martedì 13 marzo 2012

«ITALIANI VESSATI DAL FISCO» ATTACCO AL GOVERNO

«Comprendiamo le ragioni di tutto questo, dobbiamo però essere consapevoli che siamo in presenza di strappi forti allo Stato di diritto e al concetto di cittadino che ne è alla radice». Così il Garante per la privacy, Francesco Pizzetti, commenta le nuove norme sulla trasparenza amministrativa e dei controlli fiscali, nel discorso di presentazione di un volume sull'attività dell'Authority, alla biblioteca del Senato. «È proprio dei sudditi- continua Pizzetti- essere considerati potenziali mariuoli. È proprio dello Stato non democratico pensare che i propri cittadini siano tutti possibili violatori delle leggi». Per il Garante della privacy è importante che si consideri questa come una fase d'emergenza «dalla quale bisogna uscire al più presto» altrimenti «lo spread fra democrazia italiana e occidentali crescerebbe». Lanciamo «questo monito anche perchè vediamo che è in atto, a ogni livello dell' amministrazione, e specialmente in ambito locale, una spinta al controllo e all'acquisizione di informazioni sui comportamenti dei cittadini che cresce di giorno in giorno. Un fenomeno che può condurre a fenomeni di controllo sociale di dimensioni spaventose». La Corte dei Conti: troppe tasse per gli onesti. Quello di Pizzetti non è l'unico monito della giornata contro il governo Monti. «Il peso delle tasse punta a superare il 45% «un livello che ha pochi confronti nel mondo». Lo afferma il presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino secondo il «il nostro sistema è disegnato in modo da far gravare un carico sui contribuenti fedeli eccessivo». Le manovre di aggiustamento 2011 «sulla spinte dell'emergenza» - spiega il presidente dei magistrati contabili - hanno operato «soprattutto sul lato dell'aumento della pressione fiscale piuttosto che, come sarebbe stato desiderabile, dal lato della riduzione della spesa».«Una volta attenuatesi le condizioni di emergenza per poter aprire lo spazio ad una riduzione della pressione fiscale che aiuti il rilancio dell'economia ma non comprometta l'equilibrio di bilancio è necessario lavorare con tenacia e determinazione alla riduzione della spesa. Salvaguardando per quanto possibile quella sua parte che ha effetti benefici sulla propensione alla crescita».                                               p.s.m.c.r.d.
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