giovedì 9 dicembre 2010

«BASTA TAGLI ALLA POLIZIA» GLI AGENTI PROTESTANO AD ARCORE



Manifestazioni delle forze dell'ordine contro i tagli al bilancio in tutte le città d'Italia. Un centinaio sono sotto villa San Martino, residenza di Silvio Berlusconi. «Con i tagli del governo abbiamo seri problemi di controllo del territorio per la grave carenza di forse e un parco mezzi da rinnovare»


ARCORE - Stamattina un centinaio di agenti della Polizia di Stato, fra poliziotti, vigili del fuoco e guardia forestale, ha dato vita a una manifestazione ad Arcore, davanti alla residenza del premier Silvio Berlusconi. La protesta si è svolta senza tensioni ed è terminata attorno alle 12,30. I poliziotti, appartenenti a tutte le principali sigle sindacali, hanno manifestato davanti a Villa San Martino contro i tagli al bilancio delle forze dell'ordine. Analoghe manifestazioni in tutto il territorio nazionale, a Roma all'esterno del Senato e con volantinaggi davanti le prefetture. E per il 13 dicembre i sindacati hanno indetto una manifestazione nazionale a Roma, in piazza Montecitorio.In particolare, le 22 sigle sindacali di settore radunatesi ad Arcore rivendicano la necessità di fondi e denunciano la scure dei tagli alla sicurezza che dal 2008 si sta abbattendo sulle forze di polizia. "Nelle ultime finanziarie i tagli sono stati di oltre due miliardi di euro - dice Santino Barbagiovanni, segretario regionale Silp Cgil Lombardia - e siamo al collasso. Oltre alla mancanza di personale dobbiamo anche fare i conti con il blocco degli stipendi. Vuol dire che se sono necessari straordinari per far fronte alla mancanza di personale, questi non vengono pagati". "Manifestiamo contro lo smantellamento della sicurezza - aggiunge il sindacalista -. Il governo dà un'ulteriore colpo alla sicurezza e di fatto ora abbiamo serie problematiche legate al controllo del territorio. Solo in Lombardia, ad esempio, c'è un ammanco di 1.300 persone, -40% per la Stradale, -45% alla Polfer, -80% alla Postale. Anche per il parco mezzi la situazione grave, da tempo non viene rinnovato, le auto spesso non sono in condizione con il risultato che i pattugliamenti vengono svolti a piedi. La situazione è allarmante".Enzo Delle Cave, segretario provinciale del Siap, è particolarmente duro col premier. "Leggiamo sui giornali che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, avrebbe dato dei soldi alla signorina Ruby per questioni di buon cuore - dice il sindacalista -. Sarebbe il caso di utilizzare la stessa compassione e responsabilità anche per i poliziotti, che di soldi per il loro lavoro ne hanno sempre meno". "La protesta di oggi è andata benissimo - commenta Felice Romano, segretario generale del Siulp -. Abbiamo ricevuto la solidarietà e l'appoggio da tantissimi cittadini, anche loro preoccupati per il collasso del sistema della sicurezza che si sta verificando con i tagli operati dal governo. Una situazione che peggiorerà se non passa l'emendamento al decreto sicurezza che blocca il tetto agli straordinari e alle indennità operative. Che il ministro Maroni si è impegnato a sostenere, anche se ha ammesso che la sua non è la linea del governo".Senza l'emendamento, secondo Romano, ci sarebbero dei limiti al tetto delle retribuzioni delle forze dell'ordine "inaccettabili". "Ad esempio - spiega -, tutti coloro che nel 2010 non hanno operato in situazioni di ordine pubblico, se saranno chiamati a farlo nel 2011 lo dovranno fare gratis, e questo è proprio inaccettabile".
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