COSTA: ERRORE UMANO, FORSE RIMOZIONE CON PALLONI
«Siamo di fronte a una tragedia di proporzioni importanti». Lo ha detto l'amministratore delegato e presidente di Costa Crociere Pierluigi Foschi aprendo la conferenza stampa indetta nella sede della società armatrice genovese per fare il punto sul naufragio della Costa concordia. «Costa Crociere darà assistenza legale al comandante Schettino. Ma l'azienda ha il dovere anche di tutelare i suoi 24 mila dipendenti. Non possiamo negare un errore umano. Le procedure che sono state adottate - ha dichiarato Foschi - non hanno rispettato le rigide disposizioni documentate e di addestramento». Il relitto della Concordia, incagliato all'isola del Giglio, «non si muove di un millimetro», ha poi detto il presidente e ad di Costa Crociere (ignorando probabilmente l'allarme e l'evacuazione in corso), sottolineando che la tutela ambientale è una delle preoccupazione prioritarie per l'azienda. «Il relitto è sdraiato su un fondale sabbioso e roccioso - ha detto Foschi - e finora non si è mosso. Strumenti specifici ne controllano la movimentazione e finora non si è mosso di un millimetro.Resta la preccupazione di mareggiate». «Non è all'ordine del giorno la modifica del nome o le prospettive future di crescita dell'azienda». A quanto risulta a Costa Crociere, una nave Costa era transitata sottocosta davanti all'isola del Giglio solo un'altra volta, il 9 agosto del 2011, per la festa di San Lorenzo, ha sottolineato il presidente e ad della compagnia, Pierluigi Foschi, precisando che in quell'occasione sia l'azienda, sia la capitaneria di porto avevano approvato la rotta. La rotta della Costa Concordia «è stata impostata correttamente» alla partenza nel porto di Civitavecchia; se la nave è uscita di rotta «la manovra non era approvata, nè autorizzata da Costa Crociere», ma è stata effettuata «dal comando nave», ha aggiunto Foschi. «Per quanto riguarda il soccorso, testimonianze interne indicherebbero che il comandante ha fatto quel che doveva». Scatto d'orgoglio del presidente circa i soccorsi sulla Concordia: «Tutti i membri dell'equipaggio si sono comportati da eroi», ha affermato, visibilmente commosso. «Hanno agito in situazione notturna su una nave inclinata. L'inclinazione non ha consentito di calare regolarmente le lance di salvataggio. Ma in quella situazione sono state evacuate 4 mila persone in due ore. In quelle condizioni non era facile». «Sento che l'azienda ora è parte lesa», ha detto Pierluigi Foschi, ad di Costa Crociere, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse già stata effettuata un'analisi legale di quanto accaduto. Costa Crociere ha valutato in 93 milioni di dollari i danni «immediati» per il disastro della nave Concordia. Foschi ha sottolineato che, oltre a questi, si dovranno valutare i danni riguardanti i diversi aspetti assicurativi. Quanto successo a Costa Concordia «potrà avere un impatto nel breve periodo sulle crociere e sulla società, ma non un segno permanente. Le vacanze sulle navi sono sicure». La società Costa Crociere ha dato mandato ad alcune società di studiare un modo per rimuovere la Costa Concordia che potrebbe «essere sollevata con palloni d'aria e, una volta rimessa in galleggiamento, trainata da rimorchiatori». «Il recupero di Costa Concordia è una delle operazioni più difficili al mondo - ha detto ancora Foschi -. Ci sono alcune possibilità di scelta ma prima di tutto dobbiamo pensare a chiudere le falle». Non è escluso, anche se al momento non è un ipotesi al vaglio, che la nave possa essere segata in tronconi. Il presidente e amministratore delegato di Costa Crociere, Pierluigi Foschi, non ha elementi «per smentire» quanto affermato dalla capitaneria di porto circa l'abbandono delle Concordia da parte del comandante Francesco Schettino. «Tuttavia - ha sottolineato Foschi - da testimonianze interne ci risulta che il comandante sia rimasto a bordo molto a lungo. C'è un'inchiesta in corso». p.c.m.s.