mercoledì 10 febbraio 2010

CAMPIONATO ITALIANO MINIBIKE 2010 DOMENICA 14 FEBBRAIO UN INCONTRO TECNICO CON LE “CASE” È IL PRIMO APPUNTAMENTO PER GETTARE LE BASI DELLA NUOVA STAGIONE

di PAOLA MAURIZIO


Sulla pista di Giacomo Premoli situata a Codogno (Lodi), domenica 14 febbraio, la FX Action organizza un incontro con tutte le “Case” che disputeranno il Campionato Italiano Minibike Motard nelle categorie Stock. L'appuntamento è fissato per le ore 10,00.Le “Case” che possono partecipare al campionato sono tutte quelle che attualmente risultano accreditate alla FMI per l'anno 2010 come “Industria”. Nell'occasione FX Action presenterà i due motori scelti per prendere parte alle categorie Stock: il modello YX e il modello LIFAN, entrambi di ultima generazione. Nella stessa mattinata, nell'officina del circuito messa a disposizione dal Moto Club Codogno, saranno istituite le fiches tecniche dei motori Master, a sovraintendere per l'occasione ci sarà uno staff tecnico della FMI con la presenza di PAOLO SAVETTIERE, Coordinatore Tecnico Federale FMI e Commissario Tecnico Internazionale. I titolari delle Case e un tecnico delegato di ogni di esse, potrà assistere alla composizione della fiches motori dei Master. Nella stessa giornata la presenza del distributore nazionale SAVA AZETARACING, con il suo responsabile Sig. Alberto Zenich, darà modo di presentare agli intervenuti i pneumatici scelti per il “monogomma”, questo per tutte le categorie della Minibike Motard. La pista sarà aperta per delle prove libere gestite dal Moto Club Codogno. Una giornata precampionato, dunque, dove si potranno ricevere tutte le informazioni su licenze FMI, regolamenti e i calendari della nuova stagione dedicata alle Minibike. Sempre a Codogno sarà attiva una segreteria per raccogliere le iscrizioni dei Campionati Minibike Cross e Motard FMI 2010. Le prime gare della stagione si stanno avvicinando. Alla Fiera di Roma durante l'edizione della Motodays ci sarà infatti il debutto: sabato 13 marzo sarà la volta del Motard con una gara spettacolo a squadre denominata “Superopen Factory Cup”, manifestazione riservata alla categoria Stock dove parteciperanno squadre composte da 4 piloti schierate dalle case accreditate alla FMI; il giorno seguente, domenica 14 marzo, si darà il via alla prima prova del Campionato Italiano Minibike Cross sulla bellissima pista tracciata nell'arena esterna di Motodays. Proprio in questi giorni la pista sta prendendo forma per opera di Armando Dazzi, noto tracciatore che con la sua abilità sta predisponendo un tracciato fantastico perché formulato ad hoc proprio per le Minibike.
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martedì 9 febbraio 2010

MOTOSLITTE: PLONER, NON CE N’È PER NESSUNO.OTTIMI DEGHI E BETTIGA

di SERGIO CONTI

Non ce n’è proprio per nessuno quando di mezzo c’è un pilota che corrisponde al nome di Alex Ploner che, anche a Formazza, raccoglie ben quattro vittorie. Nel Trofeo Italia continua la serie positiva dei due comaschi Giacomo Deghi e Andrea Bettiga. Gli avversari ormai possono solo inchinarsi davanti al più forte pilota italiano: Alex Ploner. Il trentino, di San Cassiano, colleziona, in terra piemontese, un altro poker di vittorie dettando la legge del più forte. La gara si è svolta, in quel di Formazza, piccolo comune situato nell’omonima valle, grazie all’impegno dei ragazzi del moto club Alta Val Formazza. Solo venticinque i piloti al via, tredici nella Unica e dodici nel Trofeo Italia, a causa dell’assenza degli stranieri impegnati nel loro campionato nazionale ma, nonostante la poca presenza, lo spettacolo non è mancato. Salti che hanno entusiasmato il pubblico accorso per assistere la gara grazie alle prodezze dei nostri cavalieri delle nevi. Foga che però ha giocato brutti scherzi ai piloti Davide Fogliani e Chistian Merli, protagonisti, loro malgrado, della giornata. Il primo, tra l’altro l’unico straniero in gara, è stato vittima di un brutto incidente che gli ha comportato la rottura della clavicola e che lo vede costretto a dare dunque l’addio alle corse in anticipo. Lo svizzero, mentre effettuava il salto dell’arrivo, ha perso il controllo della sua motoslitta, sbalzando così in avanti. Protagonista di questa vicenda, ma per tutt’altro motivo, è stato Merli che, probabilmente non accorgendosi della bandiera che avvertiva dell’incidente, è arrivato sul salto troppo veloce. Squalifica quindi della manche per il pilota di Fiavè, che conclude così la sua gara complessiva in quinta posizione. Una giornata riscaldata da uno splendido sole, quasi primaverile, quella dove Ploner, come detto, non ha lasciato spazio di vittoria agli avversari, addirittura nell’ultima manche ha voluto cambiare posizione di partenza rispetto alle manche precedenti. Pronti via, Ploner è scivolato alcune posizioni indietro ma in pochi giri lo abbiamo ritrovato davanti a tutti, in solitaria. Secondo di giornata è giunto il neo pilota del Team Italia di Enduro Michael Pogna in sella alla sua Arctic Cat numero 23 seguito dal Sud-Tirolese Peter Gurndin (Ski).Neanche i giovani piloti del Trofeo Italia si sono risparmiati durante la gara e hanno altresì regalato spettacolo ed emozioni ai presenti. Bagarre tra le prime file per la conquista della vetta più alta del podio sia nella 500 con Deghi, Comella e Meytre, che nella 800 con Bettiga, De Donà e Senoner.Ad avere la meglio sono stati ancora una volta il quindicenne Giacomo Deghi e il “46 con lo zero” Andrea Bettiga in sella alle loro Yamaha numero 547 e 460.Nota di apprezzamento va infine ai due piloti della Arctic Cat Diego Poiatti e Matteo Taboni, protagonisti di un bel gesto sportivo. Dopo un contatto avvenuto in gara il giovane Taboni ha aspettato il compagno di squadra Diego al quale non ripartiva più la motoslitta, compromettendo così il suo risultato personale. Grande assente di giornata è stata la “Lady delle nevi”, Magda Morandi che, anche se correndo in casa, non ha preso parte alla gara a causa di un problema alla schiena rimediato durante la prima prova a Ponte di Legno. La quarta tappa del Campionato Italiano targato 2010 cambia sede a causa della scarsità di neve, trasferendosi così dai monti del Trentino a quello del Monte Grappa, e più precisamente in località Lepre di Romano d’Ezzelino. Ritrovo dunque per domenica 21 febbraio alle ore 10.30 per tutti gli appassionati dei monocingoli su neve per nuove emozionanti sfide.



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domenica 7 febbraio 2010

MORTO BALLERINI, CT AZZURRO DEL CICLISMOINCIDENTE DURANTE UN
RALLY IN TOSCANA
di SERGIO CONTI

Il ct della nazionale italiana di ciclismo, Franco Ballerini, 45 anni, è morto questa mattina in un incidente automobilistico durante il rally di Larciano, in provincia di Pistoia. Ballerini partecipava come navigatore al 1° Rally Ronde di Larciano e affiancava il pilota Alessandro Ciardi su una Renault New Clio della scuderia Alex Group. Ciardi ha riportato la frattura del bacino ma non corre pericolo di vita. La salma di Ballerini è stata portata all'Ospedale del Ceppo di Pistoia.L'incidente è avvenuto poco prima delle 9 in località Casa al Vento nel comune di Serravalle Pistoiese. L'auto della coppia si è schiantata contro il muro di una villa all'uscita di una curva, in un tratto di strada collinare. Secondo una prima ricostruzione, la Clio di Ciardi, uscendo da una curva è salita sull' erba del bordo strada. Il pilota ha perso il controllo del posteriore ed è andata a schiantarsi contro il muro della villa a una velocità stimata tra i 100 e i 120 km orari. La Clio ha urtato contro il muro con il fianco destro, dalla parte di Ballerini, e poi è finita su un terrapieno. Ballerini sarebbe morto sul colpo. La gara, a cui erano iscritti circa cento equipaggi e denominata Ronde di Larciano, è stata annullata. Era alla prima edizione. L'incidente è avvenuto nell'unica prova speciale prevista: un sali-scendi di circa 10 km da compiere su una strada collinare. La Commissione Sportiva Automobilistica Italiana ha sospeso tutti i rally in programma oggi. Al momento dell'incidente, Ballerini indossava il collare Hans, un sistema di protezione passiva obbligatorio da quest'anno per i rally. Il collare dovrebbe tutelare i trauni al collo e alla colonna vertebrale. Ballerini era nato a Firenze l'11 dicembre 1964. Dal 2001 era commissario tecnico della nazionale azzurra di ciclismo. Il rally era una passione cominciata a coltivare circa due anni fa con Paolo Bettini, campione mondiale e olimpico di ciclismo. Al tecnico fiorentino è legato un decennio di successi sulle due ruote. Ballerini ha portato al titolo mondiale Mario Cipollini (2002), Paolo Bettini (2006 e 2007) e Alessandro Ballan (2008). Con Bettini, la Nazionale italiana ha vinto anche l'oro olimpico ai Giochi di Atene 2004. Ballerini ha iniziato la carriera di tecnico dopo 15 anni da corridore professionista. Nel suo palmares, inaugurato dal successo nelle Tre Valli Varesine del 1987, ci sono i due successi alla Parigi-Roubaix nel 1995 e nel 1998.

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SUPERMARECROSS/CAMPIONATI INTERNAZIONALI D’ ITALIA TROFEO “GAETANO DI STEFANO”
In Calabria vincono Maddii (MX2), Bricca (MX1), Lentini (Mini Junior) e De Nicola (Mini Senior)

di SERGIO CONTI



Catona ha accolto, a distanza di una settimana, la seconda prova dei “Campionati Internazionali d’Italia su sabbia Supermarecross”. L’ottima organizzazione del MC Tirreno, ha consegnato ai piloti iscritti un tracciato alquanto tecnico, selettivo e spettacolare, fattore che di certo ha divertito il pubblico presente. Proprio quest’ultimo ha risposto in maniera egregia all’evento anche se, ancora una volta, il maltempo ha imperversato mettendo a dura prova tutti quanti. La vicinanza con il capoluogo calabro, ma non solo questo, ha favorito gli appassionati che hanno raggiunto comunque la Spiaggia di Catona per tifare i propri beniamini locali, purtroppo hanno vissuto le fasi emozionanti di questo torneo sotto la pioggia che è scesa copiosa per gran parte della giornata. Come voleva il caso un leggero calo di partecipanti ha accompagnato il giro di boa di questi campionati che osserveranno, ora, una lunga sosta per riprendere poi ad ottobre con le due ultime prove. Un’ottantina in tutto, tra cui molti piloti calabresi e siciliani, si sono presentati al via di questa secondo evento. Nella MX1 abbiamo assistito a due manche concentrate sul duello tra Compagnone (Honda-Pardi Racing) e Bricca (Suzuki-Petriglia Racing). Alla fine hanno vinto una gara a testa con Bricca che, aggiudicandosi la seconda gara, si è piazzato sul gradino più alto. A detta di entrambe c’è stata molta difficoltà nel sorpassare i doppiati soprattutto per il campione in carica che in gara 2, a causa di questi, si è fatto beffare proprio da Bricca. Per l’alfiere del Petriglia Racing, invece, in piccolo inconveniente tecnico gli ha precluso la vittoria anche nella frazione d’apertura. In chiave assoluta di giornata ottimo terzo gradino del podio per il laziale Simone Mastronunzio (Honda-Pardi Racing) che dopo il sesto posto di gara 1, nella seconda ha guadagnato un’ottima terza piazza; quarto Eros Doria (Honda-Pardi Racing) e quinto ancora Luca Fontanesi (Yamaha-Fonta Racing) che si è ripetuto dopo l’ottimo risultato di Fregene.La MX2 ha vissuto sulla doppia affermazione di Marco Maddii (Suzuki - Delta Racing).Il toscano, in entrambe le gare, si è involato in testa al gruppo e non è stato più impensierito da nessuno. Dietro di lui un doppio secondo posto per il giovane siciliano Giovanni Bertuccelli (KTM) che sembra essere la riconferma di questo campionato, anzi, sembra addirittura più forte della passata stagione. Dietro ai due, nell’assoluta, troviamo Luca Moroni (KTM-Cevolani Racing) che ha dovuto rimontare in gara 1 per una caduta che l’ha coinvolto pochi metri dopo l’abbassarsi del cancelletto di partenza. Da ultimo è giunto quinto ma, nella frazione conclusiva, si è rifatto conquistando un meritato terzo posto. Con due quarti posti Paolo Salvatore Runcio (Yamaha) è la novità odierna, confessandoci di essersi allenato ultimamente in quel Parma con i forti piloti del mondiale motocross. Quinto assoluto giunge Antonio Gizzi (Suzuki-Petriglia Racing).Il Minicross ha visto altri vincitori rispetto alla tappa laziale, sfatando la supremazia di uno solo, segno che ci sono più giovani che possono ambire al titolo 2010. Tranne il solito Alessandro Lentini (KTM-Scuderia Milani) che si è ripetuto nella sua categoria, la Junior, nelle due gare abbiano assistito alla vittoria di Joakin Furbetta (KTM-Wjss Team), in quella d’apertura, mentre in gara 2 ha spuntarla su tutti, con un ottimo avvio, Davide Di Nardo (KTM). L’assoluta della categoria Minicross Senior è però andata a Jimmy De Nicola (KTM).La manche del Supercampione, valevole come seconda prova del Trofeo Coast to Coast, è stata all’insegna di Felice Compagnone che ha avuto subito un “regalo” da parte di Bricca. Quest’ultimo, dopo un avvio perentorio davanti a tutti, ha rimediato una scivolata nelle prime tornate, errore che non gli ha più permesso di avvicinare il battistrada, anzi perso quel mordente necessario, è stato anche superato da Maddii giunto secondo. Grande plauso in questa finale, che vede schierati i migliori 10 di entrambe le classi, per Luca Moroni che con la piccola 125 si è preso il merito di chiudere quarto.
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sabato 6 febbraio 2010

DI PIETRO: «LA PIAZZA NON BASTA, SERVONO ALLEANZE»
«Passare dalla fase dell'opposizione alla fase dell'alternativa, questo il nostro obiettivo per il futuro. Perché oggi? Perché oggi abbiamo la forza per farlo, riteniamo di essere in gradi di costruire questa alternativa. Ma da soli non ce la possiamo fare, dobbiamo cercare un' alleanza per costruire un'alternativa, perché se no restiamo a fare opposizione. E io non voglio restare a fare opposizione, perché si può finire a morire di opposizione». È con queste parole che il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, irrompendo nell'ampia sala dell'hotel Mariott dove è in corso il primo congresso nazionale dell'Idv, avvia il suo intervento, aggredendo i temi centrali sul tavolo politico. E spazza subito il campo da ogni equivoco: «Abbiamo bisogno di alleanze, perché da soli non si fa figli» chiarisce, ammonendo gli elettori che «se si dice no a qualche cosa o a qualcuno, bisogna anche dire sì a qualche altro programma o persona». E per quanto riguarda la competizione interna con De Magistris, «ma vi pare possibile che possa essere invidioso di una mia creatura, che un padre possa essere invidioso di un figlio? Non esiste da parte mia la voglia di mettermi in competizione, uno contro l'altro all'interno del partito. Noi siamo una squadra, in cui tutti vanno insieme verso un obiettivo».L'obiettivo è scontato: battere Berlusconi, batterlo «politicamente», perché per quanto riguarda la «sua persona, l'affido alla magistratura». Ma questo è solo il primo passo, perché l'obiettivo politico dell'Idv è sconfiggere la politica della destra, «che ci fa schifo». Ed è per questo che «noi ci saremo anche dopo, ci saremo anche senza Berlusconi». «Io mi assumo questa responsabilità - ha detto Di Pietro - in questa traversata del deserto siamo arrivati a una riva, che è però un punto intermedio. Abbiamo costruito la squadra, ci siamo dati un programma, abbiamo individuato un progetto, abbiamo detto a chiare lettere in quale famiglia politica europea ci riconosciamo: quella dei liberl democratici. Tutto questo significa che ci saremo anche senza Berlusconi, perché è la politica della destra che ci fa schifo. La politica xenofoba, fascista e razzista, perché la nostra concezione della politica è stare dalla parte delle fasce più deboli».Raggiunto l'obiettivo della cacciata di Berlusconi, Di Pietro annuncia che passerà la mano. «Dopo il 2013 mi chiamate come socio onorario. Da qui al 2013 dovete provare a fare da soli. Il mio obiettivo è quello di passare la mano ma solo dopo aver portato la nave in porto, vale a dire dopo aver liberato il Paese da questo governo. Mi auguro - continua Di Pietro - che possa esserci una squadra che nel suo insieme possa camminare da sola». Al termine dell'intervento di Antonio Di Pietro a congresso dell'Idv, il segretario del Pd Pierluigi Bersani è salito sul palco per abbracciare l'ex pm.
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venerdì 5 febbraio 2010

IL TEAM PISTOIESE INTENSIFICA GLI ALLENAMENTI IN VISTA DELLA PRIMA IMPORTANTE GARA DELLA STAGIONE

di SERGIO CONTI


PIEVE A NIEVOLE - Da poco sono stati tolti i veli all’Aprilia MXV 450 2010 e già sfrecciano sui circuiti d’Italia, proprio come fa il ventiquattrenne svizzero del team pistoiese JK Datch, Julien Bill, il quale nonostante il ghiaccio su gran parte delle piste italiane, la sua iper-tecnologica bicilindrica da cross deve macinare ore di pratica per affinare la tecnica e arrivare a formare la sufficiente resistenza fisica necessaria a sostenere le tiratissime finali che presto lo attenderanno. Proprio così, i tempi stringono e gli avversari sembrano sempre più in forma. E’ lo stesso manager Riccardo Boschi ad incitare l’alfiere elvetico e confessare che c’è una buona notizia: il potenziale di Bill dopo gli ultimi test svolti. Così il centauro svizzero è pronto per affrontare nuove sfide nella classe MX1, che lo porteranno nei maggiori circuiti prima italiani ad iniziare da Mantova e Montevarchi già dal prossimo weekend, e poi del mondo, con il Team JK Datch. Un gruppo di prim'ordine, coordinato da Boschi che si avvale dell'apprezzato tecnico Renato Ferro. L’allenamento sulla moto da cross è di sicuro il modo più efficace per trovare il giusto “groove” anche per un velocista, ed è quello che sta facendo anche Raffaele De Rosa che insieme a Bill si allena sui campi da cross prima di iniziare la sua nuova avventura nella nuova classe Moto2. Per un allenamento completo, sempre più spesso anche i velocisti si affidano alle moto fuoristrada, riuscendo a migliorare non solo il livello di tenuta, ma anche ad essere più invulnerabili, sia a livello psicologico che fisico.

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TEAM ITALIA/ PRESENTATA LA SQUADRA UFFICIALE 2010

di SERGIO CONTI

Due conferme e tre nuovi arrivi. Il Team Italia 2010 è stato presentato ufficialmente oggi a Treviglio, presso il villaggio Treviza alla presenza degli sponsor e dei giornalisti.Il Team Italia Enduro targato2010 è pronto per la nuova stagione agonistica. Oggi a Treviglio sono stati resi noti i cinque piloti che andranno a formare la squadra azzurra di quest’anno: Massimo Mangini e Guido Conforti sono i confermarti rispettivamente per il secondo e terzo anno consecutivo, mentre Tommaso Montanari, Jonathan Manzi e Michael Pogna sono le new entries.Gli ultimi due nomi, quello del Terminator Manzi e del cavaliere delle nevi Pogna, erano già entrati tra le fila azzurre negli anni scorsi ma che il Direttore Tecnico Fossati ha rivoluto con sé come esempio per i più giovani. Nuova entrata effettiva è dunque quella di Montanari che ricordiamo, giunse al secondo posto nel 2009 nella classe 125 2t Cadetti dietro al pilota azzurro uscente e Campione Italiano Nicolò Mori. Rivoluzione per il Team Italia che da quest’anno non sarà più diviso in due squadre ma tutti i piloti correranno con la stessa marca: KTM. La casa austriaca infatti sarà la fornitrice ufficiale delle moto per la stagione 2010 con il supporto, per la parte tecnica e logistica, del Team GP Motorsport di Enrico “Chicco” Piana.Conforti, Manzi e Montanari saliranno su una KTM 125 2t mentre Mangini e Pogna cavalcheranno una 250 2t.Tutti i piloti parteciperanno ai campionati Assoluti d’Italia, Under23, Europeo e qualche prova di Mondiale, ad eccezione di Jonathan Manzi e Michael Pogna che, essendo in possesso di licenza Elite, non prenderanno parte al campionato minore.Gli azzurrini saranno seguiti dal Direttore Tecnico Gionni Fossati che avrà il compito di coordinare la loro preparazione atletica, mentre sui campi gara i ragazzi saranno assistiti dai tecnici federali Fabrizio Ferretti e Cristian Rossi.Chiediamo quindi un commento a Gionni Fossati. “Il Team Italia continua a rappresentare più che una vetrina una vera e propria scuola propedeutica di giovani promesse e credo che quest’anno si possano raggiungere ottimi traguardi in fatto di risultati grazie ai nomi che compongono la nuova squadra 2010”.Infine rivolgiamo un grande ringraziamento a tutti gli sponsor che supporteranno il Team Italia per la nuova stagione e vi diamo appuntamento a Cala Gonone (NU), in Sardegna, il prossimo 21 marzo per la prima prova del Campionato Italiano Under23.

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giovedì 4 febbraio 2010

MOTOGP/COMANDA SEMPRE ROSSI,SUBITO IL PIÙ VELOCE NEI TEST IN MALAYSIA
Altra vittoria personale: ha chiesto e ottenuto dalla Yamaha che il computer di Lorenzo ai box non sia più collegato al suo

di SERGIO CONTI


Subito davanti a tutti nella prima giornata dei test di Sepang della Motogp e la conferma della sponsorizzazione Fiat per il suo team Yamaha. Il 2010 comincia come era finito il 2009, sempre sotto il segno di Valentino Rossi. Ma il Dottore di Tavullia questa volta incassa un’ altra vittoria personale, tutta interna al suo team: da quest’ anno ai box il suo computer non sarà più collegato con quello di Jorge Lorenzo. Tra i due compagni di squadra è già da parecchio che non corre buon sangue. L’ anno scorso Rossi aveva masticato amaro il prolungamento del contratto dello spagnolo interpretandolo quasi come una mancanza di fiducia della Yamaha nei suoi confronti. I fatti gli hanno dato ragione (è arrivato il nono titolo mondiale) e anche la Yamaha ha dovuto sottostare alle sue richieste. Anche se sul futuro del campione c’ è sempre l’ ipotesi della Ducati (il suo contratto con la Yamaha scade quest'anno e una decisione per un eventuale passaggio alla scuderia di Borgo Panigale è attesa per giugno). La cessazione dello scambio dei dati telemetrici con il computer di Lorenzo è dunque da interpretare come una sua vittoria. E la conferma che era grazie ai dati «rubati» a Rossi che Lorenzo riusciva a tenergli testa è arrivata subito: alla prima uscita a Sepang il Dottore è stato il più veloce di tutti chiudendo la giornata in 2'01"411. Lorenzo invece ha faticato a trovare il passo chiudendo al quinto posto staccato di cinque decimi. Tutto lascia pensare che Rossi così facendo dopo le polemiche dello scorso anno abbia voluto dare un chiaro segnale alla Yamaha confermando l’ idea che due piloti forti nella stessa squadra sono troppi. E dunque quando verrà il tempo di ridiscutere i contratti se ne vedranno della belle.Qualcuno dovrà dunque andare via, e Rossi sta già chiaramente facendo capire chi dovrà essere. Altrimenti c’ è pronta la Ducati. Nell’ infuocata giornata di test a Sepang (con 50 gradi sull’ asfalto) il campione pesarese si è messo alle spalle il rivale della Ducati, l’australiano Casey Stoner, staccato di 5 decimi. Terzo lo statunitense Colin Edwards (Yamaha), seguito da Loris Capirossi (Suzuki). Tra i primi dieci anche il debuttante Hector Barbera (Ducati), in difficoltà invece Marco Simoncelli e Marco Melandri. È stata l’ occasione per Rossi anche di parlare dei nuovi regolamenti della Motogp e ancora della Ferrari. I nuovi test di Barcellona della settimana scorsa e le dichiarazioni di Montezemolo hanno rilanciato l’ ipotesi di Rossi in Formula 1, ma il campione di Tavulli ha spento ancora una volta gli entusiasmi. «Mi sono divertito, ma credo sarà molto difficile vedermi correre in F1» ha detto Rossi.Per cominciare al meglio il 2010 e farsi trovare subito pronto Rossi ha curato in modo particolare la forma fisica: «Non bisogna mai pensare di essere al top della propria forma, bisogna sempre cercare di migliorare e cercare di adattarsi alle nuove moto e alle nuove regole». A questo proposito Rossi è molto critico sui nuovi regolamenti, in particolare sull’ obbligo dei sei motori per tutta la stagione. «Non è molto giusto che la Motogp debba correre con solo sei motori per 18 gare - dice Secondo me con due in più, dieci motori sarebbe perfetto, otto potrebbe andare bene, ma sei sono troppo pochi, e bisognerà stare molto attenti per farseli bastare». Ed è contento di tornare ai motori 1000: «Però bisognerà vedere - avverte - quale sarà il regolamento per questi motori e se saranno veloci e divertenti come nel 2006. Ritornare alle 1.000 e guidare una moto diversa è molto importante per le mie motivazioni e per rimanere più a lungo in Motogp,e poi io preferisco le 1.000 alle 800». Sul futuro dice: «Io sto molto bene in Yamaha, quindi parlerò prima con loro, poi vedremo». La Ducati per ora può attendere. Per adesso c’ è da affrontare un’ altro mondiale e l’ ennesima sfida iridata. Chi sarà il suo rivale quest’ anno, Stoner, Lorenzo o Pedrosa? «È difficile da dire - conclude il Dottore -, io li metto tutti e tre sullo stesso piano».
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