LA CALDA GIORNATA DI MANTOVA, PRIMO ROUND DEL CAMPIONATO ITALIANO MOTOCROSS, CONSEGNA I PRIMI VERDETTI IN TERMINI DI RISULTATO. VINCONO BEGGI (MX1), MERCANDINO (MX2) E ZECCHINA (125)
di SERGIO CONTI
Mantova
Una giornata estiva quella andata in scena oggi a Mantova. Un week end davvero intenso e caldo che ha accompagnato le manche di oggi ricche di sano agonismo e con i valori in campo che hanno saputo dare nuovi nomi ma anche i soliti protagonisti della passata stagione. La presenza di tre categorie a cancelli pieni (gruppi A e B) ha dato vita a ritmi serrati ma, ovviamente, tutte le manche sono filate via tranquillamente grazie anche alla magistrale orchestrazione degli uomini del MC Mantovano Tazio Nuvolari. La novità di quest’anno è l’introduzione della classe 125 a due tempi con piloti giovani e meno giovani che hanno riempito le griglie a disposizione. Su tutti l’ha sputata Simone Zecchina (Suzuki-Team Castellari) autore di due nette vittorie, secondo il marchigiano Luca Moroni (KTM-Steels/Dr.Jack), terzo il lombardo Davide Bonini (Husqvarna-Jollicross). La MX1 si è vissuta tutta sul duello dell’anno scorso ma a posizioni invertite con Cristian Beggi (TM-FG Racing) che ha dominato entrambe le frazioni di gara davanti al campione in carica Felice Compagnone (Honda-Pardi Racing). Il laziale è sempre partito per primo ma nulla a potuto contro la condizione fisica di Beggi che oggi ha fatto la differenza. Terzo incomodo, si fa per dire, è giunto Stefano Dami (Honda-MB Team). La MX2 si è basata su di un paio di protagonisti anche se il vincitore assoluto, con un primo ed un secondo posto, è stato Michael Mercandino (KTM-Aldini Racing). Il piemontese dopo aver piegato tranquillamente gli avversari in gara 1, nella seconda ha tentato l’attacco al battistrada Aleksandr Tonkov (Yamaha-Team Moto Idea) che comandava dal primo giro, rimediando solamente una caduta a due giri dalla fine, giungendo così secondo. Mercandino, comunque, ha fatto bottino pieno di punti. Terzo è giunto Alessandro Battig (KTM). CRONACA DELLE GARE- MX1- Gara 1: all’abbassarsi del cancello è Stefano Dami che guadagna l’hole shot ma già dopo poche curve Compagnone passa leader inseguito da Beggi. La battaglia della stagione 2010 si ripete al settimo giro quando Beggi sorpassa il laziale e si invola verso la vittoria. Compagnone giunge secondo, Dami terzo. Gara 2: il più lesto è come sempre Compagnone, seguito da Beggi, Dami e Bracesco. Bracesco passa Dami e mentre Beggi tentenna in una curva, Bracesco prende la seconda piazza per lasciarla dopo poco allo stesso Beggi che durante il quarto giro passa al comando mantenendo la testa sin sotto la bandiera a scacchi. Come in gara 1, secondo giunge Compagnone, terzo è Dami.MX2- Gara 1: Matteo Aperio è il più veloce seguito da Battig e Zeni. Battig rompe gli indugi e comanda già dopo il primo passaggio, Aperio commette subito un errore al primo giro tanto da ritrovarsi ottavo al secondo. Battig ha così via libera, comanda per cinque tornate ma poi ha un problema meccanico (problemi alla forcella), cade, recupera ma non può far meglio della seconda piazza finale. Zeni ottimamente piazzato durante i primi giri rompe la catena e deve ritirarsi. Ma il vincitore è Michael Mercandino non fulmineo al via, transita settimo al primo rilievo cronometrico. Mercandino comincia a macinare metri su metri che lo portano al comando della corsa durante il sesto giro, testa della gara che non lascia più. Terzo giunge Lombrici, posizione che aveva già conquistato durante il terzo passaggio. Gara 2: spunto iniziale per Tonkov che comanda il gruppo dal primo all’ultimo giro. Dietro al russo, al primo rilievo cronometrico, transitano Terraneo, Aperio e Bertuzzo. Mercandino è ottavo ma recupera sino a quando, a metà corsa, arriva a ridosso di Tonkov. Tenta un attacco a due giri dal termini ma con esito negativo, addirittura ha la peggio e si appoggia a terra perdendo così terreno dal battistrada. Terzo giunge Monticelli che poi verrà squalificato per non aver lasciato la moto al parco chiuso.125 2T- Gara 1: il più lesto al via è Cavallo, inseguito da Zecchina. Il neo campione della Under 17 ci mette poche curve a superare il battistrada ed ha dominare dal primo all’ultimo giro. Secondo conclude Moroni, posizione conquistata già durante la seconda tornata. Terzo è Della Mora. Gara 2: hole shot di Bonini inseguito da Cavallo e Moroni. Nel corso del primo giro Moroni sorpassa il battistrada ma regge il comando per quattro giri prima di soccombere ad un dirompente Zecchina che prende le redini della corsa sino alla fine. Terzo resiste Bonini. MX1 – Gruppo B: due i vincitori, Laurenzi nella prima frazione e Vestri nella seconda. MX2 – Gruppo B: anche due i protagonisti, gara 1 vinta da Amadio, gara 2 da Cogo.125 – Gruppo B: una manche a Callegaro e una a Gizzi.
domenica 3 aprile 2011
MONTEZEMOLO E LA POLITICA CACCIARI: «FARÀ UNA LISTA CIVICA»
Luca Cordero di Montezemolo starebbe preparando una lista civica nazionale e annuncerebbe il suo ingresso in politica appena sarà fissata la data delle elezioni. Il presidente della Ferrari continua a far discutere i partiti dopo aver confessato a Napoli la tentazione, sempre più crescente, di «scendere in campo». A riaccende il dibattito è Massimo Cacciari che parla dell'avvicinarsi di una «scelta definitiva» sull'impegno politico dell' ex presidente di Confindustria con una lista. Prenderebbe ancora un po' di tempo solo per sistemare i suoi affari imprenditoriali e capire i tempi precisi del ritorno alle urne: perchè - dice l' ex sindaco di Venezia - se votasse nel 2013, come auspica Silvio Berlusconi, dovrebbe stare 'sulla graticola' per un paio d'anni. Al contrario, se lo scioglimento delle Camere fosse imminente allora schiererebbe subito la sua organizzazione. L' obiettivo sarebbe quello di intercettare i delusi di Pdl, Pd e Lega, quasi un 40-50% di cittadini che non va più alle urne e non si riconosce in questo bipolarismo italiano, spiega ancora Cacciari. Molta cautela dall'entourage dell'ex presidente della Fiat : «Per ora è solo una battuta, non si sa neanche se si vota», spiega al 'Corriere della Sera' Carlo Calenda, uno dei fondatori di 'ItaliaFutura'. Che poi precisa: «Luca Cordero di Montezemolo è già in politica da due anni, se per politica si intende fare proposte e intervenire nel dibattito pubblico. Se però si intende come 'presentarsi alle elezionì allora è una questione di lana caprina»: perchè- prosegue - «intanto le elezioni ci devono essere e se ci saranno tra due anni come si fa a dire quel che succedera?». Su un fatto sembrano concordare con Cacciari gli uomini più vicini a Montezemolo: è molto difficile che pensi a costruire un nuovo partito. Un invito al presidente della Ferrari a scendere nell'arena viene dal centrodestra ma con un chiaro avvertimento: «Faccia meno chiacchiere senza scordarsi però che non è esente dall'avere scheletri nell'armadio», dice il senatore Francesco Casoli che chiude con un'altra frecciatina: «Prima o poi dovrà rendere conto al popolo di qualche spreco di denaro pubblico fatto tramite i suoi tanti incarichi ottenuti grazie alle amicizie». Il centrodestra è anche molto critico nei confronti dell'apertura dei futuristi di Fini e, sia pure con qualche cautela in più, dei centristi di Casini al numero uno della Ferrari: «Il cosiddetto partito della Nazione è senza un obiettivo finale, hanno applaudito la discesa in campo di Montezemolo senza capire che il problema non è inventarsi un leader ma un progetto da costruire», taglia corto il ministro dell'Agricoltura e leader del Pid, Saverio Romano.
Luca Cordero di Montezemolo starebbe preparando una lista civica nazionale e annuncerebbe il suo ingresso in politica appena sarà fissata la data delle elezioni. Il presidente della Ferrari continua a far discutere i partiti dopo aver confessato a Napoli la tentazione, sempre più crescente, di «scendere in campo». A riaccende il dibattito è Massimo Cacciari che parla dell'avvicinarsi di una «scelta definitiva» sull'impegno politico dell' ex presidente di Confindustria con una lista. Prenderebbe ancora un po' di tempo solo per sistemare i suoi affari imprenditoriali e capire i tempi precisi del ritorno alle urne: perchè - dice l' ex sindaco di Venezia - se votasse nel 2013, come auspica Silvio Berlusconi, dovrebbe stare 'sulla graticola' per un paio d'anni. Al contrario, se lo scioglimento delle Camere fosse imminente allora schiererebbe subito la sua organizzazione. L' obiettivo sarebbe quello di intercettare i delusi di Pdl, Pd e Lega, quasi un 40-50% di cittadini che non va più alle urne e non si riconosce in questo bipolarismo italiano, spiega ancora Cacciari. Molta cautela dall'entourage dell'ex presidente della Fiat : «Per ora è solo una battuta, non si sa neanche se si vota», spiega al 'Corriere della Sera' Carlo Calenda, uno dei fondatori di 'ItaliaFutura'. Che poi precisa: «Luca Cordero di Montezemolo è già in politica da due anni, se per politica si intende fare proposte e intervenire nel dibattito pubblico. Se però si intende come 'presentarsi alle elezionì allora è una questione di lana caprina»: perchè- prosegue - «intanto le elezioni ci devono essere e se ci saranno tra due anni come si fa a dire quel che succedera?». Su un fatto sembrano concordare con Cacciari gli uomini più vicini a Montezemolo: è molto difficile che pensi a costruire un nuovo partito. Un invito al presidente della Ferrari a scendere nell'arena viene dal centrodestra ma con un chiaro avvertimento: «Faccia meno chiacchiere senza scordarsi però che non è esente dall'avere scheletri nell'armadio», dice il senatore Francesco Casoli che chiude con un'altra frecciatina: «Prima o poi dovrà rendere conto al popolo di qualche spreco di denaro pubblico fatto tramite i suoi tanti incarichi ottenuti grazie alle amicizie». Il centrodestra è anche molto critico nei confronti dell'apertura dei futuristi di Fini e, sia pure con qualche cautela in più, dei centristi di Casini al numero uno della Ferrari: «Il cosiddetto partito della Nazione è senza un obiettivo finale, hanno applaudito la discesa in campo di Montezemolo senza capire che il problema non è inventarsi un leader ma un progetto da costruire», taglia corto il ministro dell'Agricoltura e leader del Pid, Saverio Romano.
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