DE SICA, CIAMBELLANO DI CORTE PER SIANI L'ATTORE, PER
CINEPANETTONE SI CAMBIA: NON SARA' UN 'NATALE A'
Il ciambellano "di un piccolo principato che deve
insegnare i modi per stare a corte a un rozzo parcheggiatore abusivo,
interpretato da Alessandro, che si innamora della principessa (Sarah
Felberbaum, ndr)". E' il ruolo che avrà Christian De Sica ne Il principe
abusivo, debutto alla regia di Alessandro Siani, sul set da fine giugno a
Merano, poi a Roma e a Napoli. Poi, nella seconda parte dell'anno, De Sica sarà
sul set del nuovo cinepanettone marcato De Laurentiis, "anche se
quest'anno si cambia", l'attore e regista, "Non sarà un Natale
a..". In realtà, spiega De Sica, che due giorni fa all' auditorium Parco
della Musica di Roma ha ricevuto il Premio Alberto Sordi, "Si sta ancora
tutto definendo, ci saranno due storie principali, penso, ma non sarà 'un
Natale a' - ribadisce -. Faremo un bel cambiamento. Dopo 30 anni ce n'é
bisogno". Comunque, aggiunge, "quest'anno riceverò il mio 30/o biglietto
d'oro (il premio assegnato dall'Anec ai film che hanno incassato di più nella
stagione), è un bel traguardo". L'attore ha iniziato l'anno recitando un
ruolo ispirato al nonno di Pupi Avati, giocatore incallito, per la prima
puntata di "Un matrimonio", la fiction per Rai1 che riporterà il
regista bolognese in tv. "Interpreto il papà di Flavio Parenti (che nella
storia veste i panni del padre di Avati, la madre è interpretata da Micaela
Ramazzotti, ndr). E' stato un piacere tornare a lavorare con Pupi, che mi aveva
diretto due anni fa in un film che ho amato molto, Il figlio più piccolo".
A proposito invece della nuova commedia diretta da Siani, De Sica spiega che
tra lui e l'attore napoletano "c'é una grande sintonia. Avevamo
interpretato insieme due film di Natale (Natale a New York e Natale in
crociera, ndr), e lui mi ha chiamato per il suo debutto da regista, mi ha fatto
molto piacere". Si fida di lui dietro la macchina da presa? "Vedremo
che verrà fuori - scherza-. In realtà Alessandro mi sembra molto concentrato,
l'altro giorno ero in sala prove per un momento del film in cui canto e ballo
con Serena Autieri e lui aveva le idee molto chiare su cosa volesse. Promette
bene". Ricevere, con Beppe Fiorello e Raffaella Carrà, il premio
intitolato ad Albertone, assegnato dalla Fondazione Alberto Sordi ad artisti
che si sono distinti per il loro impegno sociale, racconta,é stata un'emozione
speciale: "Alberto era uno di famiglia, vista l'amicizia con papà e mamma.
E la cosa dell'avarizia era una frescaccia, a me ha regalato tantissimi
giocattoli da bambino, e quando da adolescente, ero grasso, anche un tapis
roulant. Mi ricordo poi che nel periodo in cui facevo quegli spot in tv in cui
interpretavo un vigile ispirato al suo, ci avevamo scherzato, mi aveva detto 'a
Cri', quando vedi una foto mia, devi metterci un moccoletto davanti e dire una
preghierina".
p.c.m.s.r.d.