martedì 15 dicembre 2009

CONI: GLI AZZURRI IRIDATI DEL 2009 PREMIATI AL QUIRINALE. NAPOLITANO AUSPICA IL RIPRISTINO DEL FINANZIAMENTO AUTOMATICO PER LO SPORT, IL DISCORSO DEL PRESIDENTE PETRUCCI
di SERGIO CONTI

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa mattina una delegazione azzurra, guidata dal Presidente del CONI, Giovanni Petrucci e dal Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi e composta dalle atlete e dagli atleti azzurri che, nel 2009, si sono laureati Campioni del Mondo nelle specialità olimpiche e paralimpiche estive. All'incontro erano presenti i Vicepresidenti del CONI, Riccardo Agabio e Luca Pancalli, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, on. Rocco Crimi, il membro del CIO, Francesco Ricci Bitti, i Presidenti Federali e i Direttori Tecnici delle Federazioni delle singole discipline. Il Presidente Petrucci ha introdotto ed elogiato i campioni azzurri dopo aver ringraziato il Presidente Napolitano e sottolineato i recenti successi istituzionali, legati all’accordo con il MIUR, e i nuovi traguardi da raggiungere, come il finanziamento automatico dello sport. “Questi atleti sono atleti record, così come da record sono i suoi inviti qui al Quirinale che seguono alle tante vittorie azzurre. Questi campioni sono l'orgoglio del nostro Paese, un esempio per i più giovani e un simbolo di speranza per il futuro. L'anno che sta per concludersi ha confermato il felice momento che attraversa lo sport italiano, a testimonianza di una macchina che funziona. Due anni fa ci eravamo lasciati con due promesse, portare l'attività motoria-sportiva nella scuola e il finanziamento automatico dello sport. Il primo obiettivo è stato realizzato con l'alfabetizzazione motoria della scuola primaria, mentre sul secondo, che rappresenta la base del principio di autonomia dello sport, stenta ad esser messa in atto nonostante lei stesso ne sia stato più volte convinto sostenitore. Noi ringraziamo il presidente Berlusconi per i 450 milioni di euro garantiti all'anno, ma se lo sport riuscisse a ottenere la certezza del contributo potrebbe programmare con maggiore serenità”. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha raccolto il messaggio, auspicando il ritorno al finanziamento automatico, dopo aver elogiato lo sport come elemento di unione e di armonia. “Il mondo dello sport, come altri settori della società testimonia la ricchezza di valori e di energie della società italiana, che è più forte e coesa della politica, segnata da un così esasperato conflitto. Il record che mi attribuite di inviti qui al Quirinale è sicuramente minore rispetto ai vostri risultati e ai vostri successi. Mi congratulo soprattutto con l'onda rosa che qui oggi è rappresentata in modo superiore rispetto agli uomini. Questi atleti sono grande fonte di freschezza morale, li si guarda e gli si legge la visione migliore dell'Italia. Sono persone che lavorano con slancio e passione. Il finanziamento dello sport è un aspetto fondamentale e imprescindibile e mi auguro, nonostante non sia un momento facile, che possa realizzarsi a breve tempo. Sarebbe poi bello, visto che quest'anno ricorre il 50° anno dai Giochi Olimpici di Roma poter ospitare una nuova Olimpiade. Sono convinto che l'Italia sarebbe in grado di affrontare questo impegno con grande managerialità e passione”. Il messaggio di ringraziamento degli atleti è stato affidato a Flavia Pennetta, in rappresentanza della squadra femminile di tennis, vincitrice della Fed Cup, e di tutti gli altri iridati azzurri. “Ringraziamo il Presidente Napolitano, che ci è sempre vicino. Siamo orgogliosi di festeggiare i nostri trionfi al Quirinale e di sentirLa sempre partecipe di queste grandi emozioni”. Questi i 23 atleti ricevuti al Quirinale: per il Tennis Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, Sara Errani, Roberta Vinci (Fed Cup), per il Pugilato Roberto Cammarelle (cat. + 91 kg) e Domenico Valentino (cat. 60 kg), per la Scherma Margherita Granbassi (Fioretto femminile a squadre), Bianca Del Carretto, Cristiana Cascioli, Nathalie Moellhausen e Francesca Quondamcarlo (Spada femminile a squadre), per il Ciclismo Tatiana Guderzo (Corsa in Linea su strada) e Giorgia Bronzini (Corsa a Punti), per la Ginnastica Elisa Blanchi, Giulia Galtarossa, Romina Laurito, Angelica Savrajuk e Elisa Santoni (Concorso Generale a Squadre - ritmica), per il Tiro a Volo Jessica Rossi (Trap) e Francesco D’Aniello (Double Trap). Per gli Sport Paralimpici i ciclisti Fabrizio Macchi (Crono Lc3), Giorgio Farroni (Crono Cp2 e Gara in Linea Cp2), Michele Pittacolo (Crono Cp4, Gara in Linea Cp4 e Cp4 Inseguimento). Non hanno potuto prendere parte alla cerimonia Federica Pellegrini (Nuoto), Daniela Masseroni (Ginnastica), Andrea Baldini, Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Valentina Vezzali, Stefano Barrera, Andrea Cassarà e Simone Vanni (Scherma).
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BERLUSCONI SU INTERNET: «L'AMORE VINCE SU TUTTO»Silvio Berlusconi ha voluto ringraziare chi gli ha mostrato vicinanza dopo l'aggressione di Milano. Sul sito del Pdl, infatti, compare un breve messaggio del premier. «Grazie di cuore - scrive - ai tantissimi che mi hanno mandato messaggi di vicinanza e di affetto. Ripeto a tutti di stare sereni e sicuri. L'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio». Intanto, dall'ospedale dove è ricoverato il presidente del Consiglio, fanno sapere che Berlusconi potrebbe essere dimesso nella giornata di domani, probabilmente nel primo pomeriggio. È quanto ha precisato il Prof. Alberto Zangrillo, medico personale del premier e primario di anestesia e rianimazione cardiochirurgica all'ospedale San Raffaele di Milano, nel bollettino medico diramato questa mattina. «La dimissione dall'ospedale è prevista nella giornata di domani», si legge, con la raccomandazione per Berlusconi di «astenersi da impegnative attività pubbliche per almeno due settimane». Ed emergono, nel frattempo, alcuni retroscena sulle visite ricevute in ospedale dal premier. «Quando ieri è arrivato Bersani, Berlusconi mi ha chiesto cosa fare. Io ho risposto fai quello che ti dice il cuore, e lui l'ha ricevuto». A dirlo è don Luigi Verzè fondatore dell'ospedale San Raffaele e amico fraterno di Berlusconi parlando con i giornalisti. Ieri il segretario del Pd Pierluigi Bersani è andato a salutare Silvio Berlusconi accompagnato dal coordinatore della sua segreteria Filippo Penati e dal segretario regionale del Pd Maurizio Martina. Parlando di Berlusconi, Verzè ha detto di averlo trovato «molto afflitto perché non pensava si potesse arrivare a tanto odio. Lui non è capace di odio, ma di amare. È un profondo credente, è sempre ottimista -ha continuato don Verzè - e vuole tornare a lavorare subito ma lavora anche da qua, però deve essere più prudente» ha concluso.
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AUTOMOBILISMO/TOSI-CECI SONO I VINCITORI DELLA 6ª RONDE COLLINE DI CESE



di SERGIO CONTI

Sessanta gli equipaggi arrivati alla Ronde Colline di Cesena, che ha visto la vittoria di Gianpaolo Tosi e Livio Ceci su Subaru Impreza Wrc, per solo 0”1 su Simone Campedelli e Danilo Fappani con Mitsubishi Lancer Evo IX. Terzo posto per Tonino di Cosimo e Rosalba Crescenzi, svantaggiati, essendo i primi a partire, dalle condizioni del tracciato reso difficile dal maltempo. Ottima prova, su una Fiat Punto S.2000, per Marco Simoncelli, al suo primo vero rally dopo le partecipazioni a Motorshow e Monza Rally Show. L’esperto Guido D’Amore, il suo navigatore, ha saputo dargli un grosso aiuto per portare a termine una gara davvero difficile. I sammarinesi Vagnini – Baldazzi, passati per l’occasione ad una Renault Clio R3, si sono guadagnati il primo posto di gruppo, e il nono nell’assoluta. Nelle Super 1600, la vittoria di classe va all’equipaggio Ciresola- Dusi su Renault Clio. Buona prestazione anche per Albano Frassineti, navigato da Pini, che ha concluso la prova con la Ford Escort Cosworth al quindicesimo posto assoluto.


Nella foto, Gianpaolo Tosi e Livio Ceci con la Subaru Impreza Wrc
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lunedì 14 dicembre 2009


NAPOLITANO: FERMARE ESASPERAZIONE NELLA POLITICA


«Non si alimentino tensioni, si misurino le parole, dovunque si parli: nelle piazze, nei congressi di partito e in tv», « ciascuno faccia la sua parte restando nei limiti fissati dalla Costituzione»: lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un passaggio dell'intervista al Tg2. "Fermare l'esasperazione della polemica politica": è l'appello lanciato dal capo dello stato, giogio napolitano, in un'intervista al tg2 rilasciata dopo l'aggressione di ieri al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Napolitano si dice convinto che nel nostro paese «ci sia stata una esasperazione pericolosa della polemica politica. E bisogna fermarla».«Il Paese - prosegue Napolitano - deve essere governato serenamente e vedere affrontati i suoi tanti problemi. All'opposizione tocca una funzione essenziale in un sistema democratico, controllare e criticare e proporre con tenacia in un Parlamento che, come dice la Costituzione, è eletto per cinque anni». «Quindi - dice il capo dello Stato - non si alimentino tensioni nè da una parte, cercando scorciatoie, nè dall'altra parte vedendo complotti anzichè riconoscere dissensi. Ciascuno faccia la sua parte restando nei limiti del proprio ruolo, fissato dalla Costituzione: la politica, il governo, l'opposizione, la giustizia e dunque gli organi preposti all'attività giudiziaria».
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IL CAMPIONE DELL’ ENDURO MAURIZIO MAGHERINI CI PARLA DELLA PROSSIMA STAGIONE AGONISTICA 2010 CON IL MAX BART POWERED BY STEELS

di SERGIO CONTI


MONSUMMANO TERME- La formazione di atleti che vestirà i colori orange del Max Bart Powered by Steels è già completa e annovera Maurizio Magherini (Enduro Senior ed Europeo - Ktm), Davide Ciucci (MX2 tricolore - Ktm), Jarno Anichini (125cc tricolore-Ktm), Luca Malimpensa (MX1 Internazionali – Ktm), Matteo Turini (125 regionale – Ktm), Lorenzo Brogi (125 tricolore – Ktm).Il forte pilota fiorentino, ex maglia azzurra nell’enduro, quattro volte campione regionale e fresco campione italiano e assoluto toscano Maurizio Magherini, si sta intensamente preparando e presto salirà di nuovo in moto dopo il preventivato intervento chirurgico di ricostruzione L.C.A. del ginocchio destro nel settembre scorso a Forli. Tanta è l’attesa di rivedere in moto il portacolori orange, con l’attenzione dell’ambiente enduristico rivolta in particolar modo a lui, miglior toscano 2009 e campione italiano senior, per niente spaventato dalla riabilitazione e neppure dai nuovi avversari. Maurizio si ripresenterà in grande forma per le nuove sfide 2010 che lo vedranno correre da professionista nel campionato europeo, tricolore e Assoluti d'Italia, è deciso e già proiettato all’inizio dei campionati, così ci svela l’attesa per la nuova stagione agonistica, ma anche le sue aspettative e il sogno di salire sul podio continentale. Le gare sono alle porte, presto tornerai in sella e sfogherai tutta la tua voglia di andare in moto, seguendo sempre i consigli del tuo “maestro” Max. Maurizio: “Il 2009 non è stato solamente bellissimo, è stato anche utile. L’enduro è una palestra di vita, non si finisce mai di imparare e per me è molto importante sapere di poter apprendere sempre qualcosa di nuovo, e poi Massimo (Bartolini) è stato molto importante per il mio rientro, mi ha seguito e migliorato e alla fine i risultati sono arrivati, anche più del previsto”.
Cosa ti ha convinto a rientrare alle gare dopo circa un paio di anni di assenza? Maurizio: “Sono stato convinto dal programma interessante propostomi dal manager del team Max Bart, e poi anche la performante moto Ktm e gli sponsor tecnici che hanno fatto in modo di disporre il meglio dei loro componenti racing per vincere. Poi, sinceramente, avevo anche voglia di rientrare, ma non riuscivo a trovare programmi interessanti”. Oltre a voler riconquistare il titolo nel tricolore e ben figurare negli Assoluti, hai pensato anche al risultato che vorresti raggiungere nell’Europeo? Maurizio: “Si, vincere di nuovo l’italiano con il KTM 300 2 tempi è l’obiettivo principale, oltre a fare bene negli Assoluti d’Italia dove si corre con i migliori specialisti. Per quanto riguarda l’europeo non vorrei forzare i pensieri ma, all’ultima gara di Castiglion Fiorentino, ho visto che ero molto vicino ai tempi dei migliori e questo mi fa ben sperare per un posticino nell’alto della classifica. Comunque, se dovesse essere lotta per la vittoria del titolo, ce la metterò tutta per portarlo a casa. So che sarà difficile ottenere questo risultato nel mio primo anno al via. Tanti piloti che hanno più esperienza di me e che sono anche più preparati per queste gare non mi permetteranno una facile ascesa in classifica. Spero comunque di fare un buon campionato, arrivare nei primi 3 e fare delle belle gare”. Ricordiamo che Maurizio Magherini è nato a Firenze il 26 novembre 1983, mentre la sua attività agonistica in moto prende il via nel 2002 con il Campionato Toscano Enduro, e il suo esordio nel mondo dello sport inizia con il calcio nel ’91 come giovane promessa del settore giovanile, sfiorando la Primavera della Fiorentina. Ma poi sarà l’enduro ad avere la meglio negli anni a seguire, e nel 2003 è già Campione Toscano Enduro Cadetti 125 e poi della 250 e nel 2005 anche Junior Oltre 450 dove fa sua anche l'Assoluta. Nel 2006, grazie anche al supporto della FMI, si concentra maggiormente nelle gare più importanti e chiude la stagione al 10° posto mondiale e 2° nel tricolore Junior oltre a un 5° posto negli Assoluti Elite. Il talento inizia ad emergere ma a fermarlo, in allenamento alla vigilia della partenza della Six Days, è una brutta caduta e la frattura di due vertebre. Maurizio così getta la spugna e abbandona il campo per un paio di stagioni, poi nel 2009 la sorpresa, lo ritroviamo in sella ad una Ktm del Team Max Bart Powered By Steels e con questa conquista ben tre titoli in un solo anno.
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domenica 13 dicembre 2009

COMIZIO DI BERLUSCONI: COLPITO DA UN MANIFESTANTE

Era iniziato sulle note di “Meno male che Silvio c’è”, il comizio a Milano di Silvio Berlusconi concluso con un piccolo parapiglia. Il premier mentre andava via è stato colpito da un oggetto metallico brandito da un manifestante. Sembra si trattasse di una piccola riproduzione del Duomo di metallo. L'oggetto ha colpito il premier al labbro provocandogli una ferita. Berlusconi a quel punto è andato alla sua macchina ed è stato portato via. Il manifestante, un 45enne, è stato subito fermato dalla polizia e portato in questura. Avrebbe urlato "non sono nessuno...". «Dovete essere proprio matti a venire qui di domenica sera con questo freddo - erano state le prime parole pronunciate da Berlusconi verso la folla che sventolava bandiere tricolori e del partito - così rischiate di prendervi un accidente». «Solo per te presidente!», la risposta gridata in direzione del premier da diverse persone. «La maggioranza è forte, il governo funziona» ha detto subito il presidente del Consiglio. «Il Pdl è un partito democratico, tutte le decisioni vengono prese dagli organi preposti, non siamo un'oligarchia in cui decidono una o due persone». E poi si è augurato di avere almeno un milione di tessere. «Pensavamo che una campagna di tesseramento non fosse necessaria perché chiunque vota per noi e ama la libertà è tesserato, ma siccome viviamo in un momento di disinformazione totale» ci abbiamo ripensato, osserva. «Virgolettano frasi che non mi sono mai sognato di dire - prosegue - e fanno piovere su di me accuse diverse». Un gruppo di manifestanti di sinistra ha dato vita ad una contestazione in piazza Duomo nei confronti di Silvio Berlusconi scontrandosi verbalmente con i sostenitori del premier. «Noi queste cose non le faremmo mai con voi - ha replicato il premier - per questo dobbiamo contrapporci a voi». I due gruppi di contestatori e sostenitori di Berlusconi sono divisi dai cordoni delle forze dell'ordine. Il premier ha anche attaccato la Rai. «La tv di Stato, con i soldi di tutti, attacca governo e maggioranza, è l'unica tv al mondo che lo fa». E sulla Mafia ha detto stiamo facendo una lotta senza quartiere. «La sinistra, al contrario delle sinistre europee, in Italia è ancora fortemente impregnata dei principi del marxismo. Sono sempre gli stessi». In seguito alle contestazioni al premier alcuni militanti della Giovane Italia, impegnati nel servizio d'ordine, sono venuti alle mani con i contestatori: per sedare gli animi è intervenuta la polizia e la calma è tornata poco dopo. Il premier ha poi continuato parlando ancora di Mafia elencando i presunti successi del governo. «Questa è l'antimafia dei fatti contro l'antimafia delle calunnie e delle menzogne». E ancora sui giudici: «Non si possono accettare che ci siano dei giudici politicizzati che intervengono sull'azione del Parlamento, sull'iter delle leggi». Ancora, non si può accettare «che giudici politicizzati possano intervenire sul Parlamento cercando di influenzarne le decisioni» durante l'iter delle leggi o facendo «ricorso ad una corte», cioè quella Costituzionale composta da uomini che «provengono dalla sinistra». «Questi non sono attacchi - ha sottolineato - ma una fotografia di una situazione preoccupante». «Bossi è un alleato leale a cui siamo legati da amicizia e affetto». E anche per questa ragione, ha detto Berlusconi, «dobbiamo essere sereni e sicuri».E poi i soliti sondaggi. "Il governo ha il gradimento del 55% degli italiani, il presidente del Consiglio del 63% e il Pdl è vicino al 40%". Insomma, un già visto. L'unica vera notizia è la candidatura di Roberto Formigoni come governatore della Lombardia. Per il resto ancora battute sessiste. Una nei confronti della giovane Pamela tesserata numero uno per Giovine Italia. Berlusconi prima di passarle la parola e consegnarli la tessera le ha chiesto il numero di telefono. Il comizio si è chiuso con il coordinatore regionale della Lombardia del Pdl Guido Podestà, che è anche presidente della Provincia di Milano, che ha consegnato a Silvio Berlusconi la tessera numero uno del Popolo della Libertà.

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sabato 12 dicembre 2009

CASINI: «UN FRONTE ANTI BERLUSCONI. FINI? CI SARANNO SORPRESE». E IL PD APPREZZA

Pier Ferdinando Casini lancia il guanto di sfida a Silvio Berlusconi: se il premier scegliesse di andare al voto anticipato, potrebbe trovarsi davanti uno schieramento unico dell'opposizione in difesa della democrazia. «Se Berlusconi pensa di trasformare la democrazia italiana in una una monarchia, attaccando Napolitano e la Consulta, avrà risposte dure, nette, univoche e ci saranno sorprese», ha detto il leader dell'Udc a margine dell'assemblea del Movimento cristiano dei lavoratori, in corso a Roma. Ufficialmente l'appello a unire le forze è rivolto a Pd e Idv, ma inevitabile che il pensiero corra anche a Gianfranco Fini dopo la durissima polemica degli ultimi tempi con il presidente del Consiglio. «Io mi auguro che questa partita non si giochi e che Berlusconi risolva i problemi del Paese, ma se pensa di utilizzare la questione giudiziaria per trasformare la nostra democrazia, avrà delle sorprese», ha risposto sibillino Casini a una domanda sul possIbile coinvolgimento di Fini nello schieramento. Dal canto suo, il presidente della Camera non è voluto entrare nella questione, ma non ha rinunciato a una nuova frecciata polemica a Berlusconi. «Credo che sia giusto, quando si rappresenta l'Italia all'estero o comunque in un consesso internazionale, astenersi da qualsiasi commento che riguarda la politica italiana», ha detto da Stoccolma.Molti i commenti sul ballon d'essai lanciato da Casini. «Io non ci credo, non credo che Casini ceda all'antiberlusconismo di maniera», ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Per Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, quella dell'ex presidente della Camera è «una sortita sconcertante e grave». Non vede spazi di manovra Claudio Scajola: «C'è un governo solido che va avanti e che ha la maggioranza degli italiani», ha assicurato il ministro per lo Sviluppo economico. E dal fronte della sinistra arrivano le prime aperture. «Siamo d'accordo per uno schieramento che metta insieme tutte le forze anti Berlusconi ma a patto che si faccia una legge elettorale che riporti il Paese al proporzionale», ha detto Paolo Ferrero. Bersani e Franceschini hanno commentato positivamente le parole di Casini.
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40 ANNI DI CICLISMO RIPERCORSI IN UN CONVEGNO MERCOLEDÌ 16 DICEMBRE AL PALAZZO DEL TURISMO DI CESENATICO

di SERGIO CONTI

Si terrà mercoledì 16 dicembre alle 20,30 al Palazzo del turismo di Cesenatico, in viale Roma, la tavola rotonda sul tema "40 anni di ciclismo – Ciclismo amatoriale e professionistico, evoluzione tecnica e tattica". Il convegno è organizzato da Velosystem ed @Go!Communication in collaborazione con Gesturist, Comune di Cesenatico, G.C. Fausto Coppi. Sarà l’occasione per parlare con importanti personaggi del ciclismo di ieri e di oggi, di come si sia evoluto questo sport, sotto il profilo tecnico, con biciclette dietro la cui realizzazione vi sono studi sempre più approfonditi in tema di miglioramento delle performance, ma anche sotto quello tattico, di conduzione delle competizioni e non solo. A fornire, sotto questi aspetti, contributi molto importanti, saranno gli ospiti di elevata caratura. Arrigo Vanzolini, presidente onorario del G.C. Fausto Coppi, ripercorrerà i 40 anni delle Granfondo, la loro evoluzione nel tempo, fino alle sfide del domani. Claudio Savini ex professionista romagnolo e Manuel Belletti, giovane leader romagnolo del Team Colnago-Csf sottolineeranno l’evoluzione del mondo "Pro". Peraltro la Colnago-Csf sarà in ritiro prestagionale per due giorni (16-17 dicembre) proprio a Cesenatico e dunque avrà modo di prendere parte all’importante incontro al Palazzo del turismo, fornendo il proprio contributo in tema di tattiche di gara. Ad affrontare gli aspetti relativi all’evoluzione biomeccanica dello sport e della bicicletta, sarà Fabrizio Fagioli, dei laboratori di biomeccanica di Velosystem. A condurre la serata Davide Cassani ed Andrea Agostini.

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IL MINISTRO FITTO RINVIATO A GIUDIZIO


Il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, è stato rinviato a giudizio per i reati di corruzione e illecito finanziamento ai partiti in concorso con l'imprenditore ed editore romano (di Libero e del Riformista) Giampaolo Angelucci, anch'egli rinviato oggi a giudizio. È stato prosciolto da vari altri reati tra i quali associazione per delinquere e concussione. Lo ha deciso poco fa il gup del tribunale di Bari Rosa Calia Di Pinto. I fatti si riferiscono al periodo in cui Fitto era presidente della Regione Puglia.I reati di corruzione e di illecito finanziamento ai partiti contestati al ministro fanno riferimento a una presunta tangente di 500.000 euro che l'editore Angelucci avrebbe versato al partito di Fitto 'La Puglia prima di tutto' per ottenere - secondo l'accusa - nel 2004 l'aggiudicazione dell'appalto settennale da 198 milioni di euro per la gestione di undici Residenze sanitarie assistite (Rsa). Oltre che per i reati di corruzione e illecito finanziamento, Fitto è stato rinviato a giudizio per due contestazioni di abuso d'ufficio e per un peculato che avrebbe riguardato fondi riservati alla presidenza della Regione, tutti episodi minori nell'ambito dell'inchiesta. È stato prosciolto, oltre che dalle accuse di associazione per delinquere e concussione, da tre contestazioni di falso. «L'impostazione accusatoria risulta demolita dalla sentenza del gup. Eliminata l'associazione per delinquere con 'copertura politica', eliminata la concussione, eliminati i falsi, ridimensionata fortemente l'ipotesi di corruzione alla sola fase finale (che è facile dimostrare essere inconsistente), il processo nei confronti di Raffaele Fitto può ritenersi polverizzato». Lo ha detto uno dei difensori di Fitto, Francesco Paolo Sisto, dopo la lettura del provvedimento del giudice di Bari. «Finalmente - ha sottolineato il legale - la presenza di un giudice terzo è servita a fare luce dopo il buio pesto della fase delle indagini».
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