sabato 2 giugno 2012


L'ITALIA CELEBRA LA SUA FESTA MA PENSA A CRISI E TERREMOTATI

E' durata cinquanta minuti la parata militare senza cavalli e senza Frecce tricolori, aperti da un minuto di raccoglimento per il sisma in Emilia. Ha fatto da prologo la deposizione di una corona d'alloro all'Altare della patria da parte di Giorgio Napolitano. Insieme al presidente il premier Monti, i presidenti di Senato e Camera Schifani e Fini, il ministro della Difesa Di Paola, il presidente della Consulta Quaranta. La parata è iniziata alle 10,10 lungo via dei Fori Imperiali con i gonfaloni di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e delle Province di Bologna, Ferrara, Mantova, Modena, Reggio Emilia e Rovigo, in rappresentanza delle comunità colpite dal sisma, posizionati presso la tribuna d'onore. Con i ministri Cancellieri, Severino, Terzi e Profumo c'erano anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Catricalà, il capo della polizia Manganelli, il vicepresidente della Corte Costituzionale Gallo e diversi esponenti politici. Preceduti dai carabinieri, hanno sfilato tra l'altro i reparti e le unità impegnati nelle missioni internazionali nel quale comparivano le bandiere delle Nazioni unite, dell'Alleanza atlantica e dell'Unione europea, di alcune nazioni amiche e alleate. L'ha chiusa una simbolica rappresentanza delle componenti, militari e civili (circa 4.500 tra uomini e donne) impegnate nelle operazioni di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite dal terremoto. Sono in corso a Roma i festeggiamenti per il 2 Giugno, Festa della Repubblica. Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate, il seguente messaggio: «Celebriamo oggi il 66ø anniversario della nascita della Repubblica. Il 2 giugno 1946 gli italiani, risorti dalle sofferenze di due guerre e spezzato il giogo della dittatura, completarono il loro lungo e difficile cammino verso un nuovo stato democratico, i cui principi fondanti trovarono poi mirabile sintesi nella Carta costituzionale, architrave delle istituzioni e supremo riferimento per il paese e per il cittadino. Questa mattina, chinando il capo di fronte al Milite Ignoto, ho reso omaggio a tutti i militari che hanno perso la vita per la Patria, per costruire, difendere e diffondere i grandi valori ai quali l'Italia repubblicana si ispira e che promuove nel mondo. Pur stretto nell'impegno volto a fronteggiare una grave crisi economica e profondamente ferito da uno sconvolgente e luttuoso evento sismico, il nostro paese è più che mai determinato a proseguire nella propria azione in seno alla comunità internazionale, consapevole che, fino a quando la legalità e i diritti fondamentali saranno offesi, la cooperazione pacifica tra i popoli e lo sviluppo sociale ed economico non potranno definitivamente affermarsi». «Esprimo il mio forte apprezzamento alle Forze Armate, che di tale azione costituiscono componente rilevante – ha proseguito Napolitano – per la preziosa opera che svolgono in tante travagliate regioni, a sostegno della stabilità e della sicurezza e per l'assistenza alle popolazioni. Esse debbono continuare ad attuare con determinazione il complesso e ambizioso processo di trasformazione e razionalizzazione intrapreso, al fine di realizzare uno strumento militare agile e capace, in grado di far fronte efficacemente alle nuove minacce e alle imprevedibili situazioni di rischio che ci prospetta un mondo sempre più interdipendente e globalizzato. Un riconoscimento particolarmente sentito va ai reparti intervenuti con la Protezione Civile in soccorso dei cittadini emiliani che un disastroso terremoto ha, in questi giorni, così duramente e dolorosamente colpito. Con il loro impegno essi testimoniano ancora una volta la totale dedizione delle Forze Armate alla nostra Italia ed alla sua gente di cui sono nobile espressione. Quei reparti saranno oggi virtualmente al fianco delle unità che sfileranno in Roma. Con questi sentimenti, insieme a tutti i cittadini, stringo idealmente in un affettuoso abbraccio i militari italiani di ogni ordine e grado e le loro famiglie e rinnovo loro il mio plauso e l'augurio più fervido. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l'Italia!». La festa del 2 Giugno «è una ricorrenza di cui è protagonista il popolo, il nostro popolo, che, in questo momento, si riconosce nelle comunità colpite dal sisma in Emilia e altrove. È intorno a loro che la famiglia della Difesa si stringe in un abbraccio forte e caloroso». Lo scrive il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, in un messaggio inviato ai militari in occasione del 2 Giugno. Alle popolazioni colpite, afferma Di Paola, «va quest'oggi la solidarietà dello Stato, valore su cui si fonda una nazione davvero coesa. Questa tragedia infatti, non tocca solo una parte di italiani, ma tutti». ERRANI, DA ITALIA SEGNO IMPORTANTE DI SOLIDARIETÀ FAREMO PRESTO E BENE «Il 2 Giugno è la festa della Repubblica. Il fatto che il Presidente Napolitano abbia scelto di dedicarla alla vittime e alla popolazioni terremotate è un segno importante di solidarietà e unità della Repubblica. Di questo ringrazio Napolitano e tutti gli italiani». È il ringraziamento arrivato durante la diretta del TG1 dal presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani in collegamento da Marzaglia, nel Modenese, punto chiave della macchina dei soccorsi di questi giorni. «Faremo presto e bene. Qui non esiste un Commissario - ha detto riferendosi a sè - ma un sistema di istituzioni democratiche forti a cominciare dai Comune e dalla Province,sui cui faremo leva per ricostruire». DI PAOLA, DIFESA ABBRACCIA COMUNITÀ COLPITE DA SISMA «A voi, donne e uomini delle Forze Armate impegnati in questi giorni nell'assistenza a questa gente colpita ma coraggiosa- scrive Di Paolo-rivolgo l'apprezzamento del governo e mio personale. Il conforto, materiale e spirituale, che voi offrite a chi sta soffrendo la perdita dei propri cari, delle proprie cose e delle certezze, è la migliore risposta possibile che un'istituzione come la nostra può dare in momento così difficili. Lo spirito che anima l'impegno di quanti con o senza stellette, stanno operando insieme nelle zone devastate per aiutare le popolazioni colpite dal sisma - ha aggiunto - ci consente di guardare con fiducia, nonostante tutto, al futuro».                                                                  

                                                                                                          c.p.m.s.r.d.n.Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSShare