sabato 3 aprile 2010

L'ALTRAREPUBBLICA AUGURA
BUONA PASQUA !!!
GLI AGGIORNAMENTI E LA PUBBLICAZIONE DEI COMMENTI RIPRENDERANNO

MARTEDÌ 6 APRILE
CIVITAVECCHIA,ESPLOSIONE IN CENTRALE ENEL A TORREVALDALIGA:MUORE UN OPERAIO
Altri tre operai intossicati per fuoriuscita di ammoniaca Enel apre un’ indagine.I sindacati: martedì otto ore di sciopero

Un operaio di 34 anni, Sergio Capitani, di Tarquinia, è morto per un incidente all’interno della centrale Enel a carbone di Torrevaldaliga Nord,a Civitavecchia, nel polo industriale della città. Altri tre sono rimasti intossicati dopo essere stati investiti da un getto di ammoniaca dopo la rottura di una valvola. Tre di loro (compresa la vittima) lavorano per una ditta esterna, la Guerrucci, mentre uno è un assistente dell’ Enel, che ha già avviato un’ indagine interna. L’incidente è avvenuto poco prima di mezzogiorno nell’ area dell’impianto dove viene stoccata l’ ammoniaca utilizzata per abbassare le emissioni del monossido di azoto che si sviluppo durante il processo produttivo. I quattro operai stavano lavorando, su un ponteggio a 15 metri altezza, su una condotta a pressione (contenente acqua e ammoniaca) per il raffreddamento dell’ impianto. Sergio Capitani è morto per le gravissime ferite riportate dopo essere stato colpito in pieno dal tubo della condotta dell’ ammoniaca. Secondo le prime ricostruzioni dell’ incidente, su cui indagano i carabinieri, l’ esplosione è stata causata dalla forte pressione che ha spaccato il tubo contenente acqua e ammoniaca per il raffreddamento dell’ impianto (tubo del diametro di 50-60 centimetri) che come una gigantesca frusta si è abbattuto su Capitani, mentre gli altri tre sono rimasti intossicati dalla fuoriuscita della sostanza. Dopo essere stato investito dalla sostanza l’ operaio era andato in arresto cardiaco. Il personale del 118 aveva proceduto con la defibrillazione, poi l’uomo era stato caricato sull’elicottero per il trasporto in ospedale a Roma. Ma non appena il mezzo si è alzato in volo l’operaio è andato nuovamente in arresto. Le ulteriori operazioni di rianimazione non hanno sortito effetti. Le condizioni degli altri operai non destano particolari preoccupazioni: sono in osservazione all'ospedale di Civitavecchia. Sul posto sono intervenuti cinque squadre dei vigili del fuoco e l’impianto è già stato messo in sicurezza. «Erano tutti a lavoro in quota - spiega Franco Boriello, segretario della camera del Lavoro della Cgil - per chiudere con una valvola un tubo diportato di ammoniaca. Qualcosa però sembra non aver funzionato. Il tubo è esploso e la vittima si trovava proprio davanti alla valvola al momento dell’ splosione che lo ha colpito in pieno. Ancora una volta, questa volta alla vigilia di Pasqua un operaio si è recato a lavoro per sostenere la propria famiglia e farà rientro in casa in bara».I sindacati: martedì otto ore di sciopero. Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil hanno proclamato otto ore di sciopero per martedì prossimo «con il blocco totale delle attività di cantiere e dell’ area produzione». Lo hanno annunciato le stesse sigle sindacali spiegando che dopo la giornata di stop «si riservano di decidere altre iniziative». I sindacati sottolineano «la gravità della situazione che riguarda la sicurezza all’ interno del cantiere ed anche all’ interno delle aree gestite da Enel Produzione (aree di sola ed esclusiva gestione Enel Produzione)» e «l’ inesistente rapporto relativo alla sicurezza intercorrente tra Enel Cantiere ed Enel Produzione. Quest’ ultima appare davvero una zona franca, all’ interno della quale è tutto possibile, nulla controllabile, nulla contestabile neanche da parte dei rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza delle varie aziende metalmeccaniche impegnate nei lavori di finitura e manutenzione». I sindacati ricordano, inoltre, che «gli ultimi due incidenti mortalisono avvenuti entrambi in prestazione di lavoro a carattere straordinario: uno dopo le 8 ore lavorate e l’ ultimo nella giornata di sabato, situazioni che vedono l’allentamento della vigilanza sulla sicurezza da parte del committente. Le organizzazioni sindacali si riservano inoltre, dopo lo sciopero di martedì, di «decidere ulteriori iniziative».Fiom: parte civile contro Enel. «Come Fiom annunciamo che ci costituiremo parte civile contro l’ Enel, che è la diretta responsabile del mancato rispetto delle più elementari norme di salute e sicurezza a Civitavecchia - dice Giorgio Cremaschi, segretario nazionale Fiom-Cgil - E' un fatto gravissimo e inaccettabile che chiama in causa pesanti responsabilità. Non si può morire di lavoro alla vigilia di Pasqua nel normale funzionamento di una centrale elettrica. Questo vuol dire che le norme di sicurezza non funzionano o non sono applicate: per questo sosteniamo la decisione dei lavoratori che martedì sciopereranno per 8 ore, bloccando il cantiere e la centrale. Quanto alle responsabilità, è ora che nella catena degli appalti si risalga ai vertici che sono sempre responsabili». Enel: avviata un’ indagine interna. «Appreso del tragico incidente alla centrale di Civitavecchia - recita una nota dell’ azienda – l’ amministratore delegato di Enel Fulvio Conti ed il presidente Piero Gnudi hanno espresso profondo cordoglio per il lutto che ha colpito la famiglia dell’operaio di Tarquinia e hanno disposto l’immediato avvio di una indagine interna per chiarire la dinamica dell’incidente».Enel: rispettate tutte le misure di sicurezza. «Una tragedia che ci colpisce e al momento risulta difficile da spiegare, avvenuta durante l’esecuzione di un intervento di manutenzione di routine sulla tubazione dell’ ammoniaca-dice Calogero Sanfilippo,responsabile Enel dell’ area carbone – L’ incidente è avvenuto in presenza di tutte le misure di sicurezza previste, alle quali dedichiamo una particolare attenzione in ogni parte dell’ impianto. Inoltre, tutti gli operai coinvolti indossavano le protezioni individuali. Ora a fare chiarezza dovranno essere le indagini avviate dall’ Autorità giudiziaria e dall’azienda».Comune Tarquinia: saremo parte civile. «Il Comune di Tarquinia chiederà di costituirsi parte civile nel procedimento penale sull’incidente mortale avvenuto oggi nella centrale Enel Torrevaldaliga Nord di Civitavecchia. I nostri legali stanno verificando se tecnicamente ciò sia possibile»: lo ha annunciato Mauro Mazzola, sindaco di Tarquinia, in provincia di Viterbo, città in cui viveva Sergio Capitani. Originari di Tarquinia sono anche altri due degli operai rimasti feriti. «Chiederemo di costituirci parte civile - ha aggiunto Mazzola - perché vogliamo verificare con certezza che siano state adottate tutte le misure di sicurezza previste dalle normative. Ma vogliamo anche affermare con forza che in materia di sicurezza sul lavoro, per quanto ci riguarda, saremo costantemente in prima linea». Mazzola ha inoltre annunciato che martedì pomeriggio, nel Municipio di Civitavecchia, si terrà un incontro delle amministrazioni comunali dell’area al quale saranno invitate anche le province di Roma e Viterbo per pianificare una serie di iniziative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
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