VENDOLA AL GAY PRIDE DI PALERMO:«VILTÀ PER NON TURBARE
VATICANO»
Decine di migliaia alla parata del Gay Pride di Palermo
questo pomeriggio. Colori, soprattutto il rosa, musica, allegria, carri e flash
mob. Con diversi politici in prima fila tra i quali Nichi Vendola, Paolo
Ferrero e Leoluca Orlando. Maria Grazia Cucinotta, Eva Riccobono, Vladimir
Luxuria e Barbara Tabita le madrine. «Palermo - ha detto Titti De Simone,
presidente del coordinamento del Pride - ha dimostrato in questi giorni di
essere una capitale europea e dei diritti». Tutti in corteo dal Foro Umberto I
ai Cantieri culturali della Zisa, con il flash mob del «bacio libera tutti».
Intanto, in un altro spazio della città, nel parco Ninni Cassarà, si svolge il
'family day', organizzato da un gruppo di associazioni cattoliche. «Credo di
avere avuto molte prove che mi hanno reso diffidente nei confronti del
Parlamento e nei confronti della politica. Il centrosinistra in passato troppe
volte ha peccato di viltà, ha pensato di non turbare gli umori d'oltretevere.
Il centrodestra manco a parlarne. Con la loquela di Giovanardi ha sempre
segnalato la propria idea di modernità un tantinello medievale». Lo ha detto il
presidente di Sel, Nichi Vendola, a margine della parata nazionale del gay
pride in corso oggi pomeriggio a Palermo. «Ora sono contento che anche nel
centrodestra ci sono voci importanti che si levano per squarciare questa coltre
d'insopportabile ipocrisia - ha aggiunto Vendola -, e di dire la verità, perché
noi chiediamo alla legge di riconoscere quello che è nella vita, nella
società». LUXURIA: QUESTO E' IL VERO FAMILY DAY «È questo il vero Family day -
rivendica Luxuria - qui ci sono famiglie etero e gay, senza alcuna
discriminazione». In effetti, mentre il corteo procede diventano sempre più
numerosi i giovanissimi, e ci sono molte famiglie con i loro bimbi. «Basta
omofobia», si legge su un grande lenzuolo«. Spiccano gli oltre 21 carri
addobbati a festa con centinaia di palloncini fuxia, il colore del Pride, che
si ripete nei vestiti e nei fiori che accompagnano la lunga kermesse. Tra gli
slogan ripetuti più spesso dalla folla, la tutela dei diritti per tutti »Amare
è un diritto umano«, concetto poi declinato in tutte le lingue, dall'inglese
»different people, same rights«, fino al dialetto siciliano »ti vogghiu bene«.
Molti indossano magliette con i colori e il simbolo del Pride Palermo,
l'asterisco rosa. L'attrice siciliana Cucinotta è arrivata accompagnata da una
decina di poliziotti in tenuta d'ordinanza completamente fuxia. Tra la bandiere
spiccano anche quelle contro il Muos, di Rifondazione, delle varie associazioni
per la difesa dei diritti Lgbt. »Una straordinaria festa«, dice Orlando, »che
sottolinea come la diversità di ognuno diventi la ricchezza di tutti. Questo è
il mosaico di Palermo, tutti uniti nel nome dell'eguaglianza. «Accettare
l'omosessualità», per Eva Riccobono «è un grande senso di civiltà e la Sicilia
è avanti rispetto al resto del Paese». «Tutte le persone intelligenti», riprede
la Cucinotta «accoglieranno il Gay pride e di quelle meno intelligenti ne
facciamo meno». A Palermo la parata conclude il Gay Pride nazionale 2013. Gli
alberghi e i b&b della città sono affollati degli ospiti venuti da tutta
Italia e da tutta Europa. Per il movimento LGBT (lesbian, gay, bisex e transgender)
come il pride dei record: è il village più grande d'Europa; c'è Laura Boldrini
e quindi per la prima volta partecipa il presidente della Camera dei Deputati;
sfila anche un'auto storica; è il primo pride che riceve un messaggio da un
ministro di un governo straniero (la ministra della Giustizia francese,
Christiane Taubira); il pride più a sud d'Europa. E le donne hanno avuto un
peso rilevante sia nell'organizzazione, che negli interventi, che nella
partecipazione. Infine, il pride non finisce il giorno della parata, ma si
conclude il giorno dopo; il concentramento è al foro Umberto I. Per la prima
volta sfila anche una Triumph Spitfire che ha partecipato alla Targa Florio,
concessa dall'Automobile Club Palermo che ha aderito al Pride. Ci sono anche il
colorato trenino delle Famiglie Arcobaleno, dedicato ai bambini e a tutte le
famiglie e un carro di Amnesty International, che ha organizzato nei giorni
scorsi due incontri con attivisti provenienti da Paesi in cui l'omosessualità è
un reato, come la Russia, l'Uganda, l'Algeria. Apre la parata il carro del
Coordinamento Palermo pride, allestito con un'ironica citazione dei tipici
carretti siciliani. Sono attesi tra gli altri come madrine Eva Riccobono,
Vladimir Luxuria, Maria Grazia Cucinotta, Barbara Tabita. Tra i partecipanti
anche Victoria Cabello, Emma Dante, il sindaco Leoluca Orlando, il presidente
della Regione Sicilia Rosario Crocetta e il presidente della Regione Puglia
Nichi Vendola. Dopo aver attraversato la città, passando attraverso corso
Vittorio Emanuele, via Roma, piazza Sturzo, piazza Castelnuovo, via Dante, ed
arrivando a piazza di Camporeale, la serata continuerà al pride village presso
i Cantieri culturali alla Zisa, con gli interventi dei presidenti delle
associazioni nazionali LGBT. La serata continuerà al Village tra musica e
spettacolo.