Radiodue, sottolinea che la vedrà presto perché quella emessa dal tribunale di Milano è una sentenza «irrealistica». «C'è stata una sentenza inaspettata - dice - e irrealistica e credo che dovrò addirittura intervenire in questa situazione. Prima avevo lasciato fare agli avvocati, non mi ero mai messo di mezzo, non avevo mai nemmeno parlato né con i miei figli né con mia moglie. Penso che prossimamente inconterrò mia moglie e parleremo di questo fatto». L'incontro negli scorsi giorni, sostiene, «non c'è stato», «credo ci sarà un incontro prossimamente, ma ce ne sono stati diversi anche con i miei figli. Ci sentiamo al telefono con una certa regolarità anche perché chiamo quotidianamente per sentire i miei nipoti».E quando la conduttrice rivanga la famosa questione dell'epiteto "culona" che il leader Pdl avrebbe riservato ad Angela Merkel, Berlusconi puntualizza: «Il rapporto con la signora Merkel è sempre stato molto cordiale. Non ci siamo risentiti ultimamente perché io non ho avuto più voglia di risentirla in quanto mi sono offeso». Il Cavaliere sottolinea che, al contrario, la Cancelliera non ha nulla di cui sentirsi offesa. «hanno raccontato di una mia definizioen della signora Merkel che mai mi sarei permesso di dare. Possono criticarmi per molte cose ma non per non avere rispetto per le persone». Un po' maldestramente, il Cavaliere ritorna anche sulla gaffe con Barack Obama. Non si dice pentito di aver definito 'abbronzato' il presidente Usa e spiega: «Abbronzato è un complimento e io avrei voluto avere il suo colore che fa salute». «L'ho già giurato sulla testa dei miei figli e dei miei nipoti», ricorda Silvio Berlusconi a Radio 2, in merito a suoi presunti rapporti con la mafia. «Io sono stato colpito dalla mafia per minacce verso i miei figli e ho dovuto portare la mia famiglia fuori Italia per un'estate. Poi ho deciso che non potevamo stare loro di là e io di qua e siamo andati in Spagna». Il leader Pdl racconta poi di avere un affetto particolare per Mps, motivo per cui non desidera intervenire nella questione che riguarda lo scandalo della banca: «Ho un legame di affetto particolare con il Monte dei Paschi di Siena: fu la banca che mi concesse i mutui per costruire Milano 2 e Milano 3. Era l'unica società che concedeva mutui anche in tempi di crisi, ho una particolare disposizione d'animo nei suoi confronti». «Non conosco questa situazione, non la commento» anche perchè riguarda «una istituzione a cui voglio bene». Sulle accuse rivolte dal quotidiano di famiglia al Pd, Berlusconi risponde: «Io non ho nessuna responsabilità per ciò che fa e dice Il Giornale».                  

                                                                                         p.c.m.s.r.d.c.
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