mercoledì 10 ottobre 2012


LA PIOGGIA NON FERMA L''ONDA ROSSA' «A RISCHIO 300MILA POSTI DI LAVORO»

Quasi duemila operatori balneari provenienti da tutta Italia si sono dati appuntamento oggi alla ‘Rotonda’ di Senigallia, per protestare contro la direttiva Bolkestein, che dal 2015 obbliga le aziende balneari a concorrere attraverso un’asta pubblica per ottenere le concessioni. Secondo il Sib, il sindacato italiano balneari della Confcommercio, che ha organizzato la manifestazione, è a rischio il futuro di 30 mila imprese e 300 mila posti di lavoro. E nemmeno la pioggia ha fermato l'esercito degli imprenditori. Con striscioni, cartelli e fischietti l’’Onda rossa’, un corteo di bagnini in maglietta di colore rosso e giubbetto di salvataggio, si è data appuntamento in piazza della Libertà, per poi sfilare sotto l’acqua fino al Foro Annonario, rallentando il traffico lungo la Ss 16. Non sono mancati momenti di tensione, ma in generale la protesta si è svolta pacificamente.Fra loro anche Marcello Di Finizio, l’imprenditore triestino salito sulla cupola di San Pietro pochi giorni fa, applauditissimo dai colleghi. Di Finizio ha scaldato gli animi: «Dovete far sentire la vostra voce - la sua incitazione - portando avanti la vostra battaglia anche quando vi fermano. Io non mi fermerà, anche se dopo piazza San Pietro ho ricevuto un foglio di via obbligatorio che mi vieta di mettere piede a Roma per tre anni». Secondo Riccardo Borgo, presidente del Sib, «occorre che il governo ci metta la volonta’ politica». «Chiediamo di sederci attorno a un tavolo - ha poi aggiunto - e ragionare, senza pregiudizi e preconcetti,per realizzare un percorso condiviso». «La situazione è già drammatica anche per tutto l’indotto - ha dichiarato Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Confindustria - le nostre aziende fornitrici sono tutte artigiane e di piccola dimensione, sono solo aziende italiane e tutte già in crisi: chi produce lettini, ombrelloni e attrezzature da spiaggia non vende più nulla perchè gli operatori non fanno investimenti e non riescono più a pianificare». Tutti d’accordo sul ‘no alle aste pubbliche’, che metterebbero a rischio gli investimenti finora sostenuti dagli operatori delle spiagge e che favorirebbero i grandi gruppi. Non tutti d’accordo, invece, sulla presenza dei politici alla manifestazione di oggi. Bersagliato di fischi l’intervento del deputato della Lega nord Gianluca Pini, a causa della presa di posizione del suo partito sulla direttiva Ue. Al contrario, numerosi sindaci e amministratori locali di Comuni dell’Adriatico e del Tirreno hanno espresso sostegno alla categoria, mentre il deputato dell’Idv David Favia ha garantito pressioni sul Governo perchè solleciti una revisione della direttiva. «Domani sentiremo che cosa ci dirà il ministro del Turismo Gnudi, che ha convocato le organizzazioni di categoria - ha detto Favia - ma dovete essere tutti a Roma con noi e con le Regioni».                                                 
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