ENI, ESSO E Q8 SCONTANO BENZINA MA A ITALIANI NON PIACE
SELF- SERVICE
Eni con Iperself, Esso con SelfPiù e Q8 con Q8Easy (ma non
solo), hanno dato vita nel fine settimana ad una vera e propria guerra di
sconti sugli impianti self-service. All`annuncio di giovedì scorso da parte di
Eni (benzina e diesel rispettivamente a 1,600 e 1,500 euro/litro su circa 3.000
punti vendita da sabato alle 13.00 alla mezzanotte della domenica, per uno
sconto di circa 20 cent/litro rispetto al servito), finora hanno risposto solo
Q8 («sconto persino superiore per entità e durata») ed Esso (almeno -21 cent
euro/litro rispetto al prezzo provinciale consigliato servito, da sabato alle
13.00 fino all`apertura di stamani). Secondo il monitoraggio di Quotidiano
Energia, l’ iniziativa è partita in maniera diffusa ed efficace sui punti
vendita Q8, sia a marchio Q8Easy sia su alcuni impianti tradizionali, e fin dal
primo mattino di sabato, battendo sul tempo Eni e con prezzi più bassi del
market leader a 1,495 e 1,595 euro/litro per benzina e diesel sulla linea Easy
e 1,500 e 1,600 su quella tradizionale. Subito code agli impianti Q8
(interessati qualche centinaio). Anche Esso si è mossa di buona lena: prezzi
minimi benzina a 1,595 euro/litro e 1,495 per il diesel (anche in questo caso alcune
centinaia di impianti). I prezzi medi nazionali sul servito intanto restano a
1,821 euro/litro per la benzina, 1,708 per il diesel e 0,811 per il Gpl. Punte
massime per la benzina sotto a 1,900 euro/litro (1,898), diesel a 1,746 e Gpl
0,840. Più nel dettaglio, a livello Paese il prezzo medio praticato della
benzina (sempre in modalità servito) va dall`1,812 euro/litro di Eni all’ 1,821
di Tamoil (no-logo in discesa fino a 1,694). Per il diesel si passa dall’ 1,702
euro/litro di Eni e Q8 all`1,708 sempre di Tamoil (no-logo giù a 1,563). Il Gpl
infine è tra 0,781 euro/litro di Eni e 0,811 di Tamoil (no-logo a 0,770).In
modalità self service prezzi medi nazionali 1,755 euro/litro per la benzina e
1,662 per il diesel, con punte minime rispettivamente di 1,593 e 1,495 e
massime di 1,835 e 1,705.Tuttavia, per il pieno già metà degli italiani
preferisce la comodità del benzinaio sotto casa rispetto al risparmio. È quanto
emerge da un sondaggio commissionato dall'Unione petrolifera all'Ispo. Quanto
alle preferenze degli italiani in tema di rifornimento di carburante, il
sondaggio evidenzia cbhe i comportamenti effettivi mostrano gli intervistati
spaccati in due, tra chi preferisce essere servito e chi utilizza il
self-service, tra chi predilige la comodità e chi punta soprattutto sulla
convenienza. Coerentemente, anche le abitudini dichiarate mostrano come poco
più la metà degli italiani (56%) preferisca essere servito per il rifornimento:
si tratta soprattutto delle donne, degli anziani, dei lavoratori in proprio e
metropolitani, dei soggetti che usano poco l'auto (basso-spendenti, ossia che
spendono meno di 55 euro al mese per il carburante). Al contrario gli uomini e
i giovani preferiscono di solito andare al self-service. Sette italiani su 10
dichiarano di cercare sempre il benzinaio più conveniente per il rifornimento,
anche se in realtà, di questi 7, un terzo sceglie poi la comodità: in altre
parole, anche se avevano dichiarato di cercare sempre il benzinaio più
conveniente, nell'ultimo rifornimento hanno scelto il distributore più comodo,
senza badare al costo. Assume pertanto rilievo l'opportunità di una maggiore e
più puntuale informazione sui prezzi praticati. Anche in tema di rinunce a
favore del risparmio gli italiani si mostrano piuttosto refrattari. Quasi 4 su
10 non sono disposti a rinunciare completamente al rifornimento servito, 7 su
10 giudicano eccessivi 10 km in più di strada per trovare carburanti scontati e
5 su 10 non sono disposti a rinunciare alla capillarità dei distributori per
avere prezzi più bassi. La disponibilità a percorrere qualche chilometro in più
alla ricerca dei benzinai più convenienti e a rinunciare al benzinaio 'sotto
casà è dichiarata effettivamente solo da 1 italiano su 4; cresce tra chi usa
con maggiore frequenza l'auto (alto-spendenti), che probabilmente prefigura i
maggiori risparmi. Gli italiani, rileva ancora il sondaggio, sono quasi
unanimemente convinti che nel nostro Paese il carburante sia più caro che
altrove e attribuiscono quasi tutta la responsabilità di questo maggiore costo
alle accise, che per più di 8 intervistati su 10 incidono almeno per il 50% sul
prezzo finale del carburante. Nonostante queste certezze, interrogati in
merito, non tutti dichiarano di conoscere effettivamente il prezzo attuale dei
carburanti al litro: 2 su 10 non hanno idea di quanto costi la benzina e 4 su
10 non conoscono il prezzo del gasolio. Però sanno bene quanto spendono per il
rifornimento: circa 120 euro al mese in media, con punte superiori ai 150 euro
mensili per 1 italiano su 5. I cartelloni dei distributori sono il principale
canale informativo sui prezzi; i giovani fra i 18 e i 34 anni però dichiarano
un pò più spesso della media di cercare anche sui siti internet specializzati.
Infine, è stato chiesto agli italiani quali servizi aggiuntivi gradiscano
trovare presso i distributori. Purtroppo in molti (44%) non sembrano proprio
interessati. Tra gli altri richieste sono differenziate: innanzitutto punti di
ristoro (26%), desiderati soprattutto dai guidatori «business», ma anche l'autolavaggio
(22%), apprezzato in particolare dagli automobilisti metropolitani, tabaccai
(16%) ed edicole (14%), graditi in misura maggiore dai lavoratori in
proprio. s.p.m.c.r.d.c.