DA ROS SI BECCA 20 ANNI
BOSISIO NEGA
Squalifica «da leggenda» per il 23enne di Pordenone squalificato per «traffico di doping». Gabriele Bosisio, trovato positivo lo scorso 2 settembre, si proclama ancora una volta innocente...
di SERGIO CONTI
E poi c’ è qualcuno che dice che nel ciclismo non si prendono decisioni forti. Certo, il più delle volte è così, con tanti di quei dirigenti o medici che meriterebbero la radiazione e che invece sono ancora al loro posto senza che nessuno abbia nemmeno aperto un’ indagine per verificarne il lavoro. Tutto vero, per carità, provate però ad andare a dire una cosa di questo tipo a Gianni Da Ros, uno che alle sue colpe avrà modo di pensare a lungo. La sua è una storia incredibile. Giovane promettente di 23 anni messo sotto contratto dalla Liquigas, Da Ros ha visto la sua vita cambiare completamente lo scorso marzo. L'accusa, il giorno del suo arresto, fu pesantissima: "traffico di doping". Il Tribunale Nazionale Antidoping ha deciso di non radiarlo, ma ha preferito squalificarlo per, attenzione, anni 20...! Ancora fanno eco le sue parole una volta emerso il suo coinvolgimento. «Non capisco perchè mi hanno messo in mezza a questa storia - spiegava un incredulo Da Ros - spiegherò tutto al giudice e farò valere le mie ragioni». La sua vicenda è legata all’ inchiesta «Muscoli e doping», una volta aperta coordinata dal pm Gianluca Prisco. Intanto, Gabriele Bosisio torna a parlare della sua di positività. Un fatto che il corridore lombardo continua a non accettare: «Non ho mai assunto Epo e continuo a dichiararmi innocente». «Oggi abbiamo ottenuto una proroga dal procuratore Torri - spiega Bosisio al termine dell’ udienza presso la Procura Antidoping del Coni - per presentare la memoria difensiva. Ora aspetto la documentazione delle controanalisi per valutare bene le mosse da fare». Laddove la sua positività dovesse essere confermata, Bosisio ha comunque fatto sapere che non ha intenzione di lasciare il ciclismo: «Devo ammettere che è stato un colpo duro, ma io continuo ad allenarmi e sono sicuro che tornerò a correre».
nella foto,Gianni Da Ros