LA PIOGGIA NON FERMA L''ONDA ROSSA' «A RISCHIO 300MILA POSTI DI
LAVORO»
Quasi duemila operatori balneari provenienti da tutta Italia
si sono dati appuntamento oggi alla ‘Rotonda’ di Senigallia, per protestare
contro la direttiva Bolkestein, che dal 2015 obbliga le aziende balneari a
concorrere attraverso un’asta pubblica per ottenere le concessioni. Secondo il
Sib, il sindacato italiano balneari della Confcommercio, che ha organizzato la
manifestazione, è a rischio il futuro di 30 mila imprese e 300 mila posti di
lavoro. E nemmeno la pioggia ha fermato l'esercito degli imprenditori. Con
striscioni, cartelli e fischietti l’’Onda rossa’, un corteo di bagnini in
maglietta di colore rosso e giubbetto di salvataggio, si è data appuntamento in
piazza della Libertà, per poi sfilare sotto l’acqua fino al Foro Annonario,
rallentando il traffico lungo la Ss 16. Non sono mancati momenti di tensione,
ma in generale la protesta si è svolta pacificamente.Fra loro anche Marcello Di
Finizio, l’imprenditore triestino salito sulla cupola di San Pietro pochi
giorni fa, applauditissimo dai colleghi. Di Finizio ha scaldato gli animi:
«Dovete far sentire la vostra voce - la sua incitazione - portando avanti la
vostra battaglia anche quando vi fermano. Io non mi fermerà, anche se dopo
piazza San Pietro ho ricevuto un foglio di via obbligatorio che mi vieta di
mettere piede a Roma per tre anni». Secondo Riccardo Borgo, presidente del Sib,
«occorre che il governo ci metta la volonta’ politica». «Chiediamo di sederci
attorno a un tavolo - ha poi aggiunto - e ragionare, senza pregiudizi e
preconcetti,per realizzare un percorso condiviso». «La situazione è già
drammatica anche per tutto l’indotto - ha dichiarato Fabrizio Licordari,
presidente di Assobalneari Confindustria - le nostre aziende fornitrici sono
tutte artigiane e di piccola dimensione, sono solo aziende italiane e tutte già
in crisi: chi produce lettini, ombrelloni e attrezzature da spiaggia non vende
più nulla perchè gli operatori non fanno investimenti e non riescono più a pianificare».
Tutti d’accordo sul ‘no alle aste pubbliche’, che metterebbero a rischio gli
investimenti finora sostenuti dagli operatori delle spiagge e che favorirebbero
i grandi gruppi. Non tutti d’accordo, invece, sulla presenza dei politici alla
manifestazione di oggi. Bersagliato di fischi l’intervento del deputato della
Lega nord Gianluca Pini, a causa della presa di posizione del suo partito sulla
direttiva Ue. Al contrario, numerosi sindaci e amministratori locali di Comuni
dell’Adriatico e del Tirreno hanno espresso sostegno alla categoria, mentre il
deputato dell’Idv David Favia ha garantito pressioni sul Governo perchè
solleciti una revisione della direttiva. «Domani sentiremo che cosa ci dirà il
ministro del Turismo Gnudi, che ha convocato le organizzazioni di categoria -
ha detto Favia - ma dovete essere tutti a Roma con noi e con le Regioni».