ESAMI E SEMINARIO ARBITRI INTERNAZIONALI A PIDILUCO
di PAOLA MAURIZIO
Continua l’azione politica intrapresa dalla FIC in campo internazionale:dopo i tecnici, ecco i giudici arbitri.Non si è ancora spento l’ eco del successo della FISA YOUTH CONFERENCE di ottobre a Napoli e la Commissione Arbitrale FISA, presieduta dal belga Patrick Rombaut, ha espresso il suo gradimento alla proposta del Presidente Federale Enrico Gandola di tenere una sessione di esami per Giudici Arbitri Internazionali a Piediluco in occasione del Memorial d’ Aloja. Dal 23 al 25 aprile 2010 Piediluco sarà inoltre sede di un Seminario di Aggiornamento tecnico normativo valido per il rinnovo delle licenze arbitrali FISA.Gli eventi impegneranno i nostri GG.AA. internazionali in attività (attualmente 10, designati nelle giurie delle massime competizioni mondiali a testimonianza della loro competenza e professionalità) oltre ai candidati italiani e stranieri ammessi a sostenere gli esami per ottenere l’ ambita licenza arbitrale FISA.La CDA invita i colleghi con abilitazione nazionale edin possesso dei requisiti di cui all’art.20.1 del Regolamento del Collegio dei GG.AA., a presentare domanda per l’istruzione del procedimento in conformità alle vigenti normative entro il 7 dicembre per l’eventuale ammissione agli esami.
lunedì 23 novembre 2009
DA ROS SI BECCA 20 ANNI
BOSISIO NEGA
Squalifica «da leggenda» per il 23enne di Pordenone squalificato per «traffico di doping». Gabriele Bosisio, trovato positivo lo scorso 2 settembre, si proclama ancora una volta innocente...
di SERGIO CONTI
E poi c’ è qualcuno che dice che nel ciclismo non si prendono decisioni forti. Certo, il più delle volte è così, con tanti di quei dirigenti o medici che meriterebbero la radiazione e che invece sono ancora al loro posto senza che nessuno abbia nemmeno aperto un’ indagine per verificarne il lavoro. Tutto vero, per carità, provate però ad andare a dire una cosa di questo tipo a Gianni Da Ros, uno che alle sue colpe avrà modo di pensare a lungo. La sua è una storia incredibile. Giovane promettente di 23 anni messo sotto contratto dalla Liquigas, Da Ros ha visto la sua vita cambiare completamente lo scorso marzo. L'accusa, il giorno del suo arresto, fu pesantissima: "traffico di doping". Il Tribunale Nazionale Antidoping ha deciso di non radiarlo, ma ha preferito squalificarlo per, attenzione, anni 20...! Ancora fanno eco le sue parole una volta emerso il suo coinvolgimento. «Non capisco perchè mi hanno messo in mezza a questa storia - spiegava un incredulo Da Ros - spiegherò tutto al giudice e farò valere le mie ragioni». La sua vicenda è legata all’ inchiesta «Muscoli e doping», una volta aperta coordinata dal pm Gianluca Prisco. Intanto, Gabriele Bosisio torna a parlare della sua di positività. Un fatto che il corridore lombardo continua a non accettare: «Non ho mai assunto Epo e continuo a dichiararmi innocente». «Oggi abbiamo ottenuto una proroga dal procuratore Torri - spiega Bosisio al termine dell’ udienza presso la Procura Antidoping del Coni - per presentare la memoria difensiva. Ora aspetto la documentazione delle controanalisi per valutare bene le mosse da fare». Laddove la sua positività dovesse essere confermata, Bosisio ha comunque fatto sapere che non ha intenzione di lasciare il ciclismo: «Devo ammettere che è stato un colpo duro, ma io continuo ad allenarmi e sono sicuro che tornerò a correre».
nella foto,Gianni Da Ros
BOSISIO NEGA
Squalifica «da leggenda» per il 23enne di Pordenone squalificato per «traffico di doping». Gabriele Bosisio, trovato positivo lo scorso 2 settembre, si proclama ancora una volta innocente...
di SERGIO CONTI
E poi c’ è qualcuno che dice che nel ciclismo non si prendono decisioni forti. Certo, il più delle volte è così, con tanti di quei dirigenti o medici che meriterebbero la radiazione e che invece sono ancora al loro posto senza che nessuno abbia nemmeno aperto un’ indagine per verificarne il lavoro. Tutto vero, per carità, provate però ad andare a dire una cosa di questo tipo a Gianni Da Ros, uno che alle sue colpe avrà modo di pensare a lungo. La sua è una storia incredibile. Giovane promettente di 23 anni messo sotto contratto dalla Liquigas, Da Ros ha visto la sua vita cambiare completamente lo scorso marzo. L'accusa, il giorno del suo arresto, fu pesantissima: "traffico di doping". Il Tribunale Nazionale Antidoping ha deciso di non radiarlo, ma ha preferito squalificarlo per, attenzione, anni 20...! Ancora fanno eco le sue parole una volta emerso il suo coinvolgimento. «Non capisco perchè mi hanno messo in mezza a questa storia - spiegava un incredulo Da Ros - spiegherò tutto al giudice e farò valere le mie ragioni». La sua vicenda è legata all’ inchiesta «Muscoli e doping», una volta aperta coordinata dal pm Gianluca Prisco. Intanto, Gabriele Bosisio torna a parlare della sua di positività. Un fatto che il corridore lombardo continua a non accettare: «Non ho mai assunto Epo e continuo a dichiararmi innocente». «Oggi abbiamo ottenuto una proroga dal procuratore Torri - spiega Bosisio al termine dell’ udienza presso la Procura Antidoping del Coni - per presentare la memoria difensiva. Ora aspetto la documentazione delle controanalisi per valutare bene le mosse da fare». Laddove la sua positività dovesse essere confermata, Bosisio ha comunque fatto sapere che non ha intenzione di lasciare il ciclismo: «Devo ammettere che è stato un colpo duro, ma io continuo ad allenarmi e sono sicuro che tornerò a correre».
nella foto,Gianni Da Ros
LA PEUGEOT SUPER 2000 DI ANDREUCCI E ADREUSSI LA RONDE MARCHE
di SERGIO CONTI
La Peugeot 207 Super 2000 e l’equipaggio Paolo Andreucci e Anna Andreussi, freschi Campioni d’Italia Rally 2009, hanno vinto la seconda edizione della Ronde Marche.I portacolori di Peugeot Italia si sono aggiudicati tutti e quattro i passaggi sullo sterrato della prova speciale «Panicali», riconfermando la propria supremazia sulle strade che già li avevano visti trionfare nella scorsa edizione del Rally dell’Adriatico. Un podio tutta all’ insegna del Leone e della 207 Super 2000 grazie al secondo e terzo posto conquistati dal sammarinese Alessandro Broccoli e dall’abruzzese «Dedo». Classifica finale: 1. Andreucci - Andreussi (Peugeot 207 Super 2000) in 23’33”7; 2. Broccoli - Forina (Peugeot 207 Super 2000) a 11”3; 3. Dedo- Daddoveri (Peugeot 207 Super 2000) a 35”1; 4. Bruschetta - Civiero (Subaru Impreza Sti) a 47”3; 5. Batistini - Pinelli (Peugeot 207 Super 2000) a 50”8; 6. Arminen - Nikkola (Subaru Impreza Sti) a 51”3; 7. Bentivogli - Innocenti (Subaru Impreza Sti) a 51”4; 8. Raschi - Pollet (Mitsubishi Lancer Evo X) a 55”.
Nella foto, la Peugeot 207 Super 2000 di Paolo Andreucci e Anna Andreussi
di SERGIO CONTI
La Peugeot 207 Super 2000 e l’equipaggio Paolo Andreucci e Anna Andreussi, freschi Campioni d’Italia Rally 2009, hanno vinto la seconda edizione della Ronde Marche.I portacolori di Peugeot Italia si sono aggiudicati tutti e quattro i passaggi sullo sterrato della prova speciale «Panicali», riconfermando la propria supremazia sulle strade che già li avevano visti trionfare nella scorsa edizione del Rally dell’Adriatico. Un podio tutta all’ insegna del Leone e della 207 Super 2000 grazie al secondo e terzo posto conquistati dal sammarinese Alessandro Broccoli e dall’abruzzese «Dedo». Classifica finale: 1. Andreucci - Andreussi (Peugeot 207 Super 2000) in 23’33”7; 2. Broccoli - Forina (Peugeot 207 Super 2000) a 11”3; 3. Dedo- Daddoveri (Peugeot 207 Super 2000) a 35”1; 4. Bruschetta - Civiero (Subaru Impreza Sti) a 47”3; 5. Batistini - Pinelli (Peugeot 207 Super 2000) a 50”8; 6. Arminen - Nikkola (Subaru Impreza Sti) a 51”3; 7. Bentivogli - Innocenti (Subaru Impreza Sti) a 51”4; 8. Raschi - Pollet (Mitsubishi Lancer Evo X) a 55”.
Nella foto, la Peugeot 207 Super 2000 di Paolo Andreucci e Anna Andreussi
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