lunedì 2 aprile 2012


DISOCCUPAZIONE GIOVANILE RECORD MAI COSÌ MALE DAL 1992

Nel quarto trimestre del 2011 il tasso di disoccupazione è balzato al 9,6%. Si tratta del dato più alto da dodici anni: per ritrovare un dato così negativo bisogna infatti tornare al quarto trimestre del 1999, quando il tasso di disoccupazione toccò il 10,5%. Lo ha comunicato l' Istat spiegando che si tratta di dati non destagionalizzati. Il tasso di disoccupazione è cresciuto di nove decimi di punto rispetto a un anno prima: l'indicatore è passato dal 7,8% del quarto trimestre 2010 all'8,7% per gli uomini e dal 10% all'attuale 10,8% per le donne. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è salito al 32,6%. Un vero e proprio record negativo: per ritrovare un dato così, infatti, bisogna andare indietro di venti anni, al quarto trimestre del 1992, anno d'inizio delle serie storiche. Il calo dell'occupazione a febbraio ha colpito in particolar modo la componente femminile. Si sono infatti registrate 44mila donne occupate in meno rispetto a gennaio. Lo ha comunicato l'Istat che ha diffuso i dati provvisori su occupati e disoccupati a febbraio. L'occupazione femminile diminuisce rispetto a gennaio dello 0,5% ma aumenta dello 0,7% nei 12 mesi. Nel quarto trimestre dell'anno scorso il numero dei disoccuppati ha registrato un forte aumento su base tendenziale (+11,4%, pari a 249mila unità), portandosi a quota 2.429.000 unità. La crescita - ha spiegato l' Istat - riguarda sia gli uomini che le donne e interessa tutto il territorio nazionale. A salire è poi, nuovamente, l'incidenza della disoccupazione di lunga durata, che passa dal 48,4% del quarto trimestre 2010 al 50,6%. Sul fronte dell'occupazione, l'aumento di quella italiana più adulta (+164mila unità nella classe con almeno 55 anni), soprattutto di quella a tempo indeterminato, si contrappone al persistente calo su base annua di quella più giovane (-253mila unità, nella classe fino a 34 anni). Si conferma, dunque, l'aumento della permanenza sul posto di lavoro degli over 55 «per il progressivo invecchiamento della popolazione - hanno spiegato i tecnici del' Istat - e per l'inasprimento delle regole per l'accesso alla pensione». A crescere è poi l'occupazione atipica: sommando gli occupati a termine e i collaboratori si arriva a 121mila unità in più rispetto al quarto trimestre del 2010.                    

                                                                                           p.c.s.m.r.d.
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