venerdì 8 ottobre 2010

PIZZOLI/ LA FORESTALE SEQUESTRA PALAZZINE
ABUSIVE, 11 INDAGATI




Il Nipaf, nucleo di polizia investigativa del Corpo forestale dello Stato, sta procedendo a Pizzoli al sequesto di 11 palazzine, per un totale di 139 appartamenti, edificate su un terreno di 8.000 metri quadrati. Contestualmente, su delega della Procura della Repubblica dell’ Aquila, i militari stanno notificando 11 avvisi di garanzia verso gli 8 proprietari dei lotti, nei confronti del titolare della ditta che ha eseguito i lavori, al sindaco e al responsabile dell’ ufficio tecnico comunale. I reati sono ascrivibili al danno ambientale e alla violazione dei vincoli paesaggistici. Il valore complessivo dei beni immobili sequestrati sfiora i 20 milioni di euro. Agli 11 indagati si contestano: trasformazione urbanistica ed edilizia in violazione delle norme urbanistiche, mancanza di un piano di lottizzazione valido, progettazione e realizzazione in difformità alle prescrizioni del piano regolatore, falso ideologico, realizzazione delle opere in area sottoposta a vincolo paesaggistico, senza la prescritta autorizzazione, realizzazione dell’ opera non osservando la distanza minima di 150 metri dal fiume Aterno, danneggiamento delle bellezze naturali e dei luoghi e violazione dei vincoli paesaggistici. Le ipotesi di reato negli avvisi di garanzia prevedono il concorso tra tutti gli indagati: l’ attuale Sindaco e il responsabile dell’ ufficio tecnico del Comune di Pizzoli, i proprietari terrieri su cui sono stati realizzati gli appartamenti, il legale rappresentante e il procuratore speciale della "Fer. Italia s.r.l.", ditta esecutrice dell’ opera, oltre al progettista e direttore dei lavori. Nell’ eseguire il sequestro, sentito il parere del Pubblico ministero, si è usata l’ accortezza di concedere, ai circa 20 studenti universitari che già risiedono in una delle strutture sottoposte a sequestro, di continuare ad accedere all’ area e agli appartamenti.
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giovedì 7 ottobre 2010

CAMPIONATO ITALIANO TRIAL CITO 6° PROVA A BERCETO DOMENICA PROSSIMA DOVE SI CONCLUDERÀ IL TRICOLORE


di PAOLA MAURIZIO

Ora non resta che attendere quel «pronti via!» che per l’ anno 2010 sarà pronunciato l’ ultima volta a Berceto domenica 10 ottobre alle ore 9,00. Si concluderà dunque sull’ Appennino parmense il Campionato Italiano Trial Outdoor, il CITO 2010, e sarà un gran finale visto il lavoro svolto dal Moto Club Taro e il forte confronto agonistico,con l’ assegnazione dei titoli nazionali di tutte le categorie. Il CITO termina alla grande, con una gara organizzata da un Moto Club già protagonista di ottimi eventi trialistici, a garanzia di un finale di stagione in grande stile. Ultima gara di un campionato che ha vissuto i suoi precedenti cinque appuntamenti al top organizzativo, facendo eleggere il trial tricolore come il più ben campionato nazionale nel mondo. Sarà una domenica importantissima per tutti i piloti che si giocheranno i titoli in palio, ma anche per gli appassionati che avranno modo di assistere ad uno spettacolo di vera eccellenza. Purtroppo la TR1, la classe regina, ha perso uno dei suoi protagonisti, forse il più atteso. Matteo Grattarola (Sherco) ha tentato il tutto e per tutto per non mancare all’ appuntamento, ma le notizie di oggi dicono che dopo aver subito un intervento chirurgico alla caviglia infortunata in allenamento, non potrà proprie prendere il via. Una grande perdita per il campionato e per lo spettacolo, ma certo Daniele Maurino (Gas Gas) attuale leader del campionato e Fabio Lenzi (Montesa) suo compagno di club nelle Fiamme Oro, ma acerrimo avversario di marca, non mancheranno di dare il meglio di loro stessi per conquistare un titolo importantissimo per entrambi. Fuori Grattarola lo spettacolo comunque non si ferma «the show must go on» e sin dal sabato si evidenzierà con una esibizione - riscaldamento per i piloti che dalle ore 15,30 alle 17,30 saranno presenti e in azione nella piazza principale di Berceto. Se non bastasse ci sarà anche una grande sfilata di Honda Gold Wing, e in più, per la gioia dello shopping, stand e negozi aperti fino a tardi e alle 19,00 aperitivo e musica. Domenica arriverà il grande trial, ma ci saranno ancora negozi aperti e attrazioni collaterali, cosi come stand e visite alla città. Il percorso prevede zone dislocate in modo ottimale, raggiungibili con navette che porteranno il pubblico in Val Baganza (ristoro con specialità locali aperto tutto il giorno!) dove sono situate ben otto zone, mentre subito fuori Berceto sono visibili le prime quattro sezioni. A chiudere il percorso, due zone indoor, in centro a Berceto paese, quindi visibili a tutti con comodità. In contemporanea anche un «tocco» d’ epoca con l’ esposizione di alcune trial storiche. Serve altro per trovare un motivo di andare nel magico Appennino? Bando alla pigrizia ed un grazie a chi a saputo lavorare per tutti noi conquesto grande appuntamento, grazie al Moto Club Taro.     
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mercoledì 6 ottobre 2010

ATTACCO ALLA CISL A ROMA: UOVA E FUMOGENI LANCIATI DA ACTION

IL BLITZ A ROMA Stamattina c'è stato un blitz contro la sede confederale della Cisl nazionale a Roma, in via Po. Un gruppo non identificato di esponenti di «Action diritti in movimento» ha imbrattato i muri con vernice rossa e uova, ha lanciato fumogeni volantini. Per il sindacato si è trattatodi «un fatto molto grave che si aggiunge ai numerosi attacchi ed aggressioni in corso in questi giorni nei confronti delle sedi sindacali della Cisl». Condanna unanime dal mondo politico. Il Pd chiede che il governo ne riferisca in Parlamento. La Digos ha acquisito i filmati davanti alla sede sindacale. E sempre oggi a Ivrea sono comparse scritte offensive contro Marchionne, Bonanni e Sacconi. «L'attacco alla Fiom e ai metalmeccanici da parte della Fiat non riguarda solo un settore di lavoratori – replica invece in un comunicato alle agenzie Action - ma interessa tutti coloro sono interessati ad una società con maggiori diritti. A Pomigliano la Fiat intende sperimentare un modello che sacrifica sull'altare della competività i diritti conquistati, ribattendo fuori dalla porta delle fabbriche la civiltà e le garanzie costituzionali». . E Andrea Alzetta, capogruppo Roma in action in Campidoglio, appoggia l'attacco: «Qualcuno spera nella rassegnazione. Noi invece alziamo la testa e non abbiamo paura. È giusto contestare sindacati come la Cisl, che ormai rappresentano una casta lontana dalle esigenze dei lavoratori, che si prestano ai ricatti dell'azienda». «L'attacco alla sede nazionale della Cisl accresce una spirale di intimidazione e di violenza che va immediatamente fermata. Chiediamo al ministro dell'Interno di riferire in Aula su questo episodio e sull'atteggiamento che ritiene di adottare per prevenire i rischi di degenerazione sociale», afferma dichiara Pierpaolo Baretta capogruppo del Pd in commissione Bilancio. LE SCRITTE A IVREA “Marchionne e Bonanni...Sacconi di m...” e ancora “il 16 ottobre 2010 tutti a Roma”: sono le scritte, accompagnate dal simbolo della falce e martello, comparse oggi sul muro della chiesa di via Riva a Ivrea, accanto alla sede Cisl canavesana. «Questi episodi - commenta il segretario territoriale Sergio Melis - sono frutto di un clima ormai arroventato. Da tempo sosteniamo che alzare lo scontro e usare certe parole nella contrapposizione possa favorire il crescere di atti sconsiderati. Ancora oggi, turbati e rattristati, avanziamo la richiesta di abbassare i toni perché quello che sta succedendo non ha nulla a che fare con il lavoro, la democrazia e la normale dialettica sindacale. Continueremo il nostro impegno con responsabilità» «Dopo le sedi di Biella e Torino, senza contare l'aggressione a Bonanni dell'8 settembre scorso alla festa del Pd - aggiunge il segretario regionale Cisl, Giovanna Ventura - è il terzo episodio in regione contro di noi. C'è qualcuno che pensa ancora di poter sostituire il confronto democratico e civile con le minacce, le offese e le intimidazioni. Ritengo che ciascun lavoratore debba prendere le distanze da chi vuole creare un'aria irrespirabile invece di un civile e democratico confronto su idee anche molto diverse tra loro».
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martedì 5 ottobre 2010

CAMPIONATO ITALIANO MOTOCROSS: GRAN FINALE A CAVALLARA

di SERGIO CONTI
 
Il prossimo week end si chiuderà la stagione 2010 del Campionato Italiano Motocross. Il tracciato di Cavallara ospiterà questo ultimo appuntamento dove si decreteranno i Campioni d’ Italia 2010. Esiti ancora incerti, dunque, ed occhi puntati sui protagonisti di questo torneo che si giocheranno il tutto per tutto. Sabato sera grande festa per coronare un campionato che, ancora una volta, è stato un successo. Si ritorna nuovamente nelle Marche ad un mese di distanza dall’ appuntamento di Cingoli, e dopo la penultima tappa di Faenza, sullo spettacolare tracciato di Cavallara, nelle colline che racchiudono questo centro situato nei pressi del Comune di Mondavio. Ultimo appuntamento che consegnerà lo scettro di campione ai protagonisti di questa stagione tricolore. Un’ annata che ha contraddistinto maggiormente questo torneo, ritornato in auge e di cui si è tanto parlato. L’ avvento della televisione ha di sicuro portato linfa vitale ma soprattutto visibilità ad un campionato che dopo anni di parziale decadenza ora ritorna agli onori della cronaca e dello spettacolo, contraddistinto anche da un importante aumento dei partecipanti, segno tangibile di una reale crescita in termini di numeri e qualità. Ovviamente tutto è pronto per accogliere la carovana del motocross tricolore. I ragazzi del sodalizio marchigiano, capitanato dal presidente Fiorenzo Santori e lo staff di FX Action, sono già al lavoro per questo importante evento che suggella la stagione 2010. Proprio FX Action sta definendo i dettagli per la serata di sabato in cui è in programma un imperdibile party, a cui i presenti sono invitati, per festeggiare l’ annata che va a concludersi. A Cavallara si decideranno le sorti di questo campionato, con i protagonisti che dopo Faenza non hanno, per la maggior parte di questi, mutato le loro posizioni di classifica. Sei titoli in palio per le sei tipologie di licenza presenti nelle classi di questo campionato, più quello della Femminile che sembra l’ unico ad essere già in dirittura d’arrivo, anche se non matematicamente. Infatti, Chiara Fontanesi (Yamaha-Fonta Racing) è, e rimane, l’indiscussa protagonista di questo Campionato Italiano «in rosa». Quindici punti la separano dalla rivale Rivetti, mentre l’ avversaria più ostica, Francesca Nocera che le ha reso la vita difficile nelle ultime tappe, è lontana. La classe MX1 - Elite è ad appannaggio di due pretendenti: Felice Compagnone (Honda-Pardi Racing), attuale leader di classifica con 53 punti di vantaggio su Cristian Beggi (TM - FG Racing Team), hanno concluso alla pari lo scorso appuntamento di Faenza. Nella MX1 - Under 21 Galluzzi comanda su Ombrosi; mentre nella Over 21 Ferrari è davanti a Fappani. Diverse vicissitudini hanno invece mutato la classifica della MX2-Elite che a Faenza ha visto Gianluca Martini (Honda - A Team), protagonista del campionato sino a quel momento, vivere una domenica sfortunata, dovendo cedere il primato ad altri. Chi invece ha gioito è stato Andrea Cervellin (Husqvarna - Cross 2R) che rientrato proprio a Faenza, dopo aver saltato la gara di Cingoli, non solo ha brillato ma è balzato in un sol colpo dal terzo al primo posto in classifica. Una bella soddisfazione per il giovane pilota veneto che dopo le amarezze europee, ora, potrà rifarsi in questo tricolore. Nella MX2-Over 21 Nicola Dolce (Kawasaki - Medei/MotoNardi), vincitore a Cingoli, comanda su tutti; mentre nella Under 21 sembra ormai cosa fatta per Stefano Pezzuto (Yamaha - Team Moto Idea) che per tre quarti di stagione ha avuto sempre la meglio sugli avversari diretti. Dunque un finale incandescente quello che andrà in scena a Cavallara, che merita di essere vissuto in diretta.
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lunedì 4 ottobre 2010

GRANDE SPETTACOLO E PUBBLICO NUMEROSO AGLI INTERNAZIONALI D’ITALIA SUPERMARECROSS DI SCENA SULLA PLAIA DI CATANIA

 
di SERGIO CONTI

 
CATANIA – Giornata estiva quella appena trascorsa sulla splendida spiaggia di Catania al Lido Sobhà. Davvero numeroso il pubblico che ha goduto di una temperatura estiva e che ha animato con continui applausi una giornata ricca di spettacolo. Il tracciato inscenato per questa penultima tappa è davvero piaciuto agli intervenuti, ma non avevamo dubbi in tal proposito visto l’ onorevole impegno degli uomini del Motoclub Taormina guidati da Marco Mainardi e dello staff di FX Action. Dunque, dicevamo tanto spettacolo in pista anche se, ai fini del campionato, le sorti non sono mutate con i protagonisti che hanno incrementato il loro bottino di punti ma guardando la lotta al vertice tra i primi due, i distacchi, non sono cambiati. Nella MX1 troviamo, infatti, sempre Felice Compagnone (Honda-Pardi Racing) e Daniele Bricca (Suzuki-Petriglia Racing) che lasciano la Sicilia sempre con la stessa differenza di punti, trenta, con il campione in carica sempre davanti. Per loro una vittoria ed un secondo posto a testa, con Compagnone artefice del primato in gara 2 che gli ha consegnato l’assoluta di giornata. Medesimo responso l’ha dato anche la MX2 con Giovanni Bertuccelli (KTM-Cerbone Moto Racing) e Marco Maddii (Suzuki-Delta Racing) anch’essi vincitori di una manche e di un secondo posto, con il messinese vittorioso di gara 2. Per loro la classifica di campionato viaggia a punteggio pari. Un campionato ancora incerto, dunque, e che si deciderà a Gabicce Mare, sede dell’epilogo di questa edizione 2010 del Supermarecross.Tornando ad una veloce cronaca della gara, nella MX1, gli alti e bassi dei due piloti sono avvenuti ad opera di errori o problemi meccanici. Compagnone, in gara 1, è caduto sulle whoops lascando via libera a Bricca che nella seconda frazione ha accusato un calo di potenza del motore ed ha dovuto tirare i remi in barca lasciando spazio all’amico-avversario. Così anche in MX2 dove Bertuccelli è stato sempre il più lesto di tutti ad uscire dal cancello ed ha comandare da inizio gara, ma nella prima è caduto a causa di un contatto con un doppiato, lasciando libero Maddii di involarsi verso la bandiera a scacchi. Nella seconda Bertuccelli ha diretto la gara dal primo all’ultimo giro, non sbagliando nulla e Maddii ha amministrato il secondo posto anche perché non ancora al meglio della condizione. Da segnalare l’ottimo terzo posto assoluto del pilota locale e giovanissimo Manfredi Caruso (KTM-Pardi Racing) che abbandonata la categoria Minicross ha dimostrato una grande condizione in questo esordio nella quarto di litro. Ma un plauso va anche fatto a Francesca Nocera (Honda-Fonta Racing), unica ragazza presente qui a Catania, che ha chiuso con un ragguardevole nono posto assoluto. Nella categoria Minicross, dicevamo, che ha perso un protagonista come Caruso, né ha trovato un altro: Giuseppe Tropepe (KTM-TDR) che ha conquistato due nette vittorie. Mentre in gara 1 si è involato in testa al gruppo dal primo all’ultimo giro, Tropepe in gara 2 ha trovato un degno avversario in Jimmy De Nicola (KTM), autore dell’hole shot e per diversi giri al comando, ma non in condizioni fisiche ottimali, subendo così la rimonta di Tropepe. Per quanto riguarda la manche del Supercampione, valevole per il Trofeo Cost to Cost, che vede al via i migliori 10 di ogni cilindrata ma che non fa testo per la classifica di campionato, la vittoria è andata a Daniele Bricca che partito davanti al gruppo, complice una caduta alla prima curva di Compagnone, non ha avuto avversari ed ha vinto agevolmente. Di Compagnone conosciamo la tenacia: è ripartito ultimo ma ha chiuso secondo alle spalle di Bricca.
Nella foto>Bertuccelli e Maddii
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ENDURO UNDER 23/ SENIOR: ASSEGNATI GLI ULTIMI TITOLI OTTIMA ORGANIZZAZIONE DEL MC ARTIGLIO CHE HA MESSO IN SCENA LA QUINTA ED ULTIMA PROVA DEL CAMPIONATO ITALIANO


di SERGIO CONTI

FABRIANO - Si è svolta, la quinta ed ultima prova del Campionato Under23/Senior che ha visto l’ assegnazione degli ultimi titoli tricolori 2010. Una bella ed impegnativa giornata di gara che ha visto i 216 piloti al via impegnati in due prove speciali, entrambe fettucciate, situate sul pendio di due colline. Più che buona l’ organizzazione messa a punto dal Motoclub Artiglio, veterano delle manifestazioni della «vecchia» regolarità, con alle spalle la realizzazione di numerose gare,come il Major nel 2007 e l’Under23/Senior nel 2008. Partenza effettuata dal Palazzetto sportivo Guerrieri di Fabriano per una gara al cardiopalma. Grandi le battaglie consumate in terra marchigiana, dato che in numerose classi si doveva ancora assegnare il proprio vincitore. Tra i Senior, nella 125 2t bella vittoria per Alessio Polidori (TM), anche se il titolo finale viene conquistato dal pilota del Yamaha Daihatsu Terios Team Giuliano Falgari, giunto secondo, mentre la terza piazza viene occupata da Luca Vecchi (TM). Vetta del podio nella 250 2t per Daniele Tellini (KTM), già laureatosi campione italiano a Dego, seguito da Fabio Ferrari (KTM) e Fabio Milani (KTM). Primo titolo nella 250 4t per Manuel Pievani (Suzuki Johnny Team) che però nella giornata termina in seconda posizione dietro a Costantino Capriotti (HM-Honda) e davanti a Matteo Rossi (Suzuki). Poker di titoli per Maurizio Facchin (Yamaha Mo.To RP Team) che conquista la 450 4t, subendo però per «punizione» un simpatico «taglio» della «cresta» dai suoi amici. Facchin termina la giornata dietro ad un ottimo Mattia Traversi (Suzuki) che fa sua anche la classifica assoluta.Traversi conquista inoltre il nono trofeo Massimo Roani messo in palio da Motoclub Artiglio. Terza piazza per Cristian Fiorini (HM-Honda). Taglio di capelli anche per il conterraneo di Facchin, Diego Nicoletti (Beta) con conquista dopo una bella ed intensa battaglia con Matteo Zecchin (KTM), il titolo nazionale nella 500 4t. I due piloti hanno concluso rispettivamente in prima e seconda posizione, mentre la terza piazza viene occupata da Davide Dall’ Ava (KTM). Tra i club tricolore già assegnato a Dego per l’ Acelum - La Marca Trevigiana che conquista comunque la classe anche nella giornata di ieri, mentre la seconda posizione viene vinta dal Mc Sebino, seguito in terza dal Trial David Fornaroli.Tra i team senior tricolore per l’ Enduro Team Treviza, mentre tra gli Elite vittoria di giornata per il marchigiano Luca Cherubini su TM. Tra i Cadetti vince il campionato italiano 50 codice, e la giornata, Simone Croci (Beta), che precede Riccardo Crippa (HM) e Andrea Castellana (HM). Nella 125 2t vittoria per Nicolas Pellegrinelli (Yamaha Daihatsu Terios Team), seguito in seconda posizione dal neo tricolore e neo convocato per la Six Days in Messico, Tommaso Mozzoni (KTM). Terza piazza per il pilota del Team Italia Guido Conforti (KTM GP Motorsport). Il marchigiano Mozzoni conquista inoltre il decimo trofeo Davide Amerio, messo in palio dal Motoclub Trial David Fornaroli al miglior under23 del campionato, in memoria del pilota e amico del moto club scomparso. Nella categoria 125 4t prima posizione per Daniele Andressi (HM-Honda) che precede il già tricolore Simone Poloni (HM-Honda), mentre fa suo il terzo posto il siciliano Antonino Arcuri (Fantic). Nella Junior vittoria per Jacopo Cerutti (KTM) nella 125 2t, mentre il campione italiano Davide Roggeri (Suzuki) termina la sua gara in seconda posizione davanti a Luca Rovelli (KTM). Bella battaglia nella 250 2t tra il portacolori del Team Italia Massimo Mangini (KTM GP Motorsport) e Nicolò Mori (KTM 2MR) per il titolo 2010. A spuntarla infine è stato Mangini che però termina la giornata in seconda posizione dietro ad un bravo Andrea Mayr (HM-Honda), mentre terzo si piazza Mattia Cargnel (KTM).
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domenica 3 ottobre 2010

CICLISMO: MONDIALI, VINCE HUSHOVD PRIMO TITTOLO MONDIALE PER LA NORVEGIA SOLO QUARTO L’AZZURRO POZZATO


di SERGIO CONTI


GEELONG - In mezzo ai canguri spunta un vichingo, così Thor Hushovd, il ciclista con il nome da dio del tuono, regala alla Norvegia il suo primo titolo iridato. Un risultato storico che il corridore scandinavo, rimasto al coperto per tutto il giorno, ha raccolto venendo fuori negli ultimi trenta metri e sfruttando una delle sue caratteristiche migliori, la capacità nello sprint. «Il finale era adatto alle mie caratteristiche, e le ho sfruttate alla grande - sottolinea Hushovd a fine gara -. Per prepararmi così bene è stata fondamentale la Vuelta». Così vince il ciclista con un passato nello sci di fondo, e l’ Italia rimane a bocca uscita nel circuito dov’ é di casa il campione uscente Cadel Evans, idolo locale che si è impegnato e dato spettacolo per tutto il giorno, infiammando il pubblico, ma che alla fine si è dovuto accontentare del 17/mo posto lasciando il podio al connazionale Allan Davis, altro uomo veloce oggi piazzatosi al terzo posto. Dietro a lui, beffato per una manciata di centimetri, è arrivato il grande deluso di questa giornata, quel Filippo Pozzato che ha chiuso al quarto posto, fallendo quindi il salto di qualità definitivo e non riuscendo a regalare una medaglia all’ Italia del pedale. Il vicentino che vive a Montecarlo, e che per il Mondiale era in astinenza sessuale da maggio, sognava la maglia iridata (era tra i favoriti) per se stesso e per onorare al meglio la memoria di Franco Ballerini, ma a volte capita che la squadra giri al meglio, lavori e faccia la corsa per tutto il giorno, com’ é successo oggi all’ Italia (grande, in particolare, il lavoro di Tosatto e Nibali) ed anche al Belgio, ma poi di non raccogliere niente. Pozzato è stato ‘portato’ bene dai compagni e ha fatto la corsa sul temibile Oscar Freire, spagnolo che in Australia avrebbe voluto conquistare la sua quarta maglia iridata (sarebbe stata un’ impresa, finora mai riuscita a nessuno). Sembrava ben posizionato ma si è dovuto arrendere non solo alle difficoltà delle corsa ma anche ai crampi che hanno cominciato a tormentarlo ad una quindicina di chilometri dal traguardo. «Ne avevo anche sulle orecchie», ha esagerato l’ azzurro per far capire che non ne poteva proprio più e che comunque ha fatto del suo meglio. Così come la squadra, «che ha lavorato bene - ha detto ancora Pozzato - come ci aveva insegnato Franco Ballerini e come ci aveva chiesto Bettini. Mi dispiace soprattutto per lui». Ma per il ct «c’ é poco da recriminare, la squadra ha fatto ciò che doveva, ha lavorato di comune accordo con i belgi e si è presa le sue responsabilità. Ma poi ci sono anche gli avversari: complimenti a Hushovd che, pur senza squadra, ha avuto le gambe per gestirsi». Il successo del norvegese, che praticamente ha corso da solo visto che la sua nazionale era composta da soli tre atleti, suona come una beffa per gli azzurri, in tanti e quasi sempre in prima fila per cercare di fare la corsa, forse con troppa foga al punto da rimanere con poca lucidità ed energie nel finale. Ma questa è, come l’ ha definita Bettini a fine gara, «la danza dei ‘se’ e dei ‘ma’ che cominceranno adesso». Fra i quali c’ è anche la considerazione che forse un velocista come Bennati a Geelong avrebbe fatto comodo. L’ urlo di Hushovd sul traguardo, dopo la volata finale con gli ultimi 750 metri in salita al 7% ed il colpo di reni che gli ha permesso di domare la resistenza del danese Matti Breschel, e l’ espressione amara di Pozzato sono le immagini che resteranno di questa gara. Ma fra i grandi delusi di giornata c’ é sicuramente anche il belga Philippe Gilbert. Era il favorito numero uno, aveva corso bene schierando i suoi sempre davanti assieme agli italiani, e si era impegnato in prima persona per riportare sotto il gruppo dei migliori quando una fuga a cinque, cominciata a 42 km. dal traguardo, in cui c’ erano dentro gli azzurri Nibali e Visconti (due siciliani), sembrava poter assumere sviluppi pericolosi. Poi Gilbert sembrava aver piazzato la botta vincente scattando sulla salita a dieci chilometri dal traguardo, una botta micidiale con cui faceva il vuoto dando l’ impressione di aver chiuso i giochi, guadagnando subito fino a 24 secondi di vantaggio. Poi però ritrovava il vento contro, quindi in faccia, e doveva cedere facendosi riprendere a tre chilometri e mezzo dal traguardo. «Quando è scattato e se n’ é andato via - ha ammesso Hushovd - ho pensato che il Mondiale era finito. Poi mi sono accorto che c’ era tanto vento, e allora mi sono detto che era possibile riprendere Gilbert. Ma se non ci fosse stato il vento, il belga sarebbe arrivato al traguardo». L’ anno prossimo si replica a Copenaghen, «ci riprovo sicuramente» ha sottolineato Pozzato, ma il circuito danese sembra adatto ai velocisti ancor più di questo di Geelong. Ecco perché forse Bettini farebbe meglio a cercare se esiste davvero l’ erede di Mario Cipollini. Pozzato, amareggiato, ha detto: «Abbiamo fatto una corsa perfetta fino all’ ultimo giro dimostrando di essere una squadra forte. Ho accusato crampi – ha aggiunto - e non sono riuscito a rispondere all’ attacco di Gilbert anche se sono scattato almeno tre volte». Appuntamento tra un anno a Copenaghen per un altro Mondiale mentre l’ Italia cerca un altro velocista, l’ uomo di un giorno come era Mario Cipollini. Bettini: nulla da recriminare. «Ora comincerà la danza dei «se» e dei «ma», però c’ è poco da recriminare». Il ct azzurro Paolo Bettini commenta a caldo, la gara dei suoi. «La squadra ha fatto tutto ciò che doveva - dice Bettini - e la gara è stata come ce la immaginavamo. Va bene così, anche se avevamo creduto in una medaglia, e con un pizzico di fortuna si poteva andare sul podio con Pippo Pozzato. Ci siamo presi le nostre responsabilità, ma ci sono anche gli avversari. Complimenti a Hushovd, perché era un nome pericoloso e, pur senza la squadra (la Norvegia ha schierato al via solo tre concorrenti n.d.r.), ha avuto gambe per gestirsi. Ripeto, c’ è poco da recriminare. Il podio non è una novità, c’ è anche Allan Davis, che è un altro dei nomi che avevamo fatto».
Aggregatore notizie RSSNella foto>il nuovo campione del mondoShare
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sabato 2 ottobre 2010

BRONZINI ORO MONDIALE GRAND'ITALIA ROSA
Trionfo delle azzurre al Mondiale. Splendida la squadra, stupenda Giorgia Bronzini, nuova campionessa del mondo


di SERGIO CONTI

GEELONG – L’ italiana Giorgia Bronzini, 27 anni, ha vinto allo sprint finale l’ oro ai campionati mondiali di ciclismo su strada in corso in Australia, precedendo l’ olandese Marianne Vos e la svedese Rmma Johansosn. La 27enne Bronzini, che e' anche una specialista della pista, aveva gia' conquistato il bronzo nella prova su strada dei Mondiali del 2007. La tedesca Judith Arndt e la britannica Nicole Cooke, andate in fuga a sei chilometri dal traguardo, sono state riprese a meno di 150 metri dalla linea d'arrivo, e la Bronzini si e' imposta allo sprint. Per l'olandese Vos, battuta dall'azzurra e campionessa del mondo nel 2006, e' stata la quarta medaglia d'argento in quattro anni. Nell'albo d'oro la Bronzini succede ad un'altra italiana, Tatiana Guderzo. L'Italia ha vinto degli ultimi quattro titoli mondiali della prova femminile in linea su strada.La guardia forestale di Piacenza Giorgia Bronzini, campionessa mondiale 2010 di ciclismo su strada, non e' al suo primo titolo iridato. L'anno scorso aveva infatti vinto l'oro nella corsa a punti su pista e, per la seconda volta, la Coppa del Mondo di questa specialita', raccogliendo la pesante eredita' lasciata da Vera Carrara, sola ciclista azzurra ad aver vinto prima di lei un titolo mondiale su pista (la Bellutti fu invece oro alle Olimpiadi). Ventisette anni (e' dell' agosto dell'83), alta 1,60 per 53 chili di peso, e' tesserata per il team bresciano Gauss-RDZ-Ormu, quest'anno aveva gia' vinto una tappa del giro del Qatar donne, il Gp del Carnevale di Cento e la seconda tappa del giro della Toscana. Nel 2005 aveva vinto la classifica Giovani del Giro donne. Nella classifica generale finale, penalizzata dal suo essere una velocista, non ha mai ottenuto piazzamenti di rilievo. La Bronzini ha partecipato anche alle Olimpiadi di Atene 2004, nella prova in linea su strada, piazzandosi 37/a. L'anno scorso, dopo aver conquistato il titolo mondiale della corsa a punti, aveva protestato vivacemente per la decisione del Cio, su richiesta dell'Uci, di cancellare questa prova dal programma olimpico di Londra 2012.L'azzurra aveva parlato di ''federazioni dominanti, ed ora c'e' il rischio che alcune scuole corrono di sparire in seguito a queste decisioni. Tra queste c'e' anche l'Italia, che rischia di uscire fortemente ridimensionata''. Oggi invece ha dedicato il suo trionfo a Franco Ballerini. ''Sapevo che c'era soltanto una possibilita' di battere la Vos - ha detto l'azzurra - ed era quella di aspettare, aspettare, aspettare: wait, wait, wait. E' stata la volata piu' bella della mia vita, le mie compagne hanno creduto in me fino all'ultimo, ho sofferto moltissimo sulla salita e io le ho ripagate''.''Dedico questa vittoria a Franco Ballerini - ha sottolineato - ed a tutte le nazionali. Siamo un grande gruppo. We are the best''. Sul traguardo la Bronzini ha fatto il gesto del cuore, quello 'inventato' dal calciatore del Milan Pato, dedicato a Marina Romoli, la 22enne azzurra travolta da un'auto l'1 giugno scorso, mentre si allenava, ed ora in fase di riabilitazione.
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venerdì 1 ottobre 2010

VINO, FIRENZE SI CANDIDA COME NUOVA CAPITALE ENOLOGICA ITALIANA CON WINE TOWN

ROMA – Firenze Wine Town candida il capoluogo toscano a nuova capitale del vino in Italia con convegni scientifici, appuntamenti innovativi, arte, educazione e tanto altro distribuito in più location tra cui palazzi storici, mercati e stazioni. L’evento, partito ieri e con una programmazione che arriva fino a domenica mattina, esce dalla solita idea di fiera o festival di settore ma richiama ugualmente i riflettori di specializzati, operatori e mass media. Non mancano infatti i convegni scientifici, come quello di giovedì 30 "Vino e consumatore: il ruolo della comunicazione nei mercati globali" nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio promosso da WineTown e organizzato dall’UniCeSV (Centro universitario di ricerca e formazione per lo sviluppo competitivo delle imprese del settore vitivinicolo italiano), ma del tutto nuovi sono gli appuntamenti di “Wine Camp: Vino, Bellezza, Nuova comunicazione, Mercato” che si terrà al Mercato di San Lorenzo sabato 2 Ottobre dalle 10. Imperdibile poi l’appuntamento di oggi, venerdì 1 ottobre, alle 16 dal titolo “Il paese del Sangiovese” nel Salone de' Dugento di Palazzo Vecchio, nel quale saranno protagonisti – con Daniele Cernilli come moderatore - sette grandi enologi che hanno contribuito a fare grande la storia del vitigno: Franco Biondi Santi, Giacomo Tachis, Marco Pallanti, Vittorio Fiore, Franco Bernabei, Alessandro Cellai, Graziana Grassini. WineTown, organizzato dal Comitato omonimo con la consulenza dell’Associazione Italiana Sommelier, si presenta come un incontro internazionale con i produttori di vino di grande qualità. Un evento che punta su strumenti non convenzionali e a diventare annuale, sfruttando tra l’altro il fatto che Firenze è internazionalmente riconosciuta quale una delle Nove Capitali Mondiali del Vino insieme a Bilbao, Bordeaux, Cape Town, Mainz, Mendoza Porto, San Francisco e Christchurch. Anche queste città sono state invitate, col loro vino e con il loro folklore, a Wine Town e a loro è stata dedicata l’intera Piazza Pitti. Innovazione, tradizione, cultura, arte e tanto altro a ingresso libero (per le degustazioni invece c’è la Wine Card ovviamente) con un filo conduttore che ricorre in quasi tutti gli eventi, la comunicazione. Nuova o vecchia, con nuove forme o nuovi contenuti, sembra questa la chiave di volta di chi pensa a rinnovare il settore e a dargli fiato per riprendere la propria crescita dopo la crisi. Il momento difficile non sembra del tutto passato comunque, altro appuntamento per capire a che punto è il futuro dell’enologia italiana sarà infatti il Merano Wine Festival di inizio novembre, la seconda fiera del vino in Italia per importanza. Anche qui la comunicazione sarà uno dei momenti importanti dell’appuntamento, con l’Associazione Gruppo Matura – rimanendo in tema di realtà toscane che si aprono all’intero Paese – che dedicherà una giornata e alcune degustazioni a chi, finora, è rimasto fin troppo nascosto sulle guide o sulla stampa, il produttore.
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