ADDIO TONINO GUERRA, POETA CINEMA ITALIANO IL POETA E
SCENEGGIATORE ROMAGNOLO, COLLABORATORE DI TANTI GRANDI REGISTI, AVEVA DA POCO
COMPIUTO 92 ANNI
SANTARCANGELO DI ROMAGNA- Tonino Guerra ha
'scelto' il 21 marzo, l'arrivo della primavera, ma anche la giornata mondiale
della poesia istituita dall'Unesco, per lasciare il mondo E' morto il poeta e
sceneggiatore romagnolo collaboratore di tanti grandi registi, da Fellini ad
Antonioni, da Rosi ai fratelli Taviani. Nato nel 1920, aveva da poco compiuto
(il 16 marzo) 92 anni. Da qualche tempo, avendo sentito che la fine si
avvicinava, aveva scelto di tornare a vivere nella natia Santarcangelo,
lasciando la casa- museo di Pennabilli - sede dell' associazione a lui
intitolata - nella quale aveva vissuto dagli anni 80. Ammalato da qualche mese,
Guerra si era aggravato nelle ultime settimane ed era stato ricoverato a Rimini
per accertamenti, ma i sanitari lo avevano rimandato a casa. Accanto a lui
nell'ora del trapasso, anche il figlio Andrea Guerra, noto musicista.
Napolitano, artista con grande impegno civile - Il presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, ha inviato alla signora Dora Guerra il seguente messaggio:
''Apprendo con profonda tristezza la notizia della scomparsa del maestro Tonino
Guerra, insigne figura della cultura italiana ovunque riconosciuta ed
apprezzata per la personale impronta creativa e il sempre intenso e coerente
impegno civile. Poeta, pittore, narratore e sceneggiatore cinematografico di
straordinario talento, nel suo lungo e intenso percorso artistico, scandito da
prestigiosi riconoscimenti, egli ha sempre mantenuto vivo il legame con la sua
terra e rivolto uno sguardo attento al futuro fino all'ultimo con generoso
entusiasmo. Nell'esprimere a lei e a tutti i familiari il mio commosso e
partecipe cordoglio, mi unisco al generale rimpianto di quanti hanno avuto il
privilegio di conoscerlo e di apprezzarne l'opera''. E' quanto si legge in un
comunicato del Quirinale. Funerali civili in piazza forse sabato - Dovrebbero
tenersi sabato mattina i funerali di Tonino Guerra: con ogni probabilità una
cerimonia civile si svolgerà in piazza Ganganelli, a Santarcangelo, dove era
nato e dove vive la famiglia del poeta e sceneggiatore scomparso oggi.
L'ufficialità si avrà solo nel pomeriggio, quando è prevista una Giunta
straordinaria del Comune per deliberare appunto sulla data e le modalità delle
esequie. In occasione dei funerali, ha anticipato il sindaco di Santarcangelo,
Mauro Morri, sarà istituito il lutto cittadino. Sotto le arcate dei portici del
Comune di Santarcangelo sventolano ancora le stampe romagnole con i disegni
ideati da Guerra: sono lì da venerdì, quando la cittadina romagnola ha
festeggiato i 92 anni dello sceneggiatore scomparso oggi. Nella stessa piazza
del Comune, piazza Ganganelli, si affaccia il palazzo in cui la famiglia Guerra
vive al secondo piano. Stretti in casa, nel loro riserbo, la moglie Lora e il
figlio di Tonino Guerra, Andrea, celebre compositore. Sotto l'abitazione del
poeta, tre auto dei carabinieri che vegliano la piazza con discrezione. C'é
anche una troupe televisiva russa, la nazionalità della moglie di
Guerra.Maestro elementare, poeta, sceneggiatore, ha collaborato con Federico
Fellini, Michelangelo Antonioni, Francesco Rosi e i fratelli Taviani, firmando
capolavori del cinema italiano, da 'L'avventurà, nel 1960, a 'La polvere del
tempo', nel 2008. Nato a Santarcangelo di Romagna, dove si è spento questa
mattina, il 16 marzo del 1920, Tonino Guerra ha contribuito a scrivere pagine
importanti del cinema e della cultura italiana degli ultimi 92 anni. Era un
maestro elementare, quando nel 1943 venne deportato in Germania nel campo di
concentramento di Troisdorf. Qui, per intrattenere i compagni di prigionia, si
mise a raccontare storie come si faceva nelle campagne della sua Romagna
accanto al fuoco.E cominciò a scrivere poesie in dialetto romagnolo.Dopo la
guerra, si laureò in pedagogia all'università di Urbino, dove lo notò e
incoraggiò Carlo Bo, che lo aiutò a pubblicare la sua prima raccolta 'I
scarabocc'. Divenne quindi membro di un circolo di poeti, 'E circal de
giudeizi' (il circolo della saggezza) con Raffaello Baldini e Nino Pedretti. Ma
è l'attività di sceneggiatore, iniziata con il trasferimento a Roma nel 1953,
che Guerra raggiunge la fama. Con Antonioni firma 'L'avventurà (1960), 'La
notte' (1961), 'L'eclissé (1962) e 'Deserto Rosso' (1964). In contemporanea con
quest'ultimo collabora a 'Matrimonio all'italianà di Vittorio De Sica, con cui
nel 1970 realizza anche 'I Girasoli'. I suoi capolavori, però, li firma con
Fellini: 'Amarcord', nel 1973, e dieci anni dopo 'E la nave va'. Lavora anche
con Angelopoulos, Mario Monicelli, José Maria Sanchez e Wim Wenders. Negli anni
80 tornò in Romagna, dove, oltre a continuare la sua produzione poetica, si
diede all'architettura del paesaggio, disegnando fontane, piazze e scalinate
per i paesi della sua terra. Si dedicò anche alla pittura e alla creazione di
installazioni artistiche da lui ribattezzate 'I luoghi dell'animà, tra i quali
L'Orto dei frutti dimenticati, Il Rifugio delle Madonne abbandonate, La Strada
delle meridiane, Il Santuario dei pensieri, L'Angelo coi baffi, Il Giardino
pietrificato, L'albero della memoria. Lascia una produzione culturale
sconfinata che ha profondamente inciso nella cultura del nostro Paese. Sindaco
Santarcangelo, sara' lutto cittadino - Nel pomeriggio ci sarà a Santarcangelo -
paese natio di Tonino Guerra - una Giunta straordinaria per l'adozione di un
decreto che deliberi "il lutto cittadino" nel giorno in cui si
terranno i funerali del poeta e sceneggiatore romagnolo scomparso oggi. Lo ha
detto, raggiunto telefonicamente, il sindaco della cittadina della
Valmarecchia, Mauro Morri che ha anche anticipato quanto presenterà sulla sua
bacheca Facebook in ricordo dell' illustre concittadino. "Io credo - ha
scritto in un passaggio del post intitolato 'Addio Tonino, Santarcangelo è
molto tristé - che il tuo testamento siano i mille e mille petali di mandorlo
che il giorno del tuo novantaduesimo compleanno erano nella fontana della
piazza" centrale di Santarcangelo "portati via dai bambini e dal
vento. Ora, nel primo giorno di primavera, quei petali di mandorlo sono
ovunque. Farò quello che hai detto tu - ha proseguito Morri -: ogni volta che
vedi un mandorlo in fiore fermati e togliti il cappello". Riferendosi ad
una foto inserita in bacheca in cui è ritratto insieme a Tonino Guerra, il
sindaco di Santarcangelo ha poi aggiunto sul post: "Ti penso come nella
foto, a casa tua a fare due chiacchiere sulla bellezza e sui nostri progetti"
sospesi per la città. Ciao Tonino e grazie di tutto". Guerra, che da anni
risiede a Pennabilli, in alta Valmarecchia, era tornato nella sua Santarcangelo
in occasione del 92/o compleanno celebrato lo scorso venerdì nella piazza
principale della città su cui si affaccia la sua abitazione. In
quell'occasione, la fontana della piazza era stata circondata da un soffice
manto erboso, come desiderava lo stesso Guerra e tra i tanti accorsi a
celebrare il poeta c'era anche il regista Ermanno Olmi.Veltroni, se ne va un
genio - "Tonino era una persona
straordinaria, una persona capace di attraversare quasi un intero secolo della
cultura italiana riuscendo a dare un contributo originale in mille campi, uno
dei nostri intellettuali più conosciuti ed apprezzati al mondo. E che insieme
aveva mantenuto un sorriso e uno sguardo leggero e penetrante sul mondo e sugli
uomini". Lo dice il democratico Walter Veltroni. "Tonino Guerra -
aggiunge - aveva collaborato da pari a pari coi migliori registi del nostro
cinema Fellini come Antonioni, Visconti, De Sica, i fratelli Taviani, Rosi,
Petri, Bellocchio... Lo avevano amato e avevano collaborato con lui Theo
Angelopoulos o Andrei Tarkovskij, segno che quest'uomo che amava parlare nel
suo romagnolo arrotondato non aveva confini intellettuali e parlava una lingua
davvero universale. Ci mancheranno le cose profonde che diceva avvolgendole nel
suo sorriso quasi da bambino. Se ne è andato un genio, un poeta, una persona
dolcissima". r.d.c.p.s.m.